FOGGIA - Monsignor Domenico D’Ambrosio, vescovo di Manfredonia, Vieste e San Giovanni Rotondo,
è stato iscritto nel registro degli indagati per violazione di sepolcro e vilipendio del corpo di Padre Pio. Il presule garganico è stato, infatti, denunciato dall’avvocato Francesco Traversi di Torino, rappresentante legale e presidente dell’Associazione “Pro Padre Pio, l’uomo della Sofferenza”, che si è fermamente opposto all’esumazione del frate, avvenuta la notte del 2 marzo scorso. Un atto dovuto quello dei magistrati, visto che la denuncia è stata presentata alla procura della Repubblica presso il tribunale di Foggia, precisamente ad Enrico Infante, sostituto procuratore di turno al momento dell’istanza inoltrata da Traversi.
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L’articolo completo di Piero Russo è consultabile sul sito di Repubblica
www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/padre-pio-riesumato/indagato-vescovo/indagato-vesc...
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La notizia, confermata dalla Procura secondo la quale si tratta di un atto dovuto, è stata data dall’avvocato Francesco Traversi, presidente dell’associazione torinese Pro Padre Pio.
Nella stessa giornata di domenica, poche ore prima che venisse aperta la bara del Santo, l’associazione presentò una istanza di sequestro preventivo della cripta nella quale è custodita la tomba e contestualmente una denuncia contro il vescovo di Manfredonia e due frati di San Giovanni Rotondo per i reati di violazione di sepolcro e atti sacrileghi.
L’articolo completo è tratto dal sito del Messaggero
www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=20227&sez=HOME_INITALIA
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