Spigolando qua e là su internet mi sono soffermato su di un forum che nominalmente dovrebbe rilasciare informazioni imparziali sui Testimoni di Geova, ma che nella realtà spaccia catechismo cattolico a piene mani.
Il tema, si fa per dire, è interessante. Parla di transustanziazione e dell’implicazione teologica della stessa.
Un utente chiede lumi.
Subito un gruppo di cattolici, voraci avvoltoi catechistici, cerca di spiegarne il concetto.
Il primo, probabilmente poco avvezzo alle dispute teologiche e filosofiche interpreta la transustanziazione in questo modo:
Immaginate una coppia innamorata. Il fidanzato regala alla sua futura sposa, per il momento, un anello di ... plastica. Ma agli occhi della fidanzata, a causa del reciproco amore, quell'anello non è più plastica, ma un anello di oro puro.
L'anello non si è trasformato letteralmente da plastica in oro, ma si è "transustanzaziato" da plastica in oro agli occhi della coppia, perché è l'amore reciproco di farlo diventare tale.
Un altro cattolico capisce che il paragone non è dei più felici e cerca di addentrarsi più in profondità:
mi sa che non regge come paragone, perchè l'anello plastica è e plastica rimane, non c'è un cambiamento di sostanza.
il pane consacrato, invece,non è più pane anche se i nostri sensi percepiscono pane, ma carne di Cristo sotto l'apparenza del pane.
Questo mélange di farneticazioni non riesce naturalmente a concludere il suo iter e finalmente arriva in aiuto un noto moderatore convertitosi in gioventù dall’agnosticismo alla religione cattolica e di provata fede grissina:
Una conversione miracolosa, in cui la sostanza del pane e quella del vino mutano nella sostanza della carne e nella sostanza del sangue di Cristo, ma gli accidenti del pane e del vino rimangono tali e quali come erano prima. Tranne, ovviamente, che nei casi di miracolo eucaristico in senso stretto, come quello, famosissimo, di Lanciano.
Ora, siccome noi conosciamo la sostanza attraverso gli accidenti, analizzando il pane de il vino consacrati anche con i più sofisticati metodi scientifici non potremo mai "scoprire" che si tratta della carne e del sangue di Cristo. I cattolici, infatti, credono alla presenza reale del corpo e del sangue di Cristo nelle specie consacrate per fede.
Dulcis in fundo ecco arrivare l’esegeta, il fine teologo, il più grande fra i grandi che ormai sopraffatto da delirio mistico spiega al volgo il concetto di sostanza e di accidenti:
Ciò con o senza di cui una cosa non cessa di essere quello che è. Al contrario la sostanza è ciò che fa sì che qualcosa sia ciò che è.
Non dirmi che non sai distinguere tra ciò che rende un essere umano ciò che è(la sostanza), e ciò invece con o senza di cui un essere umano non cessa tuttavia di essere un essere umano (gli accidenti).
Ora il nostro utente, dopo questa edotta dissertazione, confuso ma felice può:
convertirsi alla fede Bahai;
o, meglio ancora, diventare anticlericale e rivolgere gli accidenti direttamente al papa o alla gerarchia cattolica che da 2000 rompono i coglioni con queste emerite cazzate;
arricchirsi in modo spropositato per essere riuscito a vendere tonnellate di plastica a fidanzati e sposi cattolici perchè trasformata agli occhi della fede in oro zecchino;
divenire celiaco evitando così di ingerire inconsapevolmente carne umana;
mutare atteggiamento sessuale e congiungersi carnalmente con Konneri tanto la sostanza non cambia, sempre cattolica rimane, anche se diversi gli accidenti;
fumarsi una canna di pakistano nero e cercare di transustanziare il suo corpo in sangue e venderlo all’Avis.
Babila.
[Modificato da Babila il grande 21/07/2009 02:02]