In un discorso tenuto questa mattina ai partecipanti al 110° Congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia, Benedetto XVI ha paventato il rischio “di abbandonare il paziente nel momento in cui si avverte l’impossibilità di ottenere risultati apprezzabili”. Molto si può invece ancora fare, a detta del pontefice: “se ne può alleviare la sofferenza, soprattutto lo si può accompagnare nel suo cammino, migliorandone in quanto possibile la qualità di vita”.
Il papa ha criticato “l’insistenza con cui oggi si pone in risalto l’autonomia individuale del paziente” e ha invitato a “guardare con sospetto qualsiasi tentativo di intromissione dall’esterno in questo delicato rapporto medico-paziente”: si deve rispettare “l’autodeterminazione del paziente, senza dimenticare però che l’esaltazione individualistica dell’autonomia finisce per portare ad una lettura non realistica, e certamente impoverita, della realtà umana”.
Ne consegue che, benché “nei contesti altamente tecnologizzati dell’odierna società, il paziente rischia di essere in qualche misura “cosificato”", il parere del medico risulta sempre determinante.
www.uaar.it/news/2008/10/20/papa-troppi-esaltano-autonomia-individuale-del-p...
Cose da pazziiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Le religioni dividono. L'ateismo unisce
Il sonno della ragione genera mostri (Goya)