«Non intendo candidarmi in Piemonte perchè non sono un soprammobile, da loro sbrecciato, che si può prendere e spostare dove vogliono. Non sono un oggetto che può essere usato o spostato». L’ira di Emma Bonino si abbatte su Walter Veltroni. L’accusa è di non aver rispettato gli accordi. «Stante così le cose - ha aggiunto Bonino - non sono nemmeno convinta che valga la pena di essere candidata da qualche parte». La Bonino ha sottolineato che non è una questione di trattativa, ma «la certezza che siamo eletti tutti noi non c’è». Il ministro radicale ha sottolineato inoltre: «Chiediamo e vogliamo la certezza che il Pd sia coerente con la proposta che ci ha fatto». «Appena avuta la lista- ha spiegato il numero uno dei radicali- ci siamo riuniti e ieri sera abbiamo espresso questo disaccordo sul metodo e sul merito e chiesto loro una risposta nelle prime ore di oggi». (La Stampa sui radicali; con lancio Ansa e APCom)
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Mimmo Lucà è rimasto di sasso per la collocazione al nono posto in Piemonte, casella che garantisce più la trombatura che il seggio sicuro. Si è già dimesso da coordinatore dei Cristiano sociali e stamattina il piccolo gruppo riunisce il suo organismo. Di quella pattuglia c’è però Giorgio Tonini, capolista nelle Marche, ma “lui è un cattolico veltroniano”, sibila Lucà. Fratelli coltelli, questi cattolici. “Vedo che ci sono tutti gli organizzatori del convegno della scorsa settimana: Fioroni, Franceschini, i teodem. Veltroni ha scelto loro e emarginato noi”, dice Lucà incavolato. (Repubblica sui cattolici ma non solo)
www.uaar.it/news/2008/03/04/radicali-cattolici-scontenti-dellassegnazione-se...La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Le religioni dividono. L'ateismo unisce
Il sonno della ragione genera mostri (Goya)