Un incontro che lascerà il segno
un incontro che lascerà il segno. la prossima volta vedendoli da lontano attraverserà la strada.
Visti da una certa distanza appaiono all'incauto viandante come due turisti che dopo aver smarrito l'indirizzo dell' hotel vogliono fermare qualcuno per informazioni. Il passante non appena capisce che i due guardano proprio lui, rallenta in attesa della domanda e mentalmente ripassa quel poco d'inglese scolastico che ha studiato alle lementari.
Pensa, il passante, che solo gli stranieri hanno quel sorriso cordiale e luminoso quando si rivolgono ad un estraneo. Non appena sentito il buon giorno che i due (spesso uomo donna) gli rivolgono in italiano si tranquillizza: non dovrà fare la solita figura di merda che gli italiani fanno quando si sentono in dovere di rispondere in inglese qualsiasi sia la nazionalità del presunto straniero.
Ma la tranquillità svanisce in un baleno, perché quando capisce che Geova non è il nome dell' hotel o del museo che i due vogliono conoscere da lui ormai egli si è fermato risalutandoli col medesimo sorriso.
I due gli stanno rivolgendo una di quelle domande che fredderebbero chiunque stia magari andando a pagare una multa: 'Cosa ne pensa della fine del mondo? cosa fa per prepararsi ad essa? pensa di essere pronto?'
IL passante a quel punto è nel pallone. In lui sentimenti contrastanti lo strattonano di qua e di la. Non sa che dire. Vorrebbe fuggire. Le parole che vorrebbe dire non gli escono e farfuglia che lui non lo sa.
I due ormai hanno preso possesso della sua volontà e con voce suadente gli spiegano che malgrado tutti i peccati che egli possa aver commesso fino a quel momento, potrà venir perdonato con la sua redenzione.
Ormai il poveretto è preda dell'agitazione e non sa come sganciarsi dal sorriso dei due; si trova nelle stesse difficoltà di una mosca che si dibatte quando la viscosa lingua di un camaleonte l'ha afferrata.
Poi una speranza si fa strada in lui: ha visto che i due hanno in mano un libercolo e percepisce che forse gliene proporranno l'acquisto. In quel libercolo intravede la salvezza e inizia a guardarlo. I due però non abboccano e smuovono qua e la l'opuscolo per non farglielo afferrare e seguitano imperterriti a dire quanto la gloria di Geova e yhavé sia importante fra pochi giorni quando la fine del mondo sarà ormai evidente a tutti.
Quando i due percepiscono che la vittima sta riprendendo possesso delle sue facoltà e prima che l'effetto sorpresa svanisca del tutto i due invitano il malcapitato alla Sala del regno dei tdg, dove la Verità potrà essere apprezzata in tutta la sua smagliante maestosità.
A quel punto i due allungano il libercolo, proponendone l'acquisto e informando che il controvalore consentirà di aiutare la Verità a farsi strada fra la moltitudine dei miscredenti.
Il passante, incredulo di cavarsela così a buon mercato paga e asserisce convintamente, come se ciò fosse vero quanto è vero il proprio nome, di far visita alla Sala del Regno. E per dar soddisfazione al disarmante sorriso dei due, che annuiscono all'unisono farfuglia anche che lui in fondo, delle loro parole farà maturata riflessione... e li ringrazia, allontanadosi frettolosamente. Pensa che in fondo poteva anche andargli peggio; metti che vendessero enciclopedie...
[Modificato da Blumare369 29/05/2011 16:35]
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Generalità: Giordano Bruno
Sono eretico, ironico e autoironico, ateo, dissacrante, cinico, odioso. Inutile cercare in me qualcosa di apprezzabile. Meglio evitarmi.