Di Francesco Lantana
I razionalisti sostengono che il razionale è caratteristico della scienza, mentre l’irrazionale delle religioni, nel senso che gli scienziati poggiano il loro sapere e i loro principi su fatti razionali, mentre le religioni sulla fede, su un mondo magico frutto di sole fantasie, quasi che gli uomini si possono dividere in razionali e irrazionali.
NIENTE DI PIU' FALSO, PERCHE':
Intanto bisogna dire l’uomo divenne religioso nel momento in cui si distinse dalle bestie, quando cioè divenne razionale: credette di vedere nella natura qualcosa al di là della realtà e per sé qualcosa al di là della morte. Infatti le Religioni antiche preistoriche erano tentativi di una ragione primitiva che cercava di spiegare i fenomeni e di volgerli a vantaggio degli uomini. Si attribuivano propositi, meccanismi, cause, influenze ai fenomeni celesti, ai fulmini, al fuoco, alle stelle, al sole, alle gravidanze, alle malattie, agli animali (totem), alle piante, ecc.;
SCIAMANI, STREGONI, ESORCISTI
Questi erano i primi scienziati dell’antichità che, in conseguenza di una personale vocazione, di eredità o di un'esperienza di malattia e morte apparente, si attribuivano pratiche per guarire le malattie, praticavano l'estasi, scacciavano le forze maligne, influenzavano la caccia, la vita delle persone, svolgendo fra l’altro un ruolo di aggregazione sociale. Si trattava di ruoli radicalmente differenti da quelli rivestiti oggi dai sacerdoti di tutte le religioni. In fondo da sempre, religione, magia e alchimia sono sempre convissuti, nel bene e nel male;Tutte le Religioni tentano di dare delle basi razionali ai loro credi: esiste un creato, quindi esiste un creatore. La Bibbia, dicono, è stata rivelata da Dio e portano delle testimonianze storiche e delle profezie che, a loro avviso, si sono verificate; A riprova e a sostegno della loro fede, i credenti citano i miracoli; Galileo, considerato il padre del metodo sperimentale delle scienze, era un credente, come lo era anche Isacco Newton, considerato il massimo esponente delle scienze fisiche del suo tempo e che negli ultimi anni della sua vita si dedicò a studi sulla teologia. Questo dimostra che non si può dividere l’umanità in razionalisti e irrazionalisti, ma che entrambe le caratteristiche risiedono in ognuno di noi.
ALLO STESSO MODO SI PUO' AFFERMARE CHE UN DISCORSO ANALOGO VALE ANCHE PER LA SCIENZA. INFATTI:
Sappiamo che i Principi scientifici vengono estrapolati da esperienze particolari, compiendo così un atto di fede, e solo dopo averli verificarti in tutti i casi particolari, si potrà affermare che i principi hanno una piena validità. Ma questo non sarà mai possibile in assoluto perché si possono sempre trovare nuovi casi particolari che potrebbero smentirli; Del resto Kuhn, Feyerabend e l’epistemologia contemporanea hanno ampiamente dimostrato come il modello scientifico sia influenzato pesantemente ed essenzialmente da elementi illogici e irrazionali. Per questi motivi non si può dimostrare l'esistenza di Dio come la sua non esistenza.
RAZIONALISMO E MITI
Quindi si può dire che la logica e il razionalismo di per sé non possono dare delle sufficienti garanzie, perché esse ci creano sì delle certezze, ma anche dei dubbi. Per dare poi delle risposte a questi dubbi, ognuno tenta di farsi un propria idea, delle proprie convinzioni. Nascono così le varie credenze e i vari miti che si susseguono in ogni epoca, in ogni tempo e da regione a regione. Così poi a quelli vecchi, superati dagli eventi delle vicende umane, si generano altri nuovi, come la ragione, la scienza, il socialismo, il comunismo, il maoismo, il fascismo, il nazismo, il liberalismo, la democrazia parlamentare, la socialdemocrazia, il liberismo, l’economia di mercato, il denaro… Perché poi ognuno decide per conto proprio in modo insindacabile, quello che è razionale e quello che non lo è, o meglio, quello a cui dare o non dare una propria spiegazione razionale alle cose. Per il semplice fatto che tutti possiamo fare confusione, essere razionali o irrazionali, azzeccare o sbagliare. Per questo ci sono anche religioni atee, come il buddismo, i raeliani, gli animisti, il confucianesimo, il taoismo... Per questo poi ognuno si costruisce i suoi miti e ci dividiamo, ideologicamente e per opportunismi, in materialisti, idealisti, ecologisti, animalisti, marxisti, comunisti, maoisti, stalinisti, nazisti, fascisti, liberali, socialdemocratici, liberisti... In fondo anche certi atei si creano i loro miti: il razionalismo, la scienza… Ancora una volta si vede come non è possibile dividere gli uomini in razionali e irrazionali, ma possono essere tali solo i discorsi.
RELIGIONE E MAGIA
In fondo da sempre, religione, magia e alchimia sono sempre convissute, nel bene e nel male. Man mano che l’uomo ha progredito, molte delle convinzioni religiose sono state smentite dalle scienze e hanno trovato spiegazioni scientifiche. E questo è avvenuto soprattutto nel periodo dell’illuminismo, infliggendo un duro colpo alle Religioni, soprattutto dal punto di vista temporale. Ma solo nel Rinascimento comincia ad affermarsi almeno formalmente la separazione tra Religione, magia e scienza, ma anche tra Istituzioni religiose e Stati nazionali, anche se poi di fatto sussistono delle ingerenze religiose sostanziali sulla vita sociale sia sul piano pratico che su quello ideologico.
RELATIVISMO, AGNOSTICISMO E ATEISMO
In realtà sia i principi scientifici, sia quelli religiosi sono entrambi atti di fede, anche se solo all’inizio del Novecento gli scienziati hanno dato ai quelli scientifici un valore limitato nel tempo e nello spazio, sono cioè considerati falsificabili. Ecco perché ritengo che la posizione corretta dal punto di vista gnoseologico nei riguardi delle religioni sia quella agnostica e nelle scienze il relativismo. Io divento ateo ed anticlericale quando esamino le istituzioni religiose dal punto di vista storico, pratico, morale, psicologico...
NO AI CREDENTI RAZIONALISTI
Pur tuttavia questo non vuol dire che il razionalismo scientifico e i suoi figli come la scienza e la tecnica sono da buttare alle ortiche. Questi non andrebbero presi come i nuovi miti da ergere sugli altari, come pensano certi atei che amano definirsi “razionalisti” e come sono considerati alcune volte gli scienziati cioè come i nuovi sacerdoti, ponendosi così su posizioni teiste che vorrebbero combattere, ma come tutti i fatti umani, cioè con tutti i loro limiti di validità e provvisorietà, e quindi in ultima analisi al giudizio complessivo dell'intera società. Ma qui allora il discorso diventa politico. Ecco perché il razionalismo da solo, non solo non può dare delle sufficienti garanzie, ma rischia anche di distogliere l’attenzione dai veri problemi dell’umanità, per discettare sul sesso degli Angeli, di aria fritta…
CONCLUSIONE
Tutto questo significa che quando si affrontano le questioni religiose o scientifiche non si possono non collegarle a quelle politiche e alle attività di tutti i giorni. In definitiva possiamo concludere che scienza e tecnica costituiscono un prezioso patrimonio di tutta l’umanità e come tali dovrebbero essere sotto il controllo non tanto dei poteri forti e di chi ha mezzi, ma dell’insieme di tutta una società e di tutti popoli.
DIO E RAGIONE
Entrambe entità astratte, non definibili, quindi vaghe. E’ possibile tutto e il contrario di tutto.
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“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer