Eluana Englaro sarebbe stata trasferita a breve presso una clinica di Udine, ma il veto diramato dal ministro Sacconi ha costretto a bloccare per il momento il trasferimento, come spiega l’amministratore delegato della stessa clinica, Claudio Riccobon, “in attesa che i legali che tutelano Eluana Englaro e la sua famiglia dimostrino che l’incursione del ministro Maurizio Sacconi non intacca la validità del decreto della Corte d’Appello di Milano e della Corte di Cassazione”.
Il ministro Sacconi afferma che il suo atto serve “per fare chiarezza”, “per non essere farisaici non considerando l’incertezza che sarebbe determinata nelle strutture del Servizio sanitario nazionale”, precisando però che gli ospedali che non seguiranno il suo atto compiono “un’illegalità”.
Critiche dal centrosinistra. In particolare il deputato del Pd Ignazio Marino spiega che “è scontato” un atto che ribadisca il diritto alle cure, ma “non si capisce perché Sacconi intervenga oggi quando, in molte regioni del Centro-Sud, questi delicati pazienti vengono per lo più abbandonati a loro stessi e presi in carico solo dalle famiglie”. Il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella afferma che “era doveroso da parte nostra fare chiarezza in merito”, giustificando un “gesto politico forte” come il veto Sacconi in quanto dettato dalla necessità che “il governo […] non facesse silenzio etico” e ammettendo che “la sentenza su Eluana può costituire e creare un precedente”.
www.uaar.it/news/2008/12/17/caso-englaro-veto-sacconi-blocca-trasferimento-presso-clinic...La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
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Il sonno della ragione genera mostri (Goya)