Definizione e discussione
A - Se valgono le seguenti proposizioni (o “premesse”):
1) la vita eterna che ci attende dopo la morte vale incomparabilmente di più di quella terrena, sicché qualunque sacrificio riguardante quest’ultima, anche la perdita della vita stessa, è più che giustificato, anzi è niente, se fatto in vista del conseguimento della beatitudine infinita;
2) è di fede che l’anima del bambino battezzato che muore prima di raggiungere l’ “età della ragione” (condizione necessaria perché possa peccare con piena avvertenza e deliberato consenso) va direttamente in paradiso;
3) l’uomo ha una naturale inclinazione al male (a causa della natura umana decaduta), per cui il neonato, crescendo, avrà buone probabilità,
statisticamente parlando, di peccare e procurarsi la dannazione; probabilità poi tanto più alte in questa epoca di scristianizzazione, di laicismo imperante e di ateismo diffuso;
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La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Le religioni dividono. L'ateismo unisce
Il sonno della ragione genera mostri (Goya)