Sembra che il papa voglia chiudere la partita con i lefebvriani che rinnegano il concilio Vaticano II e ai quali ha tolto la scomunica lo scorso anno. Poiché costoro alla parola «concilio» hanno la diarrea incontinente, il papa li accoglie nella Chiesa, trasformandoli in una «diocesi ad personam», cioè non dipendono da nessuno ma solo da se stessi; non gli chiede di riconoscere il concilio (altrimenti stanno male) e quindi sono liberi di interpretare il Vaticano II come vogliono. Da questo momento in modo definitivo è il papa è responsabile della frattura e dello scisma che si sta consumando sotto i suoi occhi all’interno della Chiesa, ma di cui pare che non gli importi nulla. A lui interessa riportare dentro le falangi fasciste e oscurantiste per prepararsi alla lotta contro il mondo: insomma carne da macello contro la modernità e attivisti «sicuri» per riportare ordine dentro la Chiesa. Con questo atto, il papa ammazza la Chiesa e mina alle fondamenta la sua stessa autorità perché dà licenza di considerare l’autorità meno che carta straccia. In definitiva, tocca a me, Paolo prete difendere l’autorità ecclesiale, mentre abbiamo un papa che autorizza a rinnegare il concilio e quindi anche il magistero ddi due papi (Giovanni XXIII e Paolo VI) che i lefebrviani considerano eretici. Se lo stesso Benedetto XVI ha dovuto piegarsi all’intransigenza di questi malati di mente e di religione, vuol dire che non se la passa bene e se si levasse di torno, farebbe un regalo alla Chiesa e anche al mondo.
Noi che del concilio Vaticano II abbiamo fatto la nostra linea del Piave, pretendiamo lo stesso trattamento concesso ai lefebvriani, le stesse concessioni e le stesse libertà che già ci siamo presi, ma che ora esigiamo formalmente: interpretare a modo nostro i concili precedenti, dal Vaticano I con il decreto sull’infallibilità al concilio di Trento; a differenza dei lefbvriani che vogliono correre all’indietro come i gamberi, noi vogliamo andare in avanti, verso il futuro, verso il Regno di Dio. Il papa che voleva ricucire l’unità della Chiesa, di fatto, è causa di maggiore divisione e frattura e continua la scellerata tendenza del suo predecessore a frantumare la Chiesa in sètte eversive che si chiamano diocesi personali o meglio «diocesi ad personam». Il berlusconismo e il suo sistema ignobile ha fatto breccia e si è assestato dentro la Chiesa. Non è lecito a questo punto chiedere le dimissioni del papa e dei suoi lacchè?
don Paolo Farinella
(12 ottobre 2011)
Fonte: Micromega.net
Sembra il Berlusconi del Vaticano!!!!
O=============O===========O
Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)
Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)
Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11
Vivo fra lo Stato Sovrano della Fica e la Repubblica Popolare del Cazzo