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Sindone: le prove della Resurrezione

Ultimo Aggiornamento: 17/04/2010 01:41
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di Antonio Socci
da “Libero”, 11 aprile 2010

“Tutta la terra desidera il tuo volto”. In questa frase della liturgia sta il segreto della Sindone che continua ad attrarre milioni di persone. E’ l’attrazione per colui che la Bibbia definiva “il più bello tra i figli dell’uomo”. E che qui è “fotografato” come un uomo macellato con ferocia.
La Sindone non è solo “una” notizia oggi, perché inizia la sua ostensione. E’ “la” notizia sempre. Perché documenta – direi scientificamente – la sola notizia che – dalla notte dei tempi alla fine del mondo – sia veramente importante: la morte del Figlio di Dio e la sua resurrezione cioè la sconfitta della morte stessa.

Sì, avete letto bene. Perché la sindone non illustra soltanto la feroce macellazione che Gesù subì, quel 7 aprile dell’anno 30, con tutti i minimi dettagli perfettamente coincidenti con il resoconto dei vangeli, ma documenta anche la sua resurrezione: il fatto storico più importante di tutti i tempi, avvenuta la mattina del 9 aprile dell’anno 30 in quel sepolcro appena fuori le mura di Gerusalemme.
Che Gesù sia veramente vivo lo si può sperimentare – da duemila anni – nell’esperienza cristiana. Attraverso mille segni e una vita nuova. Ma la sindone porta traccia proprio dell’evento della sua resurrezione.
Ce lo dicono la medicina legale e le scoperte scientifiche fatte con lo studio dettagliato del lenzuolo per mezzo di sofisticate apparecchiature. Cosicché questo misterioso lino diventa una speciale “lettera” inviata soprattutto agli uomini della nostra generazione, perché è per la prima volta oggi, grazie alla moderna tecnologia, che è possibile scoprire le prove di tutto questo.

Cosa hanno potuto appurare infatti gli specialisti? In sintesi tre cose.

Primo. Che questo lenzuolo – la cui fattura rimanda al Medio oriente del I secolo e in particolare a tessitori ebrei (perché non c’è commistione del lino con tessuti di origine animale, secondo i dettami del Deuteronomio) – ha sicuramente avvolto il corpo di un trentenne ucciso (morto tramite il supplizio della crocifissione con un supplemento di tormenti che è documentato solo per Gesù di Nazaret).
Che ha avvolto un cadavere ce lo dicono con certezza il “rigor mortis” del corpo, le tracce di sangue del costato (sangue di morto) e la ferita stessa del costato che ha aperto il cuore.

Secondo. Sappiamo con eguale certezza che questo corpo morto non è stato avvolto nel lenzuolo per più di 36-40 ore perché, al microscopio, non risulta vi sia, sulla sindone, alcuna traccia di putrefazione (la quale comincia appunto dopo quel termine): in effetti Gesù – secondo i Vangeli – è rimasto nel sepolcro dalle 18 circa del venerdì, all’aurora della domenica. Circa 35 ore.

Terza acquisizione certa, la più impressionante. Quel corpo – dopo quelle 36 ore – si è sottratto alla fasciatura della sindone, ma questo è avvenuto senza alcun movimento fisico del corpo stesso, che non è stato mosso da alcuno né si è mosso: è come se fosse letteralmente passato attraverso il lenzuolo.
Come fa la sindone a provare questo? Semplice. Lo dice l’osservazione al microscopio dei coaguli di sangue.

Scrive Barbara Frale in un suo libro recente: “enormi fiotti di sangue erano penetrati nelle fibre del lino in vari punti, formando tanti grossi coaguli, e una volta secchi tutti questi coaguli erano diventati grossi grumi di un materiale duro, ma anche molto fragile, che incollava la carne al tessuto proprio come farebbero dei sigilli di ceralacca. Nessuno di questi coaguli risulta spezzato e la loro forma è integra proprio come se la carne incollata al lino fosse rimasta esattamente al suo posto”.
Lo studio dei coaguli al microscopio rivela che quel corpo si è sottratto al lenzuolo senza alcun movimento, come passandogli attraverso. Ma questa non è una qualità fisica dei corpi naturali: corrisponde alle caratteristiche fisiche di un solo caso storico, ancora una volta quello documentato nei Vangeli.
In essi infatti si riferisce che il corpo di Gesù che appare dopo la resurrezione è il suo stesso corpo, che ha ancora le ferite delle mani e dei piedi, è un corpo di carne tanto che Gesù, per convincere i suoi che non è un fantasma, mangia con loro del pesce, solo che il suo corpo ha acquisito qualità fisiche nuove, non più definite dal tempo e dallo spazio.

Può apparire e scomparire quando e dove vuole, può passare attraverso i muri: è il corpo glorificato, come saranno anche i nostri corpi divinizzati dopo la resurrezione.
Si tratta quindi di un caso molto diverso dalla resurrezione di Lazzaro che Gesù semplicemente riportò in vita. La resurrezione di Gesù – com’è riferita dai Vangeli e documentata dalla sindone – è la glorificazione della carne non più sottoposta ai limiti fisici delle tre dimensioni, l’inizio di “cieli nuovi e terra nuova”.
La “prova” sperimentale di questa presenza misteriosa di Gesù è propriamente l’esperienza cristiana: Gesù continua a manifestare la sua presenza fra i suoi continuando a compiere i prodigi che compiva duemila anni fa e facendone pure di più grandi.

Ma la sindone documenta in modo scientificamente accertabile l’unico caso di morto che – anziché andare in putrefazione – torna in vita sottraendosi alla fasciatura senza movimento, grazie all’acquisizione di qualità fisiche nuove e misteriose, che gli permettono di smaterializzarsi improvvisamente e oltrepassare le barriere fisiche (come quella del lenzuolo stesso).

E’ esattamente ciò che si riferisce nel vangelo di Giovanni: quando Pietro e Giovanni entrano nel sepolcro dove erano corsi per le notizie arrivate dalle donne, si rendono conto che è accaduto qualcosa di enorme proprio perché trovano il lenzuolo esattamente com’era, legato attorno al corpo, ma come afflosciato su di sé perché il corpo dentro non c’era più.
Più tardi, aprendo quel lenzuolo, scopriranno un’altra cosa misteriosa: quell’immagine. Ancora oggi, dopo duemila anni, la scienza e la tecnica non sanno dirci come abbia potuto formarsi. E non sanno riprodurla.
Infatti non c’è traccia di colore o pigmento, è la bruciatura superficiale del lino, ma sembra derivare dallo sprigionarsi istantaneo di una formidabile e sconosciuta fonte di luce proveniente dal corpo stesso, in ortogonale rispetto al lenzuolo (fatto anch’esso inspiegabile).
La “non direzionalità” dell’immagine esclude che si siano applicate sostanze con pennelli o altro che implichi un gesto direzionale. E ci svela che l’irradiazione è stata trasmessa da tutto il corpo (tuttavia il volto ha valori più alti di luminanza, come se avesse sprigionato più energia o più luce).
Quello che è successo non è un fenomeno naturale e non è riproducibile. Non deriva dal contatto perché altrimenti non sarebbe tridimensionale e non si sarebbe formata l’immagine anche in zone del corpo che sicuramente non erano in contatto col telo (come la zona fra la guancia e il naso).

Oggi poi i computer hanno permesso di rintracciare altri dettagli racchiusi nella sindone che tutti portano a lui: Gesù di Nazaret.
Dai 77 pollini, alcuni dei quali tipici dell’area di Gerusalemme (quello dello Zygophillum dumosum, si trova esclusivamente nei dintorni di Gerusalemme e al Sinai), alle tracce (sul ginocchio, il calcagno e il naso) di un terriccio tipico anch’esso di Gerusalemme. Ai segni di aloe e mirra usate dagli ebrei per le sepolture.
Infine le tracce di scritte in greco, latino ed ebraico impresse per sovrapposizione sul lenzuolo.
Barbara Frale ha dedicato un libro al loro studio, “La sindone di Gesù Nazareno”. Da quelle lettere emerge il nome di Gesù, la parola Nazareno, l’espressione latina “innecem” relativa ai condannati a morte e pure il mese in cui il corpo poteva essere restituito alla famiglia.
La Frale, dopo accuratissimi esami, mostra che doveva trattarsi dei documenti burocratici dell’esecuzione e della sepoltura di Gesù di Nazaret. Un fatto storico. Un avvenimento accaduto che ha cambiato tutto.





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Discendiamo all'inferno fin che siamo vivi (cioè riflettendo su questa terribile realtà) - diceva Sant'Agostino - per non precipitarvi dopo la morte".
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16/04/2010 13:58
 
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Cari foristi,ecco una classica fecalizzazione dei pensieri di cui parlava l'amico Vito!!!! [SM=g1941425] [SM=g1941425] [SM=g1941425] [SM=g1941425] [SM=g1941425] [SM=g1941425] [SM=g1941425] [SM=g1941425] [SM=g1941425] [SM=g1941425]


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16/04/2010 18:45
 
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Re: RE


Amico Jon Jon,

ti consiglio comunque la lettura di altri autori, critici sull'autenticità della sindone.

Oppure accedere al sito Cicap, dove potrai confrontarti con opinioni diametricalmente opposte alle tue.

Per ritornare al Cristo, invece, il tuo articolo parla di macellazione con ferocia del suo corpo.

Voglio ricordarti a tal proposito la macellazione di altri uomini che nei secoli sono stati torturati, seviziati, uccisi in modo analogo se non peggiore.

L'agonia e la sofferenza di molti altri crocefissi si prolungava ad esempio per giorni interi, tra indicibili sofferenze.

La tragica realtà umana vede gli uomini perdenti in questa contabilizzazione del dolore e senza possibilità di risorgere.

E senza essere considerati figli unigeniti di dio. O dio stesso.

Babila.



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17/04/2010 00:14
 
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Re: Re: RE
Babila il grande, 16/04/2010 18.45:



Amico Jon Jon,

ti consiglio comunque la lettura di altri autori, critici sull'autenticità della sindone.

Oppure accedere al sito Cicap, dove potrai confrontarti con opinioni diametricalmente opposte alle tue.

Per ritornare al Cristo, invece, il tuo articolo parla di macellazione con ferocia del suo corpo.

Voglio ricordarti a tal proposito la macellazione di altri uomini che nei secoli sono stati torturati, seviziati, uccisi in modo analogo se non peggiore.

L'agonia e la sofferenza di molti altri crocefissi si prolungava ad esempio per giorni interi, tra indicibili sofferenze.

La tragica realtà umana vede gli uomini perdenti in questa contabilizzazione del dolore e senza possibilità di risorgere.

E senza essere considerati figli unigeniti di dio. O dio stesso.

Babila.




A noi interessa la verità scientifica , questi esami sono fatti da scienziati sciettici che non credono a niente , quindi sono di molto valore ,come la scientifica quando indagano da un delitto ,bisogna essere obbiettivi lasciando da parte la chiesa è se fosse veropenso che in qualche modo valuteresti il tuo futruro nell'aldilà



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17/04/2010 00:38
 
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Io ho visto un documentario SERIO sulla sindone, su History channel, e che strano...di tutte queste suggestive ipotesi non c'era neanche l'ombra. Se le hanno scoperte scienziati seri, come mai stiamo ancora qui a chiederci da dove viene la sindone?

[SM=x789063]




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Re:
kelly70, 17/04/2010 0.38:


Io ho visto un documentario SERIO sulla sindone, su History channel, e che strano...di tutte queste suggestive ipotesi non c'era neanche l'ombra. Se le hanno scoperte scienziati seri, come mai stiamo ancora qui a chiederci da dove viene la sindone?

[SM=x789063]




Questo argomento lo approfondiremo col tempo , su sky hanno fatto vedere alcuni documentari interessanti che provano queste documentazioni staremo ha vedere



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17/04/2010 01:11
 
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Re: Re: Re: RE
Jon Konneri, 17/04/2010 0.14:




A noi interessa la verità scientifica , questi esami sono fatti da scienziati sciettici che non credono a niente , quindi sono di molto valore ,come la scientifica quando indagano da un delitto ,bisogna essere obbiettivi lasciando da parte la chiesa è se fosse veropenso che in qualche modo valuteresti il tuo futruro nell'aldilà




Che le indagini siano condotte da scienziati scettici è un'affermazione tutta da verificare.

L'obiettività,poi, è pur sempre condizionata dal personale rapporto con la fede.

Comunque, ripeto per l'ennesima volta che la datazione al carbonio ha indicato l'esatto periodo.

Visto che la Chiesa cattolica continua a considerlo - l'esame - viziato da fattori inquinanti propongo, per quello che può valere ovviamente, la ripetizione dello stesso.

Saresti d'accordo, caro Jon?

Babila.


[Modificato da Babila il grande 17/04/2010 01:12]



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17/04/2010 01:14
 
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Ma cos' e', una presa in giro?

Chi crede per fede delle prove se ne frega.
Cos' e' questo affannarsi da parte di credenti in cerca di prove?

Le uniche prove possibili sono CONTRO le loro credenze.
Delle quali, come detto, se ne fregano altamente.

E poi, come potrebbe un lenzuolo PROVARE una resurrezione?

Ma per favore.

Ciao
Claudio






“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
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Re:
Claudio Cava, 17/04/2010 1.14:


Ma cos' e', una presa in giro?

Chi crede per fede delle prove se ne frega.
Cos' e' questo affannarsi da parte di credenti in cerca di prove?

Le uniche prove possibili sono CONTRO le loro credenze.
Delle quali, come detto, se ne fregano altamente.

E poi, come potrebbe un lenzuolo PROVARE una resurrezione?

Ma per favore.

Ciao
Claudio




Probabilmente, caro Claudio, la fede di Konnery non è poi così grande da smuovere le montagne. [SM=x789055]

O un più semplice lenzuolo.

Babila.

[Modificato da Babila il grande 17/04/2010 01:45]



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