Il cardinale Javier Lozano Barragan, presidente del Pontificio consiglio per la Salute, plaude alla decisione del ministro Sacconi, che intende vietare a tutte le strutture sanitarie nazionali di ospitare Eluana Englaro per sospendere alimentazione ed idratazione. Barragan parla di decisione “giusta” e “lodevole” in quanto “una cosa è l’accanimento terapeutico e altro è l’idratazione e l’alimentazione. […] Tutti siamo contro l’accanimento terapeutico, ma idratazione e alimentazione non sono terapie, e dunque non c’è accanimento”.
Demetrio Neri, membro del Comitato Nazionale di Bioetica, criticando il ministro ricorda che il parere dello stesso Comitato che Sacconi ha ripreso per emanare l’atto in questione fu approvato con 10 voti contrari (tra cui il suo) il 30 settembre 2005.
www.uaar.it/news/2008/12/16/caso-englaro-cardinal-barragan-plaude-veto-...
Eluana, card. Barragan: Decisione Sacconi “lodevole e giusta”
Roma, 16 dic (Velino) - La decisione del ministro Sacconi è “lodevole” e “giusta” perché “una cosa è l’accanimento terapeutico e altro è l’idratazione e l’alimentazione: lo dice al VELINO il cardinale Javier Lozano Barragan, presidente del Pontificio consiglio per la Salute. Raccoglie il plauso del Vaticano l’atto di indirizzo del ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali in cui viene dichiarata illegale la sospensione di idratazione e alimentazione nelle strutture pubbliche e private - del Ssn. “Tutti siamo contro l’accanimento terapeutico - continua il porporato -, ma idratazione e alimentazione non sono terapie, e dunque non c’è accanimento”. Il cardinale Barragan ha anche sottolineato la positività di iniziative in difesa della vita, come la fiaccolata di oggi a Piazza Venezia per Eluana Englaro: “Tutto quello che si pronuncia per la verità e a difesa della vita è legittimo ed efficiente”.
IL MINISTRO - L’atto di indirizzo ministeriale, firmato dal ministro Sacconi, che di fatto renderà illegale il distacco del sondino che alimenta e idrata Eluana in qualsiasi struttura afferente al Ssn, arriva proprio nel giorno in cui è trapelata la notizia di una struttura pronta ad accogliere la ragazza. Si tratterebbe della Casa di Cura “Città di Udine”, che ha organizzato per domani mattina un incontro con i giornalisti sulla vicenda di Eluana. L’amministratore delegato della struttura, Claudio Riccobon - ha reso noto la portavoce della Casa di cura, Roberta Zavagno - “leggerà un comunicato ufficiale della struttura in merito alla questione della Signora Eluana Englaro”. L’incontro e' fissato per le 8 all’Hotel La di Moret. “Ho firmato questo atto perché lo ritengo doveroso, affinché tutto il servizio sanitario nazionale si uniformi al dovere di garantire a qualunque persona diversamente abile il diritto alla nutrizione e all'idratazione” ha spiegato il ministro Sacconi, illustrando il provvedimento insieme ai sottosegretari Martini e Roccella.
L’ATTO - Ogni struttura del Ssn che proceda alla sospensione di questi trattamenti “opererebbe contro la legge”. Il documento si rifà al parere del Comitato nazionale per la bioetica (30 settembre 2005), secondo cui la sospensione della nutrizione “va valutata come una forma particolarmente crudele di abbandono del malato”. L’atto rinvia anche alla Convenzione sui diritti delle persone disabili approvata dall’Onu il 13 dicembre 2008, che impone agli stati di “prevenire il rifiuto discriminatorio di assistenza medica o di prestazione di cure e servizi sanitari o di cibo e liquidi in ragione della disabilità”. Ha precisato il ministro: “Le disposizioni della convenzione sui diritti delle persone con disabilità si applicano anche agli stati vegetativi”.
LA FAMIGLIA - Un atto che “non vale niente”: è stata questa la prima reazione del legale della famiglia Englaro, Vittori oAngiolini, nell’apprendere delle decisioni del ministero. “Non vale niente, perché la legge non la fa Sacconi”. “I due precedenti citati (il parere del Comitato nazionale di bioetica e la convenzione dell’Onu sui diritti dei disabili, ndr) non c’entrano assolutamente niente con la nostra normativa. È un’uscita fuori dal seminato - conclude il legale - e mi stupisco di Sacconi che è una persona seria”.
LA POLITICA - Nel mondo politico si è riproposta l’ormai usuale spaccatura tra Pdl e centrosinistra: “Totalmente d’accordo con Sacconi” è Gabriella Carlucci (Pdl), vicepresidente della commissione Bicamerale per l’Infanzia, che parla di “decisione saggia e assolutamente condivisibile” e di “strenuo tentativo di difendere il sacro valore della vita nel nostro Paese”. Piena approvazione anche da Isabella Bertolini - “Siamo grati al ministro Sacconi per il coraggio e la determinazione dimostrata nell’assumere questo provvedimento che tutela la vita e ne ribadisce l’indisponibilità” - e Margherita Boniver, che parla di “ineccepibile l’atto di indirizzo”. Maurizio Lupi ringrazia il ministro: “ Ha interpretato con questo suo gesto il vero significato della politica che non è mai contro qualcosa o qualcuno ma è ‘per’, soprattutto per la vita e per il bene delle persone più deboli”. Parla invece di “stile autoritario, disumano e irrispettoso” Barbara Pollastrini (Pd), che viene ribrottata dal senatore azzurro Quagliariello: “Di disumano e irrispettoso c’è solo il modo in cui una parte della sinistra ha usato e continua a usare Eluana Englaro nel tentativo di fare della sua tragedia una battaglia ideologica”.
Durissime le parole di alcuni esponenti della sinistra. Gloria Buffo, della segreteria nazionale di Sinistra democratica parla di “ulteriore atto di crudeltà nei confronti della famiglia Englaro”. Usa l’ironia Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni: “È evidente che al ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali pensano di essere in una repubblica pontificia (…) e con questo provvedimento ha ritenuto di dover fare il regalo di Natale al Vaticano”. Poi incalza: “Il ministro Sacconi spieghi in Parlamento perché SI a Giovanni Paolo II e NO, con tanta determinazione e pervicacia ieri a Luca Coscioni, Piergiorgio Welby, Giovanni Nuvoli, e oggi a Eluana Englaro”. L’accusa di Marco Cappato, eurodeputato dei radicali e segretario Associazione Coscioni quello di Sacconi è un “tentativo malriuscito di eversione della Costituzione italiana e di incitazione a violare le sentenze di tribunali italiani”. Trova sponda in Benedetto Della Vedova: “Siamo alla sospensione per via politica dell’esecutività di una sentenza giudiziaria”.
Sul fronte più spiccatamente cattolico, l’associazione Scienza e vita plaude a quello che considera “un atto di coraggio” e “speriamo possa trovare ampio consenso nell’opinione pubblica italiana più sensibile nei confronti della vita, dal concepimento alla morte naturale”. L’associazione giudica “apprezzabile il riconoscimento, operato da parte del governo, del ruolo del medico nell’iter clinico di questo particolarissimo tipo di pazienti. Ci auguriamo che questa assunzione di responsabilità politica preluda a una sorte diversa per la povera Eluana Englaro”. Le parlamentari del Pd Emanuela Baio e Paola Binetti ricordano che “questo è il cuore del Ddl ‘Disposizioni in materia di dichiarazione anticipata di trattamento’ che abbiamo presentato insieme. Solo una tutela della vita coraggiosamente messa al centro dell’attività parlamentare può segnare una svolta decisa e coraggiosa anche sotto il profilo etico nel Paese. Occorre ricominciare dalla difesa della vita”.
(Marinella Bandini) 16 dic 2008 19:05
www.ilvelino.it/articolo.php?Id=725751#news_id_725751La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Le religioni dividono. L'ateismo unisce
Il sonno della ragione genera mostri (Goya)
