Il gestore di una scuola islamica a Semarang, sull’isola di Giava, che è anche un noto uomo d’affari della zona, di recente ha sposato una bambina di 12 anni ed ha intenzione di sposarne altre due di 9 e 7 anni. L’uomo, che ha 43 anni, avrebbe affermato - come riporta il quotidiano locale “Kompas”: “mi piacciono le bambine perché posso educarle e farle diventare delle buone donne”. Si giustifica quindi col richiamo alla tradizione islamica e all’esempio dello stesso Maometto, ma assicura che avrà rapporti sessuali con le spose-bambine solo quando “avranno le mestruazioni”.
Secondo la legge indonesiana, una donna può sposarsi dai 16 anni e un uomo dai 19: vengono comunque di fatto tollerati matrimoni religiosi di bambine, noti come nikah siri. L’ente governativo per la protezione dell’infanzia conferma che l’uomo rischia il carcere, ma i leader religiosi non si fanno intimorire.
Hilman Rosyad Syihab, vicepresidente del Parlamento ed esponente del PKS (un partito di ispirazione islamica) ha giustificato appunto l’uomo “perché segue l’esempio di Maometto”. Siti Musdah Mulia, presidente dell’Indonesian Conference on Religion and Peace afferma invece che Maometto ha riportato la sua sposa bambina Aisha ai genitori dopo averla sposata, tornando a prenderla una volta “adulta”.
www.uaar.it/news/2008/10/25/indonesia-leader-islamici-difendono-matrimonio-delle-...La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Le religioni dividono. L'ateismo unisce
Il sonno della ragione genera mostri (Goya)