Atei più preparati dei credenti sulla religione.

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spirito!libero
00martedì 22 marzo 2011 14:54

Come volevasi dimostrare, più informato sei sulla religione, più è facile che tu diventi ateo...della serie se la conosci la eviti.


www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/29/religione-se-la-conosci-la-evit...
kelly70
00martedì 22 marzo 2011 17:55
Re:
spirito!libero, 22/03/2011 14.54:


Come volevasi dimostrare, più informato sei sulla religione, più è facile che tu diventi ateo...della serie se la conosci la eviti.


www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/29/religione-se-la-conosci-la-evit...




E' quello che dico sempre pure io. Sono diventata atea a furia di studiare la religione, e con tutt'altre intenzioni...ma alla fine mi è venuto naturale dissociarmi.

Solo che i credenti non ci vogliono credere [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049]

Per loro l'ateismo è frutto di ignoranza, ma non si rendono conto che i veri ignoranti sono loro. [SM=x789056]


Kelly [SM=g2407711]

Blumare369
00martedì 22 marzo 2011 21:29
Loro, i credenti, non sono ignoranti. Non tutti almeno... putroppo. Credere in dio è indice non tanto di ignoranza quanto di aver subito un plagio... uno stupro vero e proprio. Non sessuale (talvolta anche sessuale) ma psichico. Guardare il Papa, i cardinali, il clero in generale che obesi, malati di malattie dell'abbondanza pregano mascherati come beoti pagliacci un dio inesistente e credere in loro, è un chiaro segno che lo stupro c'è stato.

Fra i credenti ci sono fior di letterati e persone di scienza. Ma nelle loro menti qualcosa non risponde alla logica delle cose.

Credere è rinunciare alla logica. Credere è prostrarsi a un richiamo orribile che è stato innestato in maniera criminale nelle menti dei bambini con la complicità di genitori a loro volta plagiati.

Il peggior tiranno si può abbattere, il seme dio, no. I ministri delle religioni hanno innestato nei bambini il marchio infame di dio. Dio è per un uomo come il vaiolo che si leggerà per sempre sui volti di chi è stato ammalato.
Cristianalibera
00mercoledì 23 marzo 2011 19:26
Re:
spirito!libero, 22/03/2011 14.54:


Come volevasi dimostrare, più informato sei sulla religione, più è facile che tu diventi ateo...della serie se la conosci la eviti.


www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/29/religione-se-la-conosci-la-evit...



Ah già, quindi tu sei pienamente d'accordo con il titolo dell'articolo?
Più sei informato su una religione più la eviti?
O hai qualche riserva?


spirito!libero
00mercoledì 23 marzo 2011 21:45
Re: Re:
Cristianalibera, 23/03/2011 19.26:



Ah già, quindi tu sei pienamente d'accordo con il titolo dell'articolo?



Moltissimi dei credenti che ho incontrato erano meno preparati di me sulla religione e ti assicuro che ho dibattuto sia dal vivo che nei forum con tantissimi. Ora dal vivo NESSUNO, dico, NESSUNO di quelli che ho incontrato conosceva la storia del cristianesimo primitivo, la filosofia soggiacente ad esso, la storia della chiesa, il magistero ordinario e straordinario nonché le regole "canoniche" più di me. In interneto ho trovato solo 3 o 4 credenti che conoscevano la loro religione più del sottoscritto, nel forum uaar ho persino dato lezioni ad un prete sul suo magistero dogmatico !

A seguito di questa mia esperienza come potrei non essere d'accordo con l'articolo ?


"Più sei informato su una religione più la eviti?"



Diciamo che più si addentra nel paradigma di una religione più ci si rende conto delle inevitabili contraddizioni e salti logici che quel culto compie pur di far rimanere il castello in piedi, questo è un fatto chiaro come il sorgere del sole.

Ora la persona di fronte a questa conoscenza, cioè colui che ha approfondito la logica del suo culto, ha due modi per uscirne o lascia la religione, oppure si cela dietro il "mistero della fede" cioé prende atto delle contraddizioni ma le confina in un'area "irrazionale" e continua nelle sue convinzioni di fede.





Claudio Cava
00mercoledì 23 marzo 2011 21:55
Re: Re: Re:
spirito!libero, 23/03/2011 21.45:

Cristianalibera, 23/03/2011 19.26:



Ah già, quindi tu sei pienamente d'accordo con il titolo dell'articolo?



Moltissimi dei credenti che ho incontrato erano meno preparati di me sulla religione e ti assicuro che ho dibattuto sia dal vivo che nei forum con tantissimi. Ora dal vivo NESSUNO, dico, NESSUNO di quelli che ho incontrato conosceva la storia del cristianesimo primitivo, la filosofia soggiacente ad esso, la storia della chiesa, il magistero ordinario e straordinario nonché le regole "canoniche" più di me. In interneto ho trovato solo 3 o 4 credenti che conoscevano la loro religione più del sottoscritto, nel forum uaar ho persino dato lezioni ad un prete sul suo magistero dogmatico !

A seguito di questa mia esperienza come potrei non essere d'accordo con l'articolo ?


"Più sei informato su una religione più la eviti?"



Diciamo che più si addentra nel paradigma di una religione più ci si rende conto delle inevitabili contraddizioni e salti logici che quel culto compie pur di far rimanere il castello in piedi, questo è un fatto chiaro come il sorgere del sole.

Ora la persona di fronte a questa conoscenza, cioè colui che ha approfondito la logica del suo culto, ha due modi per uscirne o lascia la religione, oppure si cela dietro il "mistero della fede" cioé prende atto delle contraddizioni ma le confina in un'area "irrazionale" e continua nelle sue convinzioni di fede.








Sottoscrivo pure le virgole. [SM=g27828]

Non capisce solo ("solo" per modo di dire [SM=g27825]) chi non vuole capire.

Purtroppo non e' questione di intelligenza e spessissimo neanche di informazione.

Io lo chiamo "attaccamento (morboso) al giocattolo". [SM=x789054]

Ciao
Claudio
PS: Stasera ho voglia di sfottere, fatevi sotto. [SM=x789051]
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