Blumare369, 17/02/2011 21.53:
Le coopo si chiamano così perché come cooperative un tempo avevano una funzione sociale vendendo a prezzi più bassi prodotti dei produttori locali ma... non pagando tasse! Già! Non dovevano avere fini di lucro, salvo margini operativi che li portassero all'incirca al Break even o poco più (ma naturalmente accantonando riserve di compensazione) che venivano gestite e ricapilazzate aggiungendovi gli interessi attivi di deposito (che un tempo erano altissimi). Ma poi la posta è aumentata. Le riserve hanno finaziato il partito comunista che ha fatto leggi protezionistiche a favore delle coop stesse. Non solo: sono stati ceduti terreni e concesse aperture di strutture sempre più grandi col pretesto che servivano per centri di smercio solidali con le esigenze della popolazione dei lavoratori hanno inventato la tessera associativa che giustificasse i privilegi di cui le coop godevano. E inoltre dove sono forti i partiti di sinistra alle coop sono state date le licenze per apertura di iper, mentre nelle stesse zone sono state vietate all' Esselunga.
Insomma: le coop con la protezione del partito comunista italiano prima e della sinistra poi hanno creato un impero abusivo che opera in regime di concorrenza sleale.
Ma è normale per un partito che solo 60 anni fa ha sterminato migliaia di italiani con la scusa che erano collaborazionisti dei fasciti ma in realtà per espropiare le loro case, i loro terreni e i loro patrimoni.
Il passato è vissuto ed è alle spalle, con i suoi pregi ed i suoi difetti.
Il presente è quello che ci appartiene e di quello dovremmo discutere.
Il futuro è la speranza di un Italia migliore e più responsabile, più vivibile, meno oppressiva.
Penso che dobbiamo rifarci al presente e, al massimo, pensare e costruire il futuro.