Con il prof. Odifreddi mi trovo spesso in disaccordo, specialmente quanto varca la soglia della scienza esatta e si intrufola un po' goffamente nel campo della ricerca storica del cristianesimo. Ma a prescindere se si è d'accordo o non con il prof. Odifreddi, costui ha tutto il diritto di esporre il suo punto di vista e anche di dire "cazzate". Le panzane sono fatte a posta per essere confutate. E allora cosa temono questi trogloditi dell'informazione? Non possono certo lamentarsi di non avere la possibilità di replicare al professore. Con tutti i microfoni puntati 24/24h non vorranno atteggiarsi a vittime del sistema informativo?
I credenti non diventano atei nell'ascoltare i discorsi del prof. Odifreddi. I credenti diventano atei perché hanno degli occhi per vedere e delle orecchie per sentire. E molti di loro, quando sentono codesta intolleranza, le proposte di censure nei confronti di chi la pensa diversamente, cominciano a chiedersi se per caso la chiesa cattolica sia regredita ai tempi bui. Quando aprono la bocca i rappresentanti della CCR fanno molti più danni di un ateo al quale è consentito parlare per 1 minuto.
[Modificato da Frances1 21/03/2008 00:51]