Berlusca il miglior evasore fiscale

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Jon Konneri
00venerdì 9 aprile 2010 12:54
processate Berlusconi
Contestati i reati di frode fiscalee e appropriazione indebita

ROMA
I Pm di Milano hanno chiesto il rinvio a giudizio del premier Silvio Berlusconi per frode fiscale e appropriazione indebita nell’ambito dell’inchiesta Mediatrade-Rti su presunte irregolarità nella compravendita di diritti televisivi per creare fondi neri. Lo riportano oggi, in prima pagina, il Corriere della Sera, la Repubblica e il Sole 24 Ore. L’accusa è stata formalizzata dal Pm milanese Fabio De Pasquale, che ha inviato al procuratore aggiunto Bruti Liberati la richiesta di rinvio a giudizio per il presidente del Consiglio e i suoi coimputati. «Non ci stupisce. Era un atto atteso da tempo»il commento del professor Piero Longo che insieme al collega Niccolò Ghedini difende Silvio Berlusconi.

Tra questi, risultano coinvolti nell’inchiesta, per frode fiscale, anche Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri, insieme ad altre 9 persone. Per il premier l’accusa è di frode fiscale, contestata fino al novembre del 2009, per 8 milioni di euro evasi, e di appropriazione indebita, che sarebbe stata consumata tra Milano e Dublino dall’8 febbraio 2003 al 30 novembre 2005, per 34 milioni di dollari. I reati non sono ancora caduti in prescrizione. Berlusconi potrà avvalersi del legittimo impedimento.

Alle contestazioni dei Pm i legali di Mediaset obiettano che «i diritti cinematografici oggetto dell’inchiesta sono stati acquistati a prezzi di mercato» e che «tutti i bilanci e le dichiarazioni fiscali della società sono stati redatti nella più rigorosa osservanza dei dei criteri di trasparenza e delle norme di legge». L’inchiesta Mediatrade è uno stralcio di quella sulla compravendita dei diritti tv Mediaset. Altro stralcio era stata la vicenda della corruzione di Mills. Per questi due casi a Milano sono in corso i processi nei confronti del premier.

Al centro dell’indagine Mediatrade, per la quale il gup di Milano Marina Zelante dovrà valutare la richiesta di rinvio a giudizio per Berlusconi, il figlio Pier Silvio e altre dieci persone, ci sono oltre 34 milioni di dollari contestati come appropriazione indebita aggravata, che riguardano fatti non coperti da prescrizione al presidente del Consiglio, al produttore cinematografico Farouk Agrama e ai manager Daniele Lorenzano, Roberto Pace e Gabriella Ballabio.

I cinque avrebbero operato «all’interno di un sistema di frode utilizzato dalla fine degli anni ’80, in forza del quale i diritti di trasmissione forniti dalla Paramount, in misura minore da altri produttori internazionali, invece che direttamente dai fornitori venivano acquistati da Mediaset a prezzi gonfiati per il tramite di società di comodo riconducibili a Farouk Agrama». Quanto al reato di frode fiscale ipotizzato dai pm ammonta circa a 8 milioni di euro evasi dal 2005 al settembre del 2009.

Il professor Piero Longo, difensore del premier, ha ribadito che la richiesta di processo non è una «sorpresa», in quanto il 22 gennaio scorso era stato notificato l’avviso di chiusura dell’indagine. La richiesta di rinvio a giudizio era già pronta da tempo, ma pare che la Procura abbia preferito attendere la fine del periodo elettorale e la promulgazione della legge sul legittimo impedimento, nei confronti della quale con tutta probabilità da parte della Procura verrà eccepita incostituzionalità.

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Berlusca meno male che ci sei tu . [SM=x789067]
)lullaby(
00venerdì 9 aprile 2010 12:58
povero berlusca
oramai è stato preso di mira
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