Secondo uno studio del dipartimento di Psichiatria dell’Università del Manitoba, reso noto da un articolo di Marco Tosatti pubblicato sul sito della Stampa, avere fede dimezza la probabilità di suicidarsi. Aperta la discussione sulle cause: alcuni studiosi sottolineano l’importanza degli aspetti di socializzazione connessi a ogni appartenenza, che farebbero sentire gli individui “meno soli”. L’autore dell’inchiesta, Daniel Rasic, sostiene invece che le maggiori confessioni religiose considerano il suicidio come un peccato, e pertanto “non è un’opzione” che possono prendere in considerazione. Il suicidio può essere infatti visto anche come una scelta, una manifestazione (seppur estrema) di autodeterminazione: e dunque, statisticamente più probabile tra chi impronta la propria esistenza a principi di questo tipo.
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