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Con gente che lavora cosi',ci credo che i cinesi stanno conquistando il mondo

Ultimo Aggiornamento: 26/02/2008 14:58
26/02/2008 14:58
 
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www.repubblica.it/2008/02/motori/motori-febbraio-2008/motori-scandalo-cina/motori-scandalo-cina.html?ref=m...

Il viaggio fra gli schiavi cinesi che costruiscono le copie della Smart supera l'immaginazione: si lavora a temperature vicino agli zero gradi, in capannoni senza riscaldamento, senza guanti, senza mascherina, senza nessun tipo di protezione a contatto diretto con veleni di ogni tipo. I turni sono di 12-15 ore al giorno e non si fanno distinzioni fra giovani, vecchi o donne. Tutti, in ogni caso, dormono ammassati su letti a castello in fabbrica. Le foto che siamo in grado di anticipare parlano da sole. E fanno parte di un lungo reportage che il collega di AutoBild, Claudius Maintz, ha appena compiuto e che mercoledì sarà in edicola anche in Italia su AutoOggi.

Di fabbriche clandestine che copiano senza pudore la Smart in Cina ce ne sono una ventina. Tutte piccole e tutte piene di schiavi-operai che senza nessuna preparazione (il mestiere lo hanno imparato sul campo) lavorano per un pugno di monete con rischi di ogni genere. La paga? Secondo Zhang Yinshun, direttore vendite della "Shandong Xin Ming Glass Fibre Manufacture Co. Ltd" l'equivalente di 180 euro al mese.

Ma si tratta, evidentemente, di una balla: in Cina chi monta un iPod riceve uno stipendio di 40 euro e anche se il "manager" si appresta a dire che "la paga è molto alta perché questo è un lavoro pericoloso che altrimenti non farebbe nessuno", è impossibile credergli, anche perché lui stesso ha poi dichiarato che la "I tedeschi della Mercedes sono stati qui: vogliono collaborare affinché produciamo vetture per loro". Qui in Cina si mente su tutto: sulle prestazioni delle auto, sulla durata della carica delle batterie, sul prezzo finale, dichiarato in 3700 euro... Impossibile conoscere la verità.

In fatto di stipendi il discorso è relativo: noi europei non siamo da meno visto che anche nell'Europa dell'Est i "nostri" operai ricevono stipendi da fame. Ossia 380 euro al mese per i polacchi che costruiscono una Fiat 500, 270 per gli slovacchi che assembrano Toyota Aygò, Peugeot 107, Citroen C1 o la nuova Renault Twingo e appena 166 euro per gli ungheresi che fanno nascere la Opel Agila e la Suzuki Splash. Ma questo è un altro discorso: qui ci sono controlli di sicurezza, straordinari e condizioni di lavoro moderne. In Cina no.

E il discorso va oltre: al comparire delle prime auto cinesi ci siamo subito preoccupati delle prove di crash (che i costruttori hanno aggirato immatricolando i propri Suv come veicoli commerciali) ma a giudicare da queste foto ci sono evidenti problemi di affidabilità: nelle immagini si vedono impianti elettrici avvitati sulla carrozzerie di vetroresina con lo stesso criterio con cui si mettono i fili di luci sugli alberi di Natale, connessioni fatte con nastro adesivo e saldature approssimative: una macchina del genere probabilmente è sicurissima: fra guasti e noie tecniche è condannata a rimanere quasi sempre ferma...

Certo, è bene non generalizzare: una cosa sono i piccoli costruttori che copiano le Smart, altra la China Brilliance, la Great Wall e altri "big" dell'auto cinese. Ma a questo punto vorremmo vedere le foto dei loro stabilimenti visto che fino a oggi nessun giornalista è mai stato ammesso ai reparti produzione...

Torniamo però alle fabbriche della vergogna che copiano le Smart? Alcune in luoghi sconosciuti, altre invece hanno almeno un luogo preciso: quella di cui parlavamo, la "Shandong Xin Ming Glass Fibre Manufacture Co. Ltd" è a Dezhou (città della regione di Shandong a circa 600 km da Pechino). Poi c'è la "Flybo" che opera a Jinan, il capoluogo della provincia, città da 6 milioni di abitanti, la "Shandong Huoyun Electric Cars" di Linzi, a circa quattro ore di automobile da Dezhou e la "Zibo Future Electric Vehicle Co." Di Zibo, una città con 4,1 milioni di abitanti. La maggior parte dei laboratori che fabbricano falsi in tutti i casi sono concentrati nella provincia di Shandong e la cosa più incredibile è che il gruppo Mercedes non sia ancora riuscito a bloccare questi falsi. Che, ironia della sorte, finiscono tutti negli Usa, i Canada e in Europa, si stima al ritmo di 100 esemplari al giorno. Motivo? In Cina, per legge, le auto elettriche possono avere solo tre ruote: queste ne hanno quattro, quindi...
(26 febbraio 2008)
[Modificato da pcerini 26/02/2008 14:59]
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