pyccolo, 22/07/2008 13.21:
Non ho ben afferrato il senso della tua domanda.
La distinzione, sempre che abbia decifrato bene la tua domanda, potrebbe apprendersi dalla differente natura delle dottrina: il cattolico crede nella trinità il TdG no. Un cattolico crede in Maria madre di Dio, il protestante no.
Ciao
Pyccolo
Bene, se il cattolico è definibile come colui che crede nella trinità, un uomo che non crede più nella trinità sarebbe definibile ancora come cattolico ?
Ovvio che no, dunque sarebbe lecito per i cattolici sostenere che costui non pè più cattolico.
Quindi di per se un gruppo ha facoltà di dichiarare chi ne fa parte e chi no, l'importante, per la salvaguardia dei diritti umani è che:
1. non faccia alcun tipo di ostracismo, ne pressioni psicologiche, ne azioni di alcun genere, ne commetta alcun tipo di discriminazione nei confronti di questa persona che non crede più nella trinità
2. non dichiari che tale credenza (non credere alla trinità), oltre a non essere "cattolica", sia contraria in senso assoluto al volere del divino, perché ciò potrebbe portare a pressioni psicologiche intollerabili per il non più cattolico
3. Le regole del gruppo siano stabilite in modo chiaro e inequivocabile e non mutino a seconda dei singoli casi e che le regole stesse non violino di per se i diritti dell'uomo
Ciao
Andrea
"il punto essenziale non è se una teoria piaccia o non piaccia, ma se fornisca previsioni in accordo con gli esperimenti. Dal punto di vista del buon senso l'elettrodinamica quantistica descrive una Natura assurda. Tuttavia è in perfetto accordo con i dati sperimentali. Mi auguro quindi che riusciate ad accettare la Natura per quello che è: assurda. (da QED. La strana teoria della luce e della materia, traduzione di F. Nicodemi, Adelphi, 1989)