[…] Sulla confessione si cambia. L´annuncio arriva dalla Penitenzeria apostolica della Santa Sede che col suo vescovo reggente Gianfranco Girotti lancia un vero e proprio ‘grido di allarme’ per la ‘grande crisi’ in cui versa il sacramento della penitenza, quantificabile in circa il 60 per cento di fedeli che negli ultimi anni si sarebbero allontanati dai confessionali. Se ne sta discutendo in Vaticano da lunedì scorso in un simposio a porte chiuse i cui lavori si concluderanno domani mattina.
‘Dopo le vocazioni e il matrimonio, anche il sacramento della penitenza deve confrontarsi con un periodo di crisi che si acuisce sempre più e comincia addirittura a varcare le soglie dei seminari, dei collegi e degli istituti ecclesiastici’, scrive l´Osservatore Romano presentando il corso. I dati citati dal giornale vaticano risalgono ad una ‘ricerca fatta dall´università Cattolica, piuttosto datata, ma ugualmente significativa ancora oggi perché la situazione attuale non è migliorata, anzi…’.
Secondo l´indagine, ‘per il 30 per cento dei fedeli non è necessaria la presenza dei preti nei confessionali; il 20 è in difficoltà a parlare di cose personali con un estraneo; per il 10 il sacerdote impedirebbe persino il contatto diretto con Dio’. Altri ancora ‘si lamentano del modo di confessare di alcuni sacerdoti’. Da qui la necessità sollevata da monsignor Girotti di ‘preparare’ con più attenzione i sacerdoti confessori. […]
Da Clandestinoweb
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