“Siamo suore, non colf” E il vescovo le licenzia

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kelly70
00mercoledì 14 novembre 2007 13:05


Da spose di Cristo a serve del parroco: il vescovo di Albano «licenzia» le suore che non vogliono fare le colf. Tre suore missionarie di Santa Gemma, impegnate nei servizi della catechesi e della pastorale giovanile nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Aprilia, sono state cacciate per non aver accettato di fare da colf al parroco ed al viceparroco. La diocesi, nel cui territorio si trova il «Vaticano bis», la residenza pontificia di Castel Gandolfo, è retta dal vescovo Marcello Semeraro, 60 anni, presidente del cda di «Avvenire», originario della provincia di Lecce, sacerdote dal 1971. Ha insegnato teologia in diversi istituti e facoltà fino ad occupare la cattedra di ecclesiologia all’Università Lateranense. Dal 1998 al 2004 è stato vescovo di Oria (Brindisi) e nel 2001 Giovanni Paolo II lo ha nominato segretario speciale della decima Assemblea generale del Sinodo dei vescovi. Monsignor Semeraro aveva subordinato il rinnovo della convenzione di collaborazione (che prevedeva una retribuzione di 800 euro al mese da dividere in tre) ad una precisa condizione: le suore dovevano prestare servizio «materiale» ai due anziani sacerdoti presenti nella parrocchia. La richiesta è stata giudicata «inaccettabile» dalla superiora della casa generalizia di Lucca, e così il vescovo ha dato il benservito alle tre sorelle, nonostante i parrocchiani gli avessero chiesto, con una petizione che ha raccolto 1500 firme, di ritornare sui propri passi. […]

Molto dura è stata a questo punto la reazione dei parrocchiani di Aprilia. «Le suore sono state cacciate - hanno riferito all’agenzia cattolica Adista - E’ un’affermazione dura e scomoda, che infastidisce il vescovo Semeraro, ma noi sappiamo che è l’unica che descrive esattamente quanto è accaduto ed è inutile affannarsi a dire o ripetere meccanicamente, come fa il vicario foraneo, don Giuseppe Billi, che le suore hanno scelto di andarsene». Una protesta finora senza esito. «Nessuno in Curia sembra aver considerato che le suore rappresentano un punto di riferimento spirituale per la vita delle persone. La loro presenza è un completamento della testimonianza del Vangelo, che viene portata avanti in comunione da sacerdoti, religiose, laici nel pieno rispetto di quanto disposto nel Concilio Vaticano II - lamentano i fedeli in un comunicato - Abbiamo avuto di fronte una gerarchia ecclesiastica che riconosce un ruolo all’interno della comunità alle donne consacrate se queste prima passano per la casa del parroco e fanno le casalinghe; poi possono finalmente permettersi di scendere e prestare il loro servizio a favore del popolo di Cristo». E i parrocchiani difendono le suore.

Fonte: laStampa

www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200711articoli/27578gi...
MauriF
00mercoledì 14 novembre 2007 13:14
Dove manca l'obbedienza è giusto che si intervenga.

Il vescovo ha fatto bene indipendentemente dalle ragioni o meno delle suore.

Chi è chiamato alla vita consacrata è chiamato, prima di tutto, all'obbedienza.
Sia che tale obbedienza sia giusta, sia che sia ingiusta.

kelly70
00mercoledì 14 novembre 2007 13:23
Re:
MauriF, 14/11/2007 13.14:

Dove manca l'obbedienza è giusto che si intervenga.

Il vescovo ha fatto bene indipendentemente dalle ragioni o meno delle suore.

Chi è chiamato alla vita consacrata è chiamato, prima di tutto, all'obbedienza.
Sia che tale obbedienza sia giusta, sia che sia ingiusta.




Mauri, questa l'hai sparata grossa. [SM=x789063]

[SM=x1413479]

Ammettilo. [SM=x789048]

La Madre Badessa [SM=x789056]


=omegabible=
00mercoledì 14 novembre 2007 13:29
Re x Maurif

Cava ti brucerebbe l'uccello, io te lo taglierei per farti eunuco per il regno dei cieli. A torto o a ragione,beninteso!!! [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051]



salda....salda [SM=x789053] [SM=x789053] [SM=x789053]




omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]
pcerini
00mercoledì 14 novembre 2007 14:16
Re: Re:
kelly70, 11/14/2007 1:23 PM:



Mauri, questa l'hai sparata grossa. [SM=x789063]

[SM=x1413479]

Ammettilo. [SM=x789048]

La Madre Badessa [SM=x789056]






La sparata di MauriF (vero o falsa che sia) fa capire quanto e' pericolosa e ridicola la cieca obbedienza,scommetto che se il Ratzi ordinasse a MauriF di calarsi le braghe lo farebbe senza alcun indugio di sorta!

..Anna..
00mercoledì 14 novembre 2007 21:00
Re:
MauriF, 14/11/2007 13.14:


Chi è chiamato alla vita consacrata è chiamato, prima di tutto, all'obbedienza.
Sia che tale obbedienza sia giusta, sia che sia ingiusta.





Io credevo che fosse chiamato a servire Dio e le fasce più deboli.
Sai quanta gente c'è al mondo che ha bisogno di aiuto?

E' un peccato che nessuno ricordi mai la regola aurea....

Ciao
MauriF
00giovedì 15 novembre 2007 21:37
L'obbedienza non esclude la regola aurea...anzi, la eleva.

Basta guardare all'obbedienza di San Francesco e di molti altri santi che sono stati provati proprio nell'obbedienza alla gerarchia della Chiesa.

E' una delle somme prove, quella dell'umiltà che santifica.
Infatti la ribellione è propria degli angeli ribelli...
L'obbedienza di Gesù Cristo.


x Paolo,

Ratzi insegna, assieme a tutta la Chiesa, che il primo vicario di Dio è la propria coscienza.
Pertanto, se ad un cristiano venisse ordinata un'azione immorale, sarebbe la sua coscienza ad avere la precedenza.

Pertanto ogni tentativo grottesco di far sembrare ogni cristiano cattolico una specie di kamikaze latente va a schiantarsi contro quello che è scritto nel seguente link:

www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s1c1a6_it.htm

[SM=g9343] [SM=g9343] [SM=g9343]
kelly70
00giovedì 15 novembre 2007 22:01

Mauri, ma di che parli!!!!!??????

Adesso lo sfruttamento è diventato umiltà e obbedienza alla gerarchia!!!!!!

E guarda caso a beneficio di chi????

Del prete.

UOMO.

Non mi meraviglia affatto che tu sia daccordo, fai parte di quella categoria di uomini.

Disgustoso. [SM=g27812]

[SM=x789070]

La Madre Badessa [SM=x789065]

pcerini
00giovedì 15 novembre 2007 22:18
"Pertanto ogni tentativo grottesco di far sembrare ogni cristiano cattolico una specie di kamikaze latente "

In alcuni casi e' cosi',invece,un mio collega di lavoro fa il volontario nella CRI,e gli capito' di assistere ad un fatto di un'altro volontario (cattolico) che nel soccorrere un'uomo che si era gettato dal piano di un palazzo,essendo l'uomo moribondo,il volontario cattolico si mise a dire una preghiera.I familiari,saputo di questo fatto,fecero una protesta molto forte in quanto il loro parente deceduto non era cattolico (ne' credente).
Chi agisce ciecamente(direi alla kamikaze) in questo modo nel nome del proprio Dio dimostra di non aver rispetto per le convinzioni altrui (nel bene o nel male).


Quando ero ragazzino i preti agivano proprio come agiscono certi fondamentalisti islamici nel reclutare i ragazzini per la loro causa,infatti venivamo costretti a frequentare il catechismo nelle parrocchie senza che fossimo in grado di dover decidere con la nostra testa.
MauriF
00venerdì 16 novembre 2007 07:36
Re:
kelly70, 15/11/2007 22.01:


Mauri, ma di che parli!!!!!??????

Adesso lo sfruttamento è diventato umiltà e obbedienza alla gerarchia!!!!!!

E guarda caso a beneficio di chi????

Del prete.

UOMO.

Non mi meraviglia affatto che tu sia daccordo, fai parte di quella categoria di uomini.

Disgustoso. [SM=g27812]

[SM=x789070]

La Madre Badessa [SM=x789065]



Quelle suore erano sottoposte gerarchicamente ed hanno optato per una disobbedienza.

Se non ci sei ancora arrivata io non ho giustificato il comportamento di sfruttamento dei preti sopracitati...anzi...
Ma la DISOBBEDIENZA delle suore.

Disobbedienza che, per chi fa parte della Chiesa....del clero o meno...è la prima cosa in disaccordo con l'insegnamento di Cristo e degli Apostoli.

Lo so che è una sottigliezza teologica...non mi aspetto che ci arrivino tutti, ma le cose stanno così. [SM=g27811]

x Paolo,

1) Se stai morendo e sono lì, prego anche io per te...e questo non è fare il kamikaze per la mia fede...
E' esprimere il bene che ti voglio, che tu lo capisca o meno, che tu lo voglia o meno.

2) I ragazzini, fino a quando non hanno 18 anni, sono sottoposti ai propri genitori.
Se i genitori decidono che devono andare a catechismo, ci vanno e basta.

Funziona così nella nostra Italia.
Quindi lamentati con i tuoi genitori, o caro Paolo... [SM=x789057]



=omegabible=
00venerdì 16 novembre 2007 07:53
re x tutti

Però nessuno ha preso in considerazione che il provvedimento potrebbe essere scattato per il semplice motivo che non l'abbiano mollata al capetto di turno!!!! [SM=x789053] [SM=x789053] [SM=x789053]



omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]
pcerini
00venerdì 16 novembre 2007 09:01
Re: Re:
MauriF, 11/16/2007 7:36 AM:



x Paolo,

1) Se stai morendo e sono lì, prego anche io per te...e questo non è fare il kamikaze per la mia fede...
E' esprimere il bene che ti voglio, che tu lo capisca o meno, che tu lo voglia o meno.


No,stai palesemente violando un diritto quale quello di vedere rispettata fino in fondo la liberta' di un'essere umano,e il tuo modo di pensare o di comportarti non e' differente da coloro che un tempo imponevano a suon di roghi e di torture il credo cattolico a coloro che ne dissentivano.Ergo,sei un fondamentalista in questo tuo modo di pensare,perche' NON RISPETTI FINO IN FONDO l'opinione di un'essere umano facendo un'atto di violenza contro colui che non e' piu' in grado di controbattere,la tua percio' e' una imposizione,che rasenta la follia! QUesti comportamenti vanno denunciati,o combattuti!

La liberta' di un'essere umano non e' una merce di scambio con il quale agire nel nome del proprio Dio a scapito degli altri!


2) I ragazzini, fino a quando non hanno 18 anni, sono sottoposti ai propri genitori.
Se i genitori decidono che devono andare a catechismo, ci vanno e basta.

Funziona così nella nostra Italia.
Quindi lamentati con i tuoi genitori, o caro Paolo...

Gia',gia',e' facile per voi avere gioco facile,meritereste di essere denunciati per plagio mentale,in questo modo mostrate tutta la vostra pericolosita' perche APPROFITTATE di una situazione che ricade sulla vita futura di un bambino.Come minimo,dovreste rifiutare l'indottrinamento di ragazzini,invece ci andate a nozze sperando in questo modo di garantire la perpetuazione di un credo a colpi di condizionamento!Ma e' chiaro che questo discorso non riguarda solo voi ma anche altre confessioni che sfruttano questo bieco meccanismo legale!

[SM=x789057]







kelly70
00venerdì 16 novembre 2007 09:46
Re: Re:
MauriF, 16/11/2007 7.36:



Quelle suore erano sottoposte gerarchicamente ed hanno optato per una disobbedienza.

Se non ci sei ancora arrivata io non ho giustificato il comportamento di sfruttamento dei preti sopracitati...anzi...
Ma la DISOBBEDIENZA delle suore.

Disobbedienza che, per chi fa parte della Chiesa....del clero o meno...è la prima cosa in disaccordo con l'insegnamento di Cristo e degli Apostoli.

Lo so che è una sottigliezza teologica...non mi aspetto che ci arrivino tutti, ma le cose stanno così. [SM=g27811]






Monsignor Semeraro aveva subordinato il rinnovo della convenzione di collaborazione (che prevedeva una retribuzione di 800 euro al mese da dividere in tre) ad una precisa condizione: le suore dovevano prestare servizio «materiale» ai due anziani sacerdoti presenti nella parrocchia.
La richiesta è stata giudicata «inaccettabile» dalla superiora della casa generalizia di Lucca, e così il vescovo ha dato il benservito alle tre sorelle, nonostante i parrocchiani gli avessero chiesto, con una petizione che ha raccolto 1500 firme, di ritornare sui propri passi. […]


A chi sono sottoposte le suore?

Al vescovo o alla madre superiora?

E il vescovo va obbedito anche quando ha torto?

[SM=x789065] [SM=x789065] [SM=x789065] [SM=x789065] [SM=x789065]

E ricordati che stai parlando con la Madre Badessa [SM=g8113]

[SM=x789052]

[SM=p1420241]


MauriF
00venerdì 16 novembre 2007 13:32
Al vescovo, non lo sai?

Anche tu, Madre Badessa, sei sottoposta al vescovo della tua diocesi! [SM=g27828]

Come ho già detto l'obbedienza è obbedienza in ogni caso.
A meno che non ci sia ordinato qualcosa che va contro la nostra coscienza (es ammazzare qualcuno, rubare qualcosa, fare del male, ecc...), si deve obbedienza, nella Chiesa, a colui al quale si è gerarchicamente sottoposti.
ANCHE se sbaglia.



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