In occasione della visita all’ambasciata italiana in Vaticano, Benedetto XVI, ha affermato che la Chiesa non solo “riconosce e rispetta” la “distinzione e autonomia” tra stato e Chiesa, ma addirittura “di esse si rallegra, come di un grande progresso dell’umanità e di una condizione fondamentale per la sua stessa libertà e l’adempimento della sua universale missione di salvezza”. Il papa ribadisce: è “alla struttura fondamentale del cristianesimo” che “appartiene la distinzione tra ciò che è di Cesare e ciò che è di Dio, cioè la distinzione tra Stato e Chiesa”. Benedetto XVI precisa però che “la Chiesa sente come suo compito, seguendo i dettami della propria dottrina sociale […] di risvegliare nella società le forze morali e spirituali, contribuendo ad aprire le volontà alle autentiche esigenze del bene”. In questo senso si auspica una “vera e propria cooperazione tra stato e Chiesa”.
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