E' necessario il dialogo fra scienza e fede. Ne è convinto il Papa che ritiene come sia
possibile "comprendere, spiegare e difendere le verità della fede alla luce della ragione umana" solo ricercando la "consonanza di tutte le verità, naturali e soprannaturali, che promanano da
un'unica e medesima fonte". Benedetto XVI lo scrive in una lettera per il settimo centenario della morte del grande filosofo e teologo francescano scozzese Giovanni Duns Scoto.
"Dopo aver provato con vari argomenti, tratti dalla ragione teologica, il fatto stesso della preservazione della beata vergine Maria dal peccato originale - sottolinea Ratzinger - Duns
Scoto era assolutamente pronto anche a rigettare questa persuasione, qualora fosse risultato che essa non fosse in sintonia con l'autorità della Chiesa". Per il Pontefice, Duns Scoto, ha saputo coniugare "la pietà con la ricerca scientifica" e cosi' "con il suo raffinato ingegno" è penetrato "nei segreti della verità naturale e rivelata e ne ha ricavato una dottrina
tale da essere chiamato 'Dottore Sottile', divenendo maestro e guida della scuola francescana, luce ed esempio a tutto il popolo cristiano".
www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=89751