Quando si dice puntare sul male minore... (minore secondo loro, ovviamente...)
Parole pronunciate dal pontefice nel messaggio inviato per la conclusione del congresso eucaristico internazionale di Dublino
I sacerdoti e i religiosi che hanno compiuto abusi sessuali su minori hanno «minato la credibilità del messaggio della Chiesa». Lo ha affermato Benedetto XVI nel videomessaggio trasmesso questo pomeriggio a Dublino a chiusura del 50/o Congresso eucaristico internazionale.
Parlando della storia della Chiesa in Irlanda che «è stata una potente forza di bene nel mondo», il Papa ha sottolineato che «ringraziamento e gioia per una così grande storia di fede e di amore sono stati di recente scossi in maniera orribile dalla rivelazione di peccati commessi da sacerdoti e persone consacrate nei confronti di persone affidate alle loro cure».
«Al posto di mostrare ad essi la strada verso Cristo, verso Dio, al posto di dar testimonianza della sua bontà – ha proseguito il Pontefice -, hanno compiuto abusi su di loro e minato la credibilità del messaggio della Chiesa».
«Come possiamo spiegare il fatto che persone le quali hanno ricevuto regolarmente il corpo del Signore e confessato i propri peccati nel sacramento della Penitenza abbiano offeso in tale maniera? Rimane un mistero - ha aggiunto -. Eppure evidentemente il loro cristianesimo non veniva più nutrito dall’incontro gioioso con Gesù Cristo: era divenuto semplicemente un’abitudine».
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Insomma, meglio battersi il petto per la pedofilia e sviare così l'attenzione dalle fughe di notizie sulle porcate che combinano in Vaticano fra traffici illeciti e corruzioni.