Re: Re: Re: DEDICATO A VERONIKA
Agabo, 13/10/2010 12.40:
Il giorno che ci incontreremo, come promesso, ti porterò una bottiglia di Barolo. Ne porterò pure una di Nebbiolo da bere sul momento, in compagnia di mia moglie e tuo marito ... e chi altri vorrai tu. Il dolce, almeno quello, lo metterai tu.
Poi qualche oliva sotto sale o conservata in altro modo, i buonissimi peperoncini, il pane pugliese e magari del buon pesce fritto o arrostito ... forse una sola bottiglia di Nebbiolo non basterà ... chi se ne frega! Ne porterò più di una e se ci dovrete accompagnare a casa perchè troppo brilli, pazienza.
Veronika
E vaiiiiiiii... affare fatto, dovrai soltanto coltivare il desiderio di scendere nuovamente giù, speriamo per l'anno prossimo!
D'accordo su tutto il programma a parte il pane, che ultimamente mangio molto molto di rado, riguarda il dolce, ne ho già un'idea, so fare un ottimo, sennon il miglior' tiramisu al cioccolato... magari l'accompagnamo con un buon spumante o prosecco, scegli tu, hmmmm... non ti dico!
Veronika
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)