ROMA - Altro che dediti a giocare a carte o a fare la calza: il passatempo preferito per gli anziani americani, ma cifre simili si sono trovate anche da noi, sembra essere il sesso. Secondo una ricerca publicata dal New England Journal of Medicine, nonostante i problemi di salute che comunque li affliggono, almeno un quarto degli ultra settantacinquenni dichiara di essere sessualmente attivo, cifra che sale di molto fra i soggetti appena un po' più giovani.
Lo studio, condotto dal National Institute of Health, l'equivalente americano del nostro Istituto Superiore di Sanità, ha sottoposto a questionario tremila persone di età compresa fra i 57 e gli 85 anni, con domande sulla frequenza della loro attività sessuale nell'ultimo anno, sul loro stato di salute e sul rapporto con i medici riguardo a questi temi. "Questo ritratto degli anziani americani - spiega Stacy Tesser landau, che ha coordinato il progetto - suggerisce un interesse inaspettato per il sesso anche in tarda età, un aspetto della vita degli anziani che di solito non si tiene nella giusta considerazione". Il risultato principale è stato che il 73% dei soggetti tra 57 e 64 anni si dichiara sessualmente attivo, percentuale che scende al 53 tra i 65 e i 74, e che cala ulteriormente, ma rimane al 26%, negli anni successivi.
I più arzilli sembrano essere gli uomini, mentre la percentuale è più bassa tra le donne, anche a causa del fatto che rimangono vedove con più probabilità. Le malattie, più che l'età in sé, sembrano influire sul sesso: se si escludono dal campione i soggetti affetti da qualche patologia invalidante, come il diabete o l'ipertensione, la percentuale dei sessualmente attivi sale infatti all'81% in tutte le fasce di età, nonostante più di metà degli anziani che dichiarano di fare sesso lamenti qualche problema tipico associato a queste attività, come le disfunzioni erettili. Un altro dato sorprendente secondo gli autori è che il sesso sembra essere un tabù anche nella terza età:solo il 38% degli uomini e il 22% delle donne ha parlato di questo argomento con il proprio medico. "Un settant'enne si comporta come un cinquant'enne, questo é un fatto che 10 anni fa era impensabile - commenta Roberto Bernabei, geriatra dell'università Cattolica di Roma - dobbiamo prepararci ad un cambiamento epocale in vista dell'aumento degli adulti e della cosiddetta 'compressione della Morbidita', ovvero il fatto che gli anziani si ammalano di meno. Quella degli anziani è una popolazione come non ce la immaginavamo".
Anche in Italia la terza età sembra non essere sinonimo di 'pace dei sensi': da una ricerca dell'Istituto Internazionale di Sessuologia di Firenze, un ultrasessantenne su tre (32% donne e 31% uomini) nel nostro paese dichiara di fare 'spesso' l'amore con il partner, quasi metà (43% delle donne 37% di uomini) lo fa 'qualche volta', mentre il 10% degli uomini e il 2% delle donne lo fa 'sempre'. Dati che però lasciano scettico qualche esperto:"E' molto frequente che gli over 60 facciano confusione tra attività e desiderio sessuale - spiega Giuseppe La Pera, andrologo dell'ospedale S. Camillo di Roma - in età avanzata si mantiene alta la voglia di coccole e carezze non per questo si arriva a compiere atti sessuali". Non sembra essere d'accordo neanche Chan Chi, un arzillo 107enne di Hong Kong: a chi gli chiede quale sia il segreto della sua longevità risponde infatti la castità, che lui pratica da più di ottant'anni.
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“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer