Alla Chiesa cattolica il meritato premio “Chiuso come un’ostrica”

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Claudio Cava
00mercoledì 14 luglio 2010 21:12

di Eleonora Gitto [14 lug 2010]

Un’associazione di giornalisti tedeschi ogni anno assegna il premio Verschlossene Auster, “Chiuso come un’ostrica”, a una persona o a una organizzazione che si sono distinte per assenza di trasparenza e mancanza di volontà di collaborare con la stampa. Nel 2010, nona edizione della storia, il premio è andato di diritto alla Chiesa cattolica per aver “raramente mostrato la volontà di educare, ostacolando invece i giornalisti investigativi”. La Chiesa succede all’associazione delle banche tedesche, al Comitato Olimpico Internazionale e a Vladimir Putin.

Un “premio” meritato, che non sorprende. Sorprendono, invece, le dichiarazioni riportate dal Tagesschau , del portavoce della Conferenza episcopale tedesca, Matthias Kopp, il quale ha sportivamente ritirato il premio ammettendo che, a proposito degli abusi sessuali commessi da religiosi, la Chiesa ha compiuto un grave errore di comunicazione: “Abbiamo atteso troppo tempo prima di intervenire”.

Bisognerebbe chiedere al signor Matthias Kopp il perché di questa “lunghissima” attesa, considerato che la pratica della pedofilia negli ambienti ecclesiastici si perde nella notte dei tempi. Forse è stato il noto distinguo che la Chiesa fa da sempre fra peccato e reato, a spingere gli ambienti ecclesiastici a non dare peso a quella che è diventata una malattia endemica della Chiesa cattolica?

Secondo la Chiesa, gli atti contrari alle leggi della morale cattolica sono “peccati”, mentre gli atti contrari alle leggi della società sono “reati”. I cattolici confessano i peccati nel confessionale, non nell’aula di tribunale, e la salvifica “indulgenza plenaria” cancella colpe e misfatti. Il “reato invece”, non può essere cancellato con cinque “avemaria” e un “pater noster”.

La pedofilia, secondo questo contorto ragionamento, è considerata solo peccato, e cioè un affare di Chiesa e non di Stato. Allora, niente scandali, niente ingerenze dei tribunali, niente indagini. E le vittime? Sono agnelli che si sacrificano a Dio, e in quanto martirizzati, violentati, abusati, si guadagneranno il Paradiso. Qui, ovviamente, incontreranno di nuovo i loro carnefici i quali, grazie alla confessione (e a qualche spintarella divina), avranno l’anima lavata e candeggiata, occuperando di diritto i posti d’onore.

Ma, se fra i peccati mortali la Chiesa cattolica annovera quelli che:
1) hanno come oggetto una materia grave, precisata dai dieci comandamenti;
2) devono essere compiuti con piena consapevolezza;
3) devono essere compiuti con deliberato consenso;
e i dieci comandamenti impongono, tra l’altro, di non uccidere, non rubare e non commettere atti impuri, è lecito pensare che anche altri eventuali efferati delitti commessi negli ambienti clericali possano essere celati e sfuggire così alle leggi dello Stato?

Quindi, fra l’ “immunità assoluta”, sancita ai sensi dell’articolo 8 del Trattato del Laterano fra l’Italia e la Santa Sede, di cui gode il Papa (persona sacra e inviolabile in Italia) in quanto Capo della Chiesa cattolica, e l’immunità garantita ai religiosi, con annessa inviolabilità delle loro sedi ancora in vigore in alcuni Paesi, i rappresentanti del Clero & C., diventano gli “intoccabili”, i “non peccatori a prescindere” per investitura divina. Con buona pace della verità, della giustizia, dell’uguaglianza e… della carità cristiana.

“Chi ha favorito atteggiamenti di indulgenza o pratiche di rimozione non ha mai applicato direttive di Chiesa, ma semmai le ha tradite, stravolgendo la doverosa riservatezza in complice copertura”. Ha detto il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata, che ha aggiunto “bisogna correggere, tra i tanti, un luogo comune ricorrente, che vorrebbe il magistero ecclesiastico fino all’altro ieri tollerante verso certe pratiche, quando invece la condanna esplicita della pedofilia non è cosa di oggi, ma va ricondotta almeno a documenti del 1922 e del 1962, che ne stigmatizzavano in maniera inequivocabile la natura criminosa e aberrante”.

Sarà anche vero che nei documenti citati ci fu la “condanna esplicita della pedofilia”, ma Monsignor Crociata omette di dire che per quasi vent’anni Joseph Ratzinger ha guidato la Congregazione per la Dottrina della Fede, l’organismo pontificio che ha nascosto nei suoi archivi molte scabrose e più che imbarazzanti verità; e che lo stesso Joseph Ratzinger ha firmato nel maggio del 2001, insieme al cardinale Tarcisio Bertone, il documento “De delictis gravioribus”, un aggiornamento del “Crimen sollicitationis” (1962) con le nuove istruzioni rivolte ai preti sui casi di pedofilia. Il documento forniva un’indicazione molto chiara: “Le cause di questo genere sono soggette al segreto pontificio”.

Allora, chi è che ha “favorito atteggiamenti di indulgenza o pratiche di rimozione “? Ed è davvero “un luogo comune ricorrente, che vorrebbe il magistero ecclesiastico fino all’altro ieri tollerante verso certe pratiche”? Non ci sembra, e le ultime direttive di Ratzinger sono illuminanti. Ecco spiegato il perché, almeno fino a oggi, la Chiesa si è soltanto preoccupata di nascondere al mondo le sue colpe, di minimizzarle senza mai reprimerle; ecco il perché del ritardo; ecco perché il premio Verschlossene Auster del 2010 spetta di diritto alla Chiesa cattolica che davvero lo ha meritato.

Eleonora Gitto

www.cronachelaiche.it/2010/07/alla-chiesa-cattolica-il-meritato-premio-%e2%80%9cchiuso-come-un%e2%80%99ostrica%e...
Max Cava
00domenica 18 luglio 2010 20:45
Non meritano il premio.

Le ostriche, se le metti a bollire, si aprono ed il contenuto é commestibile...

ehm, faccio confusione con le cozze? [SM=x789048] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049]


Massimo [SM=x789055]
Titti-79
00domenica 18 luglio 2010 23:32
Re:
Max Cava, 18/07/2010 20.45:

Non meritano il premio.

Le ostriche, se le metti a bollire, si aprono ed il contenuto é commestibile...

ehm, faccio confusione con le cozze? [SM=x789048] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049]


Massimo [SM=x789055]




Infatti, dalle ostriche al massimo ne ricavi una perla! [SM=x789053]

Titti. [SM=g8124]
Max Cava
00domenica 18 luglio 2010 23:36
Re: Re:
Titti-79, 18.07.2010 23:32:




Infatti, dalle ostriche al massimo ne ricavi una perla! [SM=x789053]

Titti. [SM=g8124]



[SM=x789072] N'se magnano?

Certo che se magnano!! [SM=p1420241]


Massimo [SM=x789055]


Titti-79
00lunedì 19 luglio 2010 22:41
Ah si, è vero... [SM=g27825]
Sono io che non gradisco i molluschi... [SM=g7355]
Le perle si, però!!! [SM=g2242170] [SM=g2242170] [SM=g2242170]

Titti. [SM=x789056]
Max Cava
00lunedì 19 luglio 2010 22:43
Re:
Titti-79, 19.07.2010 22:41:

Ah si, è vero... [SM=g27825]
Sono io che non gradisco i molluschi... [SM=g7355]
Le perle si, però!!! [SM=g2242170] [SM=g2242170] [SM=g2242170]

Titti. [SM=x789056]



Appena faccio un 6 al lotto....


Massimo [SM=x789055] [SM=x789056] [SM=x789056] [SM=x789056]

Campa cavallucci...


slayer71
00martedì 27 luglio 2010 15:52
Re:
Claudio Cava, 14/07/2010 21.12:


di Eleonora Gitto [14 lug 2010]


Un “premio” meritato, che non sorprende. Sorprendono, invece, le dichiarazioni riportate dal Tagesschau , del portavoce della Conferenza episcopale tedesca, Matthias Kopp, il quale ha sportivamente ritirato il premio ammettendo che, a proposito degli abusi sessuali commessi da religiosi, la Chiesa ha compiuto un grave errore di comunicazione: “Abbiamo atteso troppo tempo prima di intervenire”.





Ma dai!
Se non fossero scoppiati gli scandali non sarebbero intervenuti affatto...e poi quali interventi han fatto?
[SM=g27812]



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