La teoria dell'evoluzione smentita da ritrovamenti di scheletri risalenti a oltre 300mila anni fa
di Michael A. Cremo
Questo testo trae ispirazione da quanto riportano le antiche fonti sanscrite dell'India, generalmente indicate come "Veda" o "letteratura vedica".
Fra gli scritti vedici tradizionali abbiamo i "Purana" o "storie", che raccontano della nascita e dello sviluppo della vita e della civiltà umana sul nostro pianeta in un ciclico corso e ricorso di centinaia di milioni di anni.
L'unità base di tali cicli epocali è chiamata "il Giorno di Brahma", dal nome della omonima divinità indù, la cui durata è 4,3 miliardi di anni.
Il "Giorno di Brahma" è seguito da una "Notte di Brahma", che dura altrettanto. Alla Notte segue un Giorno, in una successione senza fine. Durante il Giorno la vita, inclusa quella umana, si manifesta nell'universo, ma ciò non avviene durante la Notte. In base agli antichi calendari sanscriti, oggi dovremmo trovarci da circa 2 miliardi di anni nell'attuale Giorno di Brahma.
L'archeologia vedica si attenderebbe dunque di trovare tracce di vita umana già circa 2 miliardi di anni fa. Il perché è presto detto.
Le storie dei Veda ci parlano anche di uomini-scimmia.
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