|
24/02/2008 00:46 | |
CITTA' DEL VATICANO - "Educare non è mai stato facile e oggi sembra diventare più difficile", di fronte alle "troppe incertezze", ai "troppi dubbi", alle "troppe immagini distorte" veicolati anche dai mass media: con queste parole, Papa Ratzinger ha consegnato simbolicamente ad almeno 20 mila ragazzi,insegnanti , genitori, sacerdoti convenuti in piazza San Pietro la sua lettera alla diocesi di Roma sulla "grande emergenza educativa", redatta e pubblicata lo scorso 23 gennaio. Benedetto XVI è stato accolto dal cardinale vicario Camillo Ruini e da una folla imprevista che ha costretto gli organizzatori dell'evento a spostare l'incontro , programmato inizialmente nell'Aula Nervi, sul sagrato davanti alla Basilica vaticana. Ratzinger, a bordo della papamobile, ha attraversato la grande platea all'aperto ed ha raggiunto il palco, dove è stato salutato oltre che dal card. Ruini, dai discorsi di una famiglia romana, di un preside, di un parroco e di un'insegnante universitaria, di una studentessa. "Non pochi genitori e insegnanti - ha detto il Papa riprendendo gli argomenti della sua lettera - sono tentati di rinunciare al proprio compito, e non riescono più nemmeno a comprendere quale sia, veramente, l'opera a loro affidata".
"Troppe incertezze e troppi dubbi - ha denunciato - circolano infatti nella nostra società e nella nostra cultura, troppe immagini distorte sono veicolate dai mezzi di informazione sociale". "Diventa difficile - ha proseguito - proporre alle nuove generazioni qualcosa di valido e di certo, delle regole di comportamento e degli obiettivi per i quali meriti spendere la propria vita". "Siamo qui oggi, però, - ha aggiunto - anche e sopratutto perché ci sentiamo sostenuti da una grande speranza e da una forte fiducia: dalla certezza cioé che quel sì, chiaro e definitivo, che Dio in Gesù Cristo ha detto alla famiglia umana, vale anche per i nostri ragazzi e giovani, vale per i bambini che oggi si affacciano alla vita". |