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Identikit della "Signora" ( la Madonna)

Ultimo Aggiornamento: 30/06/2010 08:23
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22/06/2010 22:06
 
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Il 23 luglio 1992 cinque veggenti su sei (Jakov non era presente) hanno risposto in modo unitario e coerente a un elenco di ben 63 domande, tese a fornire una, sorta di «identikit» dell'apparizione. Gli intervistati hanno poi controfirmato le risposte. Che rïproduciamo qui di seguito, aggiungendo tra parentesi le sottolineature personali fornite da un singolo veggente.

1 Quanto è alta la Vergine?

Circa 165 cm, tanto quanto me (Vicka).

2 Vi sembra slanciata?

Sembra slanciata.

3 Quanto potrebbe pesare?

Circa 60 kg.

4 Quanti anni le dareste?

Da 18 a 20 (Per Mirjana anche qualcuno di più).

5 Insieme al Bambin Gesù sembra più vecchia?

Sembra sempre la stessa, uguale.

6 Quando la Vergine è con voi è sempre presente?

È sempre presente.

7 Dove si trova?

Su una piccola nube.

8 Di che colore è la nube?

La nube è biancastra.

9 L'avete vista in ginocchio?

Mai (Vicka, Ivan, Ivanka...).

10 Com'è il suo viso?

È piuttosto allungato, ovale, normale.

11 Di che colore è il viso?

Normale: è bianco e roseo sulle gote.

12 Di che colore è la fronte?

Normale, bianca come il suo viso.

13 Le labbra della Vergine sono carnose o sottili?

Normali, belle, piuttosto sottili.

14 Di che colore?

Rosate, di un colore naturale.

15 Ha delle fossette in viso?

Solitamente non ne ha; forse un po' quando sorride (Mirjana).

16 Normalmente si nota un sorriso sul suo viso?

Forse; si tratta piuttosto di una beatitudine indescrivibile: il sorriso sembra come qualcosa sotto pelle (Vicka).

17 Di che colore sono gli occhi?

Sono meravigliosi. Spiccatamente azzurri (tutti).

18. Normali o...?

Normali, forse un po' più grandi (Maria).

19 Come sono le sue ciglia?

Delicate, normali.

20 Di che colore sono?

Normali, non sono di un colore particolare.

21 Sottili o...

Regolari, normali.

22 E il naso, com'è?

Bello, piccolo (Mirjana); normale, proporzionato al viso (Marija).

23 Le sopracciglia...

Le sopracciglia sono delicate, normali, nere.

24 Com'è vestita la vostra Madonna?

Indossa un semplice abito da donna.

25 Di che colore?

L'abito è grigio, forse un po' grigio-azzurro (Mirjana).

26 È stretto intorno al corpo o cade liberamente?

Cade liberamente.

27 Fin dove arriva l'abito?

Arriva fino alla nuvola su cui si trova; si perde nella nuvola.

28 E fino a che punto attorno al collo?

Fino all'inizio del collo.

29 Si vede il collo della Vergine?

Si vede il collo, ma non si vede nulla del suo busto.

30 Fin dove arrivano le maniche?

Fino alle mani.

31 L'abito della Vergine è orlato?

No, non lo è.

32 La vita della Madonna è cinta da qualcosa?

No, da nulla.

33 Si scorge la femminili­tà del corpo?

Naturalmente sì. Ma nulla di particolare (Vicka).

34 La Vergine ha qualcos'altro, oltre all'abito appena descritto?

Ha un velo sul capo.

35 Di che colore è questo velo?

Il velo è bianco.

36 Tutto bianco o... ?

Tutto bianco.

37 Cosa le copre il velo?

Il velo le copre il capo, le spalle e tutto il corpo, la schiena e i fianchi.

38 Fin dove le arriva?

Fino alla nuvola, come l'abito.

39 E davanti fin dove la copre?

Le copre la schiena e i fianchi.

40 Il velo è più consistente dall'abito della Vergine?

No, è simile all'abito.

41 Su di esso ci sono gioielli?

No, nessun gioiello.

42 È bordato?

No, non lo è.

43 La Vergine porta gioielli in generale?

Nessun gioiello.

44 Per esempio, sul capo o attorno al capo?

Sì, sul capo ha una corona di stelle.

45 Ha sempre le stelle attorno al capo?

Normalmente le ha, le ha sempre (Vicka).

46 Anche quando appare con Gesù?

Anche allora.

47 Quante stelle la circondano?

Dodici.

48 Di che colore sono?

D'oro, dorate.

49 Sono unite tra loro?

Sono unite in qualche modo, come se fossero ferme (Vicka).

50 Si vedono i capelli della Vergine?

Si vedono un po' di capelli.

51 Dove si vedono?

Un po' sopra la fronte, sotto il velo, sul lato sinistro.

52 Di che colore sono?

Neri.

53 Si vedono le sue orecchie?

No, non si vedono mai.

54 Come mai?

Il velo le copre le orecchie.

55 Cosa guarda la Madonna durante le apparizioni?

Solitamente guarda noi, talvolta qualcos'altro, quello che indica.

56 Come tiene le mani?

Sono libere, liberamente aperte.

57 Tiene le mani giunte?

Quasi mai, forse qualche volta durante il Gloria.

58 Le muove o gesticola durante le apparizioni?

Non gesticola, a meno che non indichi qualcosa.

59 Quando le mani sono aperte, com'è rivolto il palmo?

Solitamente verso l'alto, anche le dita sono distese.

60 Si vedono le unghie?

Si vedono in parte.

61 Come sono? Di che colore?

Un colore naturale, bianche candide.

62 Avete mai visto i piedi della Madonna?

No, mai, sono nascosti dall'abito.

63 E infine, la Vergine è davvero bella come dite?

In realtà, non ti abbiamo detto niente al riguardo: la sua bellezza è indescrivibile; non è una bellezza come la nostra, è qualcosa di paradisiaco, qualcosa di celeste, qualcosa che vedremo solo in Paradiso; e questa è una descrizione molto limitata. (Tratto da: ‘OGGI’ “La Madonna di Medjugorje” nr 3 6/2009)



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Discendiamo all'inferno fin che siamo vivi (cioè riflettendo su questa terribile realtà) - diceva Sant'Agostino - per non precipitarvi dopo la morte".
nell'aldilà

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23/06/2010 02:04
 
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Re:
[QUOTE:104506220=Jon Konneri, 22/06/2010 22.06
Molto bene. Apprendiamo dai sedicenti veggenti che la madonna era probabilmente in sovrappeso, non è di razza semitica ed è esattamente quella che l'iconografia cattolica ha descritto nel corso dei secoli.

Era ovviamente bellissima, dal che si deduce che il povero Giuseppe, oltre a guardarsi dallo Spirito santo, doveva pure stare attento ad una turba di probabili competitor, possibili attentatori della grazia muliebre di Maria.

Inoltre non aveva problemi economici, visto che si poteva permettere un velo amplissimo che le copriva addirittura tutto il corpo.

Non conosciamo la manifattura, molto probabilmente la griffe era firmata Versace.

A quanto pare è scalza; molto strano, avrebbe potuto confezionarsi delle ottime babbucce con la pelle del serpente a cui schiaccia la testa.

Probabilmente è un'animalista convinta.

Visto il colore dell'incarnato consiglio un po' di fard ed un leggero tocco di cipria rosé.

Un'ultima cosa: una leggera laccatura alle unghie non guasterebbe al look.

Babila.





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Padre Guardiano
23/06/2010 06:23
 
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RE

A Merdujoie si devono fumare diverse canne!!!!! [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051]


omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789056]




O=============O===========O

Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

Apocalisse Laica

Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


Vivo fra lo Stato Sovrano della Fica e la Repubblica Popolare del Cazzo
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23/06/2010 21:20
 
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Re: Re:
Babila il grande, 23/06/2010 2.04:

[QUOTE:104506220=Jon Konneri, 22/06/2010 22.06
Molto bene. Apprendiamo dai sedicenti veggenti che la madonna era probabilmente in sovrappeso, non è di razza semitica ed è esattamente quella che l'iconografia cattolica ha descritto nel corso dei secoli.

Era ovviamente bellissima, dal che si deduce che il povero Giuseppe, oltre a guardarsi dallo Spirito santo, doveva pure stare attento ad una turba di probabili competitor, possibili attentatori della grazia muliebre di Maria.

Inoltre non aveva problemi economici, visto che si poteva permettere un velo amplissimo che le copriva addirittura tutto il corpo.

Non conosciamo la manifattura, molto probabilmente la griffe era firmata Versace.

A quanto pare è scalza; molto strano, avrebbe potuto confezionarsi delle ottime babbucce con la pelle del serpente a cui schiaccia la testa.

Probabilmente è un'animalista convinta.

Visto il colore dell'incarnato consiglio un po' di fard ed un leggero tocco di cipria rosé.

Un'ultima cosa: una leggera laccatura alle unghie non guasterebbe al look.

Babila.






A parte gli scherzi , reputo Santo con la s maiuscola Giuseppe perche lui essendo il marito da quello che si intende nella bibbia non l'ha toccata perche devota a suo figlio , deve aver sofferto molto avere una bellezza accanto è rimanere a pane e alivi [SM=x789075] .



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Discendiamo all'inferno fin che siamo vivi (cioè riflettendo su questa terribile realtà) - diceva Sant'Agostino - per non precipitarvi dopo la morte".
nell'aldilà

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23/06/2010 23:05
 
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Re: Re: Re:
Jon Konneri, 23/06/2010 21.20:




A parte gli scherzi , reputo Santo con la s maiuscola Giuseppe perche lui essendo il marito da quello che si intende nella bibbia non l'ha toccata perche devota a suo figlio , deve aver sofferto molto avere una bellezza accanto è rimanere a pane e alivi [SM=x789075] .




A quel tempo farsi le seghe non era peccato,hai ragione!!!!! [SM=x789072] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052]


omega [SM=x789053] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789056]




O=============O===========O

Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

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24/06/2010 19:09
 
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Mi ha mostrato il Paradiso poi sono tornata a casa mia

ia

di Riccardo Caniato

Marija PavIovic Lunetti è la veggente che incontra la Ve2°gine dal 1981 e riceve messaggi dal 1984. Sposata, ha quattrofigli e vive a Monza. Qui ci racconta il senso della sua testimonianza al mondo. E ci, svela come quella Signora sempre gio2wne e sempre bella le parla, cosa ha provato quando l'ha toccata, quanto è sconvolgente il suo sorriso. Monza. Nella cucina di casa. Una sera qua lunque. Marija Pavlovic Lunetti ripone i piatti con cura, con uguale attenzione ri piega la tovaglia. Fra breve ci siederemo al tavolo per l'intervista; intanto, si parla della crisi econo mica, dei figli, dei cambiamenti dell'adolescenza, di quella cara amica che ha perso il marito... Le sue parole riflettono apertura e capacità di acco glienza, ma non si scambino queste doti per arren devolezza. Ho di fronte una donna attenta, che su ogni cosa matura un giudizio preciso, come quan do dice: «La vera trasgressione oggi è la fedeltà. Non solo verso Dio, che la Madonna chiede di mettere al primo posto nella vita, ma anche verso se stessi prima ancora che verso gli altri. Mio nonno con una stretta di mano concludeva un affare. C'era allora un senso personale e condiviso della re sponsabilità che dava valore alle perso ne e alle cose che si facevano insieme, anche ai gesti più piccoli». Come il gesto compiuto da Paolo, il marito di Ma rija, che per lasciarci tranquilli si è portato dietro i bambini. Quattro maschi vivaci, di età compresa fra i sei e i sedici anni: Francesco non ha finito i compiti, Michele, il primogenito, fa una partita alla playstation e Marco si arrabbia perché. non gli cede il turno... Giovanni, il più piccolo, di tanto in tanto mette la testa dentro cercando la mamma: gli basta un sorriso, uno scambio d'intesa e subito se ne torna via, a giocare. «Belli i tuoi bimbi», mi lascio scappare. «Grazie a Dio!», risponde, e scandisce le parole non per un semplice intercalare, ma nell'evidenza di un interlocutore a lei certo. In questo contesto domestico mi trovo a mio agio. È qui, presso questa famiglia, che ogni giorno appare a Marija la Madonna.

È venuta anche stasera? Sì, durante la preghiera.

Viene sempre qui, in casa tua? Non sempre qui, ma dove io mi trovo.

E com'era? Bellissima, di più, come sempre (sorride).

Succede da 28 anni, è cambiato qualcosa in lei durante questo tempo? No, io sono cambiata, sto diventando vecchia (ride). La Madonna è sempre giovane.

E’ «bellissima»... Non solo come l'intendi tu. Noi tante volte ci ap poggiamo a un'immagine esterna che non ha corrispondenza nell'io. A volte vestiamo delle maschere che coprono una malattia, una sofferen za, le paure, il vuoto. Per Maria non è lo stesso, non a caso quando abbiamo osservato «Come sei bella!», lei ha risposto: «Sono bella perché amo», facendoci percepire un modo di essere che la investe com pletamente. La sua bellezza di fuori fa trasparire la pulizia, la luce, l'equilibrio interiore. Nella Madonna c'è perfezione d'ordine, c'è armo nia. È una bellezza di una persona compiuta, a immagine di Dio, trasuda la santità di chi vive nella sua presenza. E devi vederla quando ride!

Com'è il suo sorriso? Sconvolgente, vieni attraversato da un torrente di acqua gelata.

Ma è vero che l'hai anche potuta toccare? In certe circostanze, come nei compleanni, gli onomastici, talvolta la Madonna mi ha abbrac ciato e mi ha dato un bacio.

E che cosa hai sentito? Il suo corpo. È come il tuo.

È successo anche agli altri veggenti? Sì. E negli anni ne hanno fatto esperienza anche i pellegrini. Molti hanno testimo niato, per esempio, di aver sentito sul la testa le mani di Maria che si posa vano per la benedizione al termine dell'apparizione.

Ma che cosa vi dite in quei momenti? Quando non deve darmi un messag gio, preghiamo: per i consacrati, per gli sposi, per i malati. Le presento le persone che hanno chiesto una grazia.

Hai la libertà di chiederle tutto quanto ti passa per la testa? Non è facile da spiegare: ora che sono qui con te, avrei mille domande... Ma al suo cospetto ven go assorbita completamente e tutto il resto, pur rimanendo presente in qualche forma nella co­scienza, diviene non proprio insignificante, ma compreso in un senso più ampio, che lo supera.

Ti esaudisce sempre quando le chiedi una grazia? No. Il piano di Dio non combacia con i nostri.

Ti dispiaci per questo? Umanamente provo dolore. Soprattutto di fronte al pianto di una mamma e di un papà a cui muore un bambino per il quale stavamo pregando. Ma, anche qui: nella luce di Dio si vedono le cose da un punto di vista diverso che le abbraccia tutte e comprendi che c'è un bene e un ordine superiore. In quel momento la volon tà di Dio diventa normale da accettare.

Anche la morte è normale? Può sembrare assurdo a chi non crede, ma la mor te è un motivo di gioia, perché è il momento in cui un figlio di Dio entra nell'eternità del Paradiso. Quando uno muore con la preghiera dell'Ave Ma ria sulle labbra, quando uno muore in pace, noi sappiamo che allora si compie la sua vita in Dio. La Madonna ci ricorda che siamo tutti di passaggio, come un fiore che oggi c'è e domani non è più. Morire si deve, ma è come si muore che fa la differen za, perché è in palio il Paradiso.

Il Paradiso, una volta, la Madonna te lo ha mostrato... Sì, anche l'Inferno e il Purgatorio, perché fossi mo certi che esistono. Ho visto il Paradiso come se fossi affacciata da una finestra. Ne ho tratto un'immagine indelebile, che si ripropone in una sua porzione splendida ogni qualvolta Maria mi compare davanti da sola, o col Bambino, o fra gli angeli. Non pensare che un veggente sia esente dalle prove della vita; ha tentazioni, cade, soffre, nutre dei dubbi... Talvolta, per esempio, per la mia imperfezione fatico a sentire col cuore la presenza di Gesù nell'Eucaristia e vi aderisco solo con la fede; ciononostante, più profonda permane questa visione di pace e di luce, che ha scolpito nell'anima la certezza che la mia vita non finisce qui, sottoterra. La morte non ha l'ul tima parola. Mia mamma, mio papà, ora vivono presso Dio, capisci? Questo mi dà lo slancio per affrontare ogni giorno la mia battaglia, per riu scire a fare un'opera di bene che mi guadagni un passo nella direzione giusta, verso il Paradiso.

La Madonna ti ha mai detto qualcosa di per sonale? I colloqui a volte sono anche personali. Questo avveniva soprattutto nei primi anni: a volte ci riprendeva, ci aggiustava. Talvolta lo fa ancora: la Madonna vorrebbe che vivessimo con serietà, ma nella certezza e nella gioia che Cristo è risor to. A lei non garba l'immagine del cristiano pio e compostino, vestito di scuro... Ci vuole consa pevoli del peccato originale, del male e delle tentazioni a cui siamo soggetti, ma anche della libertà di scegliere il bene e a questo ci sprona, chiedendoci di vivere la santità nel quotidiano, ricordandoci che Gesù ha trionfato e che per questo possiamo rimanere lieti anche nei mo menti di grande fatica e di malattia.

Che intimità incredibile fra voi! Intimità, in senso letterale, non l'avremo mai, per ché la Madonna io la vedo come la Signora del Cielo e della terra, e mi sento come una bri ciola travolta in un oceano di grazia. C'è un abisso fra noi: dinnanzi a lei che è immacolata io percepisco tutti i miei peccati, mi sento come un poveraccio al cospetto della Regina, uno strumen to inutile, mentre lei ha dato Gesù all'umanità. Eppure, al tempo stesso, mi rapporto a lei come a una madre, ricevendo atten zioni e comprensione che superano le capacità di una mamma naturale. In pratica, mi viene sponta neo chiamarla «Madre», pur vivendo un'espe rienza e una differenza profonde, che non saprei spiegare, rispetto ai legami coi miei genitori terre ni. Più che intimità, direi familiarità.

Dici di incontrare una Regina, ma poi la descrivi coi lineamenti di una ragazza materna e di un'umiltà incredibile... Sono proprio la sua umiltà, la sua purezza, la sua semplicità indescrivibili a innalzarla e a fare di lei una Regina. Di fronte a tanto amore, a tanta bellezza, alla delicatezza con cui si rivol ge a noi chiamandoci «cari figli», non puoi che dire grazie e farti piccolo.

Com'è cambiata la tua vita quel giugno 1981? È stata una Pentecoste. Quello che più conta è che è cambiata la vita di fede. Ero cattolica, andavo a Messa la domenica, mi confessavo il primo venerdì del mese; ma è dopo le apparizioni che ho capito perché si fa questo. Anche il carattere si è trasforma to. Ero timidissima, la mia casa era il mondo: anda vo a scuola a Mostar e mi tremavano le gambe. È cambiato tutto. Ho passato anni incontrando ogni giorno folle di pellegrini a Medjugorje e nei cinque continenti, ovunque sono stata invitata. Infine, ho sposato un italiano. Maria mi ha dato forza.

Amici e familiari ti hanno creduto subito? Tutti. Mio fratello lavorava in Germania. In quei giorni di giugno fece uno strano sogno: c'era un sacco di gente intorno alla nostra casa; e fini col preoccuparsi perché non riusciva più a telefonare. Si precipitò a Medjugorje e solo sul posto seppe che la Madonna appariva anche a me. Corse fino a casa facendosi largo fra parenti e amici gridando: «Fate mi vedere Marija e vi dirò se è vero ciò che dite». Era uno di quei giovani che diffidano rispetto a questo genere di cose: era abituato a pensare che Dio, se c'è, non sia certo in teressato ai casi nostri. Trovatami, mi ha fissato negli occhi: deve avere visto qualcosa di diverso, perché si è messo a piangere. Cosi pure la mia migliore amica; dopo avermi visto raccontare alla gente delle apparizioni, mi avvicinò e mi disse: «Marija, io ti credo. Per parlare così for te, non puoi avere che Dio e la Madonna dietro». Lei, poi, è diventata una guida dei pellegrini.

Nel 1981 avevi sedici anni. Hai sofferto per non aver vissuto un'adolescenza normale? Io, Vicka, Ivan e gli altri abbiamo passato la giovi nezza con la Gospa. È stata lei la nostra compagnia, la nostra discoteca, il divertimento. Che cosa desi derare di più? Mettersi in ginocchio a pregare è stato per noi l'espressione del ringraziamento di poter godere della sua presenza. Tutto è stato fatto con una gioia immensa di riconoscenza, ma anche nello sforzo sincero e gratuito di corrispondere all'amore che lei ci ha sempre dimostrato, accompagnandola un poco nella sua ope ra costante di intercessione per tutti.

Tu e gli altri cinque ragazzi di Me djugorje vi siete sposati, Bemadette di Lourdes e Lucia di Fatima si sono ritirate in convento. Abbiamo chiesto alla Gospa che cosa desiderasse per noi e ci ha lasciato liberi. Io ho pensato seriamente di farmi suora, e anche Vicka. Poi ci siamo innamorate. I consacra ti sono figli prediletti del Cielo, capaci di una pater nità e di una matemità che abbraccia la Chiesa e che si nutre davanti al tabernacolo: Dio ha reso i sacer doti suoi ministri e le suore portano il suo amore dove c'è sofferenza e solitudine, come negli ospe dali, negli orfanotrofi... Tuttavia, si può e si deve testimoniare Dio e servirlo qualunque sia lo stato di vita che si conduce. Fuori dal convento, io sono stata libera di raccontare al mondo la mia storia.

C'è chi vi considera per questo delle star del soprannaturale... Io resto timida. Non mi sento una star, ma una persona amata da Dio, nonostante tutto. Siamo privilegiati per ciò che ci è dato di vedere, non per noi stessi. Se diamo testimonianza è perché la Madonna ci ha chiesto di vivere i suoi messaggi e di comunicarli, nel solco di Gesù che nel Vangelo ci invita a gridare la verità dai tetti.

Qual è la verità? Che Dio esiste, ci ama, che siamo suoi figli, attesi in Paradiso. Quante volte la Madonna ha detto: «Desidero che ciascuno di voi si innamori della vita eterna e si incammini sulla via della santità». Te lo dico da mamma e da sposa: Dio vuole che cerchiamo la perfezione nell'ambien te in cui operiamo, ciascuno secondo le sue capacità. Se incominciassimo a pensare un po' di più alla comunione con Dio, all'eternità, la nostra vita si apri rebbe fin da ora a questa realtà e permetterem mo a Dio di operare in noi: lui è Padre e sa di che cosa abbiamo veramente bisogno.

Da 25 anni la Madonna ti ha scelto per comu nicare alla Chiesa e al mondo i suoi messaggi. Perché proprio te? A ciascuno di noi sei la Madonna ha dato dei sem plici compiti, soprattutto di preghiera e interces sione, forse per farci capire che Gesù ha bisogno di ciascuno e della Chiesa nella sua opera di salvezza. All'inizio delle apparizioni abbiamo chiesto a Ma ria perché ci avesse scelto. E lei ha risposto che non eravamo «né migliori, né peggiori degli altri».

Come fa la Madonna a trasmetterti i messaggi? Durante l'apparizione del 25 del mese mi comu nica il messaggio, parlandomi in croato. In segui to, per qualche tempo, mi si impone un ricordo anche visivo e acustico che si mantiene per il tem po sufficiente di trascrizione e rilettura del testo.

Qual è il messaggio più importante? La Madonna si è presentata col nome di Regina della Pace. La pace è il suo biglietto da visita. Attor no a questo messaggio, ruotano tutti gli altri...

Gli scettici sostengono che questi messaggi sono troppo semplici e ripetitivi. Se tu prendi una statua di legno, essa non ripro duce la vitalità di chi rappresenta. Lo stesso di scorso vale per i messaggi. Li senti pronunciare dalla bocca della Madonna, dalla sua voce dolce, ma ferma, e comprendi il significato profondo di ogni parola e che tutto è detto per il tuo bene. Poi, sulla carta restano parole mute. Perfino la Madonna, forse, è prigioniera della povertà del vocabolario, come lo scultore soffre della rigidità del legno. Tuttavia c'è un modo infallibile per rianimare i messaggi e capirne l'efficacia.

E sarebbe? Viverli. «Voi parlate, ma non vivete», si è ram maricata spesso la Madonna. Vedi: se vuoi la pace devi diventare un uomo di pace; ma questo comporta la tua conversione, che avviene nella capacità di perdonare che genera amore, che matura nella preghiera, che chiede il di giuno, perché solo nella rinuncia di sé si può dare spazio a Dio e aprirsi alla fede... Per fare una collana servono tanti anelli, ognuno dei quali si salda a quello che lo precede e al successivo. Così è per i messaggi: viverne solo uno, uno senza l'altro, non possiamo.

Qual è la preoccupazione di Maria? La Madonna ha a cuore la salvezza delle ani me. L'uomo che non si riconosce creatura si perde, non sapendo che valore dare alla vita finisce per disprezzarla; tentando di dominar la, ma non potendo farlo perché non dipende da lui, cerca di manipolarla. Per questo la Go spa ha detto: «Voi state distruggendo non solo la vostra vita, ma anche il pianeta in cui vivete, nel tentativo di creare un mondo senza Dio». Ma così, alla fine, resta il vuoto disperato, come dimostra la grande crisi globale.

A Medjugorje la Madonna ha affidato dei segre ti. Ci aspettano tempi bui? La Madonna ha detto che con « la preghiera e il di­giuno anche le guerre si possono fermare». Dio ha salvato la città di Ninive. Tutta la storia testimonia la sua misericordia. E la Madonna ne è strumento. Lei soffre terribilmente per il cattivo uso che l'uo mo fa della libertà, volgendo le spalle a Dio, e ha chiesto il permesso di venire per ricondurci a lui. Così, di fronte al proliferare delle sette, di falsi pro feti, di promesse scientifiche effimere, in un tempo tragico in cui i figli ammazzano i genitori e i geni tori ammazzano i figli, Dio ha acconsentito: poteva mandare schiere di angeli e di santi, poteva incen diare la terra, e invece ha fatto di più: ha mandato sua Madre. Sai perché ho detto «di più»?

No, spiegamelo. Perché la Madonna è la più perfetta fra le creature, colei che al massimo grado sa cogliere l'amore di Dio per ogni uomo. Ed è questo amore che vince Satana, che vince la morte. Lei lo ha fatto suo, per donandoci e accogliendoci uno a uno sotto la Croce quando Gesù ci ha affidato a lei attraverso Giovanni. Proprio in quel momento di massimo dolore Maria ha detto di nuovo sì: da allora si fa carico di tutta l'umanità sofferente. E lei ci ama talmente che non ci lascia soli. Per questo appare da così tanto tempo: «Dio mi ha permesso di essere con voi ® anche oggi», sottolinea spesso, come dire: «Non lasciarti sfuggire questa oppor tunità di grazia, io sono qui perché desidero indurti a scegliere la via della santità».

Qualcuno dice che la Madonna oscura Gesù. Al contrario, se ami la Madonna finisci per amare Gesù. Lei ha detto che più importante dell'apparizione è la Messa, perché nell'Eucari stia incontriamo suo Figlio ed è lui che ci salva. La Madonna ha sempre indicato anche gli altri Sacramenti: se veramente vuoi perdonare, devi confessarti, perché per dare un perdono dura turo prima devi riceverlo. La Madonna ci ama di un amore folle, perché folle è stato l'amore di suo Figlio, che ha accettato di morire per noi.

Amati di un amore folle? Vedi quante sfumature? Abbiamo parlato di un «umile» ragazza che, con il suo sì, ha reso pos sibile un progetto «immenso». A Medjugorje ha detto: «Se sapeste quanto vi amo piangereste di gioia», e io, ogni volta me la trovo davanti, com prendo che è proprio così. (Tratto da: ‘OGGI’ “La Madonna di Medjugorje” nr 3 6/2009)



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Discendiamo all'inferno fin che siamo vivi (cioè riflettendo su questa terribile realtà) - diceva Sant'Agostino - per non precipitarvi dopo la morte".
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Padre Guardiano
24/06/2010 20:16
 
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RE
E' chiaro che ci vuole una adeguata autoreferenziazione in queste cose se no la puttanata dura troppo poco!!!!

Ma non ti sarai mangiato qualche mozzarella blù???? [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052]


omega [SM=x789075] [SM=x789074] [SM=x789074] [SM=x789056]



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Vivo fra lo Stato Sovrano della Fica e la Repubblica Popolare del Cazzo
30/06/2010 08:23
 
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