Agabo, 13/10/2010 9.46:
(...)
"Metti il piacere in tavola
...
Carissimo Franco, per me il piacere a tavola
rappresenta una filosofia di vita a prescindere che questo potrebbe creare dell'analogia con altri piaceri..
.
Si tratta di una questione di principio...
compris anche qui?
E ti dico un'altra cosa ... difficilmente mi troverei bene in compagnia con persone che non condividono questa mia stessa filosofia!
Preferisco un ateo bongustaio che non un cristiano "sciapide" sul piano alimentare...ma tu mi sembra hai tutte le carte in regola per essere un cristiano bongustaio o sbaglio?????
Ps:
Ti piaciono i peperoncini sott'olio?
Veronika
[Modificato da Cristianalibera 13/10/2010 12:00]
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)