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Marino e Bodini: «Non soffrire sia davvero un diritto, impegnamoci tutti»

Ultimo Aggiornamento: 29/11/2007 07:27
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28/11/2007 14:06
 
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E’ etico non fare nulla per alleviare il dolore dei malati quando esistono i mezzi e le risorse per farlo? La risposta è chiaramente no. Eppure, come è stato scritto su questo giornale, l’Italia vanta l’ultimo posto in Europa nell’utilizzo e nel consumo di farmaci oppiacei, necessari per la riduzione del dolore in pazienti gravemente ammalati, in particolare per alcune patologie croniche ed oncologiche.
A fronte di una situazione davvero inaccettabile qualche significativo passo avanti si sta facendo e infatti lo scorso 10 ottobre la Commissione sanità di Palazzo Madama ha approvato la legge detta «sulla semplificazione» (ddl 1249). Il provvedimento, tra le altre cose, si occupa proprio dei farmaci per la terapia del dolore, rendendo possibile la loro prescrizione da parte del medico attraverso il normale ricettario e quindi semplificandone l’utilizzo per molti pazienti che ne hanno bisogno.
E’ un provvedimento dovuto e atteso che adatta il nostro Paese ai progressi scientifici raggiunti nella terapia del dolore e che, andando incontro alle esigenze legittime di tanti malati, facilita il lavoro dei medici modificando le modalità per la compilazione della ricetta e uniformando la prescrizione dei farmaci per il dolore a quella di un normale medicinale non sottoposto alle norme sugli stupefacenti.
La legge sarà portata all’attenzione dell’Aula del Senato la prossima settimana per passare poi all’altro ramo del Parlamento. Auspichiamo che tutto il Senato la approvi come segno di civiltà e di doveroso rispetto verso tanti ammalati che soffrono e che non possono diventare vittime della disputa politica.
Questa legge è un primo passo; un intervento più organico in questa materia sarebbe utile per prendere in considerazione anche gli aspetti culturali legati all’utilizzo dei farmaci contro il dolore, la cui prescrizione incontra ancora molte resistenze da parte dei medici. Ma se, come ha scritto anche il professor Veronesi, il non soffrire è un diritto, dobbiamo tutti impegnarci affinché lo sia davvero, e per tutti, e non resti solo un’ambizione di pochi.

Sen. Ignazio Marino (PD)
Presidente Commissione Sanità del Senato
Sen. Paolo Bodini (PD)
Relatore della legge

Fonte: Corriere

www.corriere.it/politica/07_novembre_27/lettera_senatori_terapia_del_dolore_9e123a7a-9d1a-11dc-b6d9-0003ba99c5...



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28/11/2007 14:16
 
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La denuncia: oppioidi, Italia ultima nell’Ue

«La tragica condizione in cui versa la terapia del dolore in Italia è paragonabile alla tortura per omissione». La denuncia è di Costantino Benedetti, docente di Anestesiologia e terapia del dolore della Ohio State University di Columbus. «Cervello» italiano da oltre 30 anni negli Stati Uniti dove è stato allievo del «padre» della moderna terapia del dolore, Giovanni Bonica, altro italiano (la sua famiglia si trasferì da Filicudi negli States quando lui aveva 7 anni). Bonica è morto nel 1994.

Benedetti ha proseguito la sua opera, restando attento osservatore di quanto «non si faceva » in Italia. «Umberto Veronesi — dice —, da ministro, si è impegnato a rimuovere alcune importanti barriere che sembravano impedire ai medici di prescrivere con facilità gli oppioidi, i farmaci morfino-simili più efficaci per la terapia del dolore intenso. Sono ormai passati sette anni e l’Italia resta ultima in Europa nell’uso di questi farmaci». Pur essendo terza per la prevalenza del dolore cronico (26% su 75 milioni di europei) e prima per il dolore cronico severo (un italiano su 4). Si soffre senza le giuste cure? Lo dicono i dati più recenti (fonte: Centro studi Mundipharma): in Italia la spesa media pro-capite annua dei maggiori oppioidi utilizzati nella lotta alla sofferenza (morfina, ossicodone, tilidina, fentanil, idromorfone e buprenorfina) risulta pari a 0,52 euro, contro i 7,25 e i 7,14 di Germania e Danimarca.

Nel resto dei Paesi europei censiti, la spesa media si aggira attorno ai 3 euro e il nostro Paese risulta ben distaccato rispetto alle realtà immediatamente precedenti: Olanda 2,47 euro, Belgio 2,38 e Francia 2,36. Una recente analisi dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sottolinea come nel 2004 l’uso di morfina annuale pro capite in Italia era di 5,32 milligrammi, mentre in Austria era di 115,71. Ancora più allarmanti sono i numeri che snocciola Benedetti: «Nel 2005 in Italia si sono consumate 22 milioni di dosi di oppioidi. Insufficienti. Le linee-guida sulla terapia del dolore sostengono che un paziente con dolori continui ed intensi, come quelli da tumore, necessita di almeno una dose di oppioidi al giorno. Totale: 365 dosi per paziente all’anno». […]

In Italia ogni anno muoiono di cancro oltre 150 mila malati. «E più del 70% di loro soffre dolori incoercibili », dice Benedetti. I conti non tornano. «Qualcuno non riceve morfina — risponde Benedetti —. E parliamo solo dei malati oncologici terminali». Insomma, circa 90 mila pazienti nel 2005 sarebbero morti senza un’adeguata cura anti-dolore. Benedetti scuote la testa: «I conti non tornano». Se poi al dolore oncologico si aggiunge quello cronico di qualsiasi intensità e natura, il numero dei sofferenti—dicono le statistiche — oscilla tra il 15 ed il 25% della popolazione. Secondo l’università dell’Ohio, il 10% della popolazione soffre di dolori cronici intensi. […]

Note dolenti. Ma c’è n’è una anche positiva. Arriva da Pisa. Si tratta di un test del sangue che misura la soglia del dolore individuale e come ognuno risponde ai farmaci. L’hanno messo a punto Paolo Poli, direttore dell’unità di terapia del dolore, e Paolo Barale, genetista. «Semplice quanto efficace — spiega Poli —: un normale esame del sangue consente d’identificare la risposta genetica personalizzata alla terapia farmacologia. Un risultato che emerge dopo tre anni di studi e ricerche su 300 pazienti (40% oncologici, 60% non oncologici ed afflitti da patologie comuni come il mal di schiena, dolori artrosici). L’indagine riguarda in particolare l’impiego della morfina e permette di quantizzare la dose trasportata, tramite una proteina, al suo specifico recettore cellulare. Si può ottenere così la massima efficacia con il minimo di farmaco». La scoperta è pubblicata su Clinical Pharmacology and Therapeutics.

[SM=x1414722]

Fonte: Corriere

www.corriere.it/salute/07_novembre_27/novantamila_morti_ogni_anno_59da196a-9cb4-11dc-b6d9-0003ba99c5...
[Modificato da kelly70 28/11/2007 14:17]



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28/11/2007 21:13
 
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Gran bella scoperta quella della sperimentazione sulla soglia individuale del dolore.


Nota Personale cattiva: Ma come,sti clericali che ci rompono l'anima con le stronzate sull'inviolabilita' e sacralita' della vita e le altre stronzate del diritto naturale sulla quale basano le loro battaglie contro il testamento biologico e l'eutanasia avrebbero dalla loro parte la possiblita' di "strillare" in modo altrettanto paranoico incoraggiando i politici ad incentivare le terapie del dolore ai fini delle loro batagglie anti-eutanasia,e invece,dove ..zzo sono andati a finire?

Proprio vero,sti clericali,due pesi e due misure,agiscono cioe' solo per mera convenienza e opportunismo!
[Modificato da pcerini 28/11/2007 21:16]
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29/11/2007 00:22
 
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Ma guarda che i cattolici clericali concepiscono il dolore come elemento SALVIFICO. Scherzi? Sono discepoli del più grande masochista della storia umana; credi davvero che incoraggerebbero una lotta organica e sistematica alla sofferenza? Io la vedo difficile.
[Modificato da Rainboy 29/11/2007 00:53]
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29/11/2007 00:32
 
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Re:
Rainboy, 29/11/2007 0.22:

Ma guarda che i cattolici clericali concepiscono il dolore come elemento SALVIFICO. Scherzi? Sono discepoli del più grande masochista della storia umana; credi davvero che incoraggerebbero una lotta organica e sistematica alla sofferenza?





[SM=x789072]

Ma lo sai che hai ragione??????????????????


[SM=g1420248]


La Madre Badessa [SM=x1414778]



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Padre Guardiano
29/11/2007 07:27
 
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re

Purtroppo è proprio così. L'indirizzo lo dettero i famosi Padri della Chiesa.
Babbi !!!! [SM=x1414702] [SM=x1414702] [SM=x1414702]

omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]



O=============O===========O

Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

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Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


Vivo fra lo Stato Sovrano della Fica e la Repubblica Popolare del Cazzo
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