Bertone sprezzante contro l’ateismo

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Madre Badessa.
00lunedì 5 novembre 2007 16:19


Ho intercettato, sul sito Korazym, un intervento del cardinale Tarcisio Bertone, numero due vaticano, decisamente duro nei confronti dell’ateismo. Ha affermato il segretario di Stato, nel corso di un incontro con ex studenti di scuole cattoliche, provenienti da tutto il mondo:

“Abbiamo davanti un immenso carico di lavoro e ci sono alcune sfide urgenti in questa fase di storia contemporanea alle quali dobbiamo rispondere. Abbiamo visto a quali atti di violenza può arrivare l’istinto umano” se non è supportato dalla fede in Dio. “Dio vuole che la città terrena diventi la città di Dio e non la città del male. Purtroppo - rileva Bertone - la diagnosi è la constatazione di una persistente diffusione di un dannoso ateismo unito al dilagante secolarismo che riguarda intere comunità. Ma se si esclude Dio non ci sono più cardini per salvare la vita umana”. Con il rischio di arrivare ad una “massificazione delle coscienze tramite un uso distorto e mistificatore delle coscienze stesse”. Ma così, ha ammonito il cardinale Bertone, si rischia di avere come risultato una “attrazione verso paradisi artificiali, ai mondi alienanti della droga, al consumismo”.

Se lo stesso discorso fosse stato rivolto da un semplice cittadino contro una comunità etnica si sarebbe gridato al razzismo. Se lo stesso discorso l’avessi fatto io, che dirigo ora la più importante associazione italiana di non credenti, si sarebbe gridato allo scandalo. Orgoglioso di essere un pronipote della tolleranza illuministica, nonché un membro della categoria (quella dei non credenti) più libera da pregiudizi nei confronti dell’Altro, lascio volentieri sua eminenza in balia dei suoi umori fanatici. Mi chiedo semmai, se questi sono i discorsi formulati agli ex allievi, qual è il tenore dei messaggi che ogni giorno sono tramessi agli odierni studenti cattolici di tutto il mondo.

www.uaar.it/news/
=omegabible=
00lunedì 5 novembre 2007 18:56
re

Fra l'altro ha detto: [SM=x1414778]

Abbiamo visto a quali atti di violenza può arrivare l’istinto umano”

[SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051]

Certo,sono 2000 anni che vediamo cosa fa la CCR.!!!!!! [SM=x789075]

ma [SM=x1414807] e sopratutto [SM=x1414702] [SM=x789052] [SM=x789052]


omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]
pcerini
00lunedì 5 novembre 2007 21:50
E te pareva,Bertonno e' solo un'ateofobo,adesso va di moda non solo l'omofobia ma pure l'ateofobia...

(a proposito,questo Bertonno assomiglia stranamento al Bertoldino della saga "Bertoldo,Bertoldino e Cacasenno...."

[SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052]

Che Zeus li fulmini tutti quanti....


[SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]
unconventional
00martedì 6 novembre 2007 09:01

Abbiamo visto a quali atti di violenza può arrivare l’istinto umano” se non è supportato dalla fede in Dio


E com’è che io invece vedo costantemente solo a quali atti di indecenza si arriva supportati dalla credenza in dio? Com’è che non si richiama mai alla moralità di persone cattoliche come Geronzi che elargiscono donazioni da favola ai più alti rappresentanti della fede?
Copio incollo da qui (l‘ultima puntata di report) quello che c’è di terrificante in Italia e che rende questa battaglia persa se si è divisi per schieramenti (destra sinistra, atei vs agnostici, esoteristi vs scienza, etc etc credenti e non credenti)
www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243^1075301...
Osserviamo al microscopio alcuni documenti interni di Capitalia. Questo è un atto del consiglio di amministrazione della banca del 10 maggio 2007. E’ il rendiconto delle erogazioni per fini di beneficenza. Il fondo ammonta a circa 20 milioni di euro ed è Geronzi in persona ad occuparsene. Tra gli altri spiccano i 50 mila euro all’Opera Romana Pellegrinaggi alle dirette dipendenze del Cardinal Ruini, i 150 mila euro alla Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa presieduta da Monsignor Mauro Piacenza, esponente dell’Opus Dei, e 195 mila euro senza nome, con la sola specificazione “Donazioni ad alcuni esponenti del Vaticano”. Quando non si ha una sigla a disposizione meglio mantenere l’anonimato.
[…]
66 mila euro per il Dvd su José Maria Escrivà fondatore dell’Opus Dei, 60 mila euro per l’evento commemorativo Giovanni Paolo II sull’Osservatore Romano,


la diagnosi è la constatazione di una persistente diffusione di un dannoso ateismo


La diagnosi per me è che gli atei non si tappano gli occhi davanti alla verità, non obbediscono alla chiesa o la difendono a spada tratta anche davanti alle peggiori nefandezze.
Senza contare gli illeciti di Comunione e Liberazione (il laicato cattolico) in Calabria nella persona di Saladino e la sua compagnia delle opere, a Verona, notizia sentita troppo velocemente ma la andrò a cercare una fotocopia della indagine Why not sempre su illeciti.

La mia impressione è che i legami della chiesa stando troppo al di sopra delle nostre testoline, intrallazzata con mafia, banche, massoneria e politica a parole qui su un forum sarà difficile davvero combatterla.
Bisognerebbe colpirla nell’economia, ma se tramite Geronzi o chi per lui il denaro da noi “risparmiatori” lo ottiene sempre …
Rex in Vertice
00giovedì 8 novembre 2007 17:19
Re:

Se lo stesso discorso fosse stato rivolto da un semplice cittadino contro una comunità etnica si sarebbe gridato al razzismo. Se lo stesso discorso l’avessi fatto io, che dirigo ora la più importante associazione italiana di non credenti, si sarebbe gridato allo scandalo.



A parte che ad ogni discorso corrisponde un "grido", poichè ogni cosa detta subisce la critica (come appunto testimonia il tuo intervento), ma poi mi sembra anche ovvio che nessuno abbia urlato al Razzismo! Essere atei non presuppone alcuna appartenenza etnica, ed il termine "Razzismo" va adoperato solo in quel caso.



Orgoglioso di essere un pronipote della tolleranza illuministica,



Quale tolleranza? Quella delle 15mila teste tagliate sotto la ghigliottina o quella delle campagne BELLIGERANTI di Napoleone (FIGLIO, e non pronipote, dell'Illuminismo)?



nonché un membro della categoria (quella dei non credenti) più libera da pregiudizi nei confronti dell’Altro, lascio volentieri sua eminenza in balia dei suoi umori fanatici.



Non mi sembra che siate poi così privi di pregiudizi nei confronti dell'Altro, specie quando quest'Altro è un Cristiano (meglio se Cattolico). Quello che voi affermate, è proprio l'estirpazione del credo da ogni dimensione pubblica e sociale: mi sembra molto poco tollerante e molto vicino ai roghi inquisitori.




Claudio Cava
00giovedì 8 novembre 2007 20:41
Re: Re:
Rex in Vertice, 08.11.2007 17:19:


Quale tolleranza? Quella delle 15mila teste tagliate sotto la ghigliottina o quella delle campagne BELLIGERANTI di Napoleone (FIGLIO, e non pronipote, dell'Illuminismo)?



Bazzecole, al confronto delle carneficine in nome di Dio.

Leggi un po' in giro, anche su questo stesso forum.


Ciao
Claudio

Rainboy
00giovedì 8 novembre 2007 21:42

Quale tolleranza? Quella delle 15mila teste tagliate sotto la ghigliottina o quella delle campagne BELLIGERANTI di Napoleone (FIGLIO, e non pronipote, dell'Illuminismo)?



Bazzecole, al confronto delle carneficine in nome di Dio.
Leggi un po' in giro, anche su questo stesso forum.



Ma poi qual'è il nesso fra Napoleone, la filosofia illuminista e la religione? Napoleone ha fatto le sue campagne per espandere le frontiere della Francia, mica per "convertire all'ateismo" l'Europa. Se le azioni belligeranti di un leader politico valessero automaticamente come estensione del suo credo, allora TUTTE le guerre e le carneficine condotte da qualche secolo d.c. ad oggi, compresa perfino l'attuale campagna americana in Iraq, sarebbero imputabili alla sola fede religiosa dei leader coinvolti. E considerando che la Chiesa ha incoronato o perlomeno educato e indottrinato quasi tutti i re e gli imperatori degli ultimi millecinquecento anni, ne sarebbe responsabile...

Dov'è la logica in affermazioni simili?
Rex in Vertice
00giovedì 8 novembre 2007 22:09
Re:

Ma poi qual'è il nesso fra Napoleone, la filosofia illuminista e la religione?



Napoleone era un Illuminista ed un rivoluzionario francese. La filosofia Illuminista, non dovrei dirtelo io, era legittimata dal culto della Ragione, che vinceva sulla Religione. Infatti gli Illuministi (rammenti Voltaire?) erano completamente atei e miscredenti, tant'è che quando i rivoluzionari scesero in Italia, distrussero molte Chiese, uccisero molti sacerdoti e furono decapitate, ad esempio, numerose statue della Vergine Maria.


Napoleone ha fatto le sue campagne per espandere le frontiere della Francia, mica per "convertire all'ateismo" l'Europa. Se le azioni belligeranti di un leader politico valessero automaticamente come estensione del suo credo, allora TUTTE le guerre e le carneficine condotte da qualche secolo d.c. ad oggi, compresa perfino l'attuale campagna americana in Iraq, sarebbero imputabili alla sola fede religiosa dei leader coinvolti. E considerando che la Chiesa ha incoronato o perlomeno educato e indottrinato quasi tutti i re e gli imperatori degli ultimi millecinquecento anni, ne sarebbe responsabile...

Dov'è la logica in affermazioni simili?



Cadi in una pesante contraddizione: se giustifichi che la responsabilità delle guerre non è del credo che si vuole "espandere" ma dei capi politici (come per esempio spieghi per Napoleone), allora perchè nel caso della Chiesa la colpa è della Religione direttamente e non dei capi politici/spirituali che in qualche caso hanno potuto eccedere?

E comunque qui non stiamo giocando alla tombola dei morti e degli eccidi: se la Chiesa ha fatto numerosi morti, non è più responsabile rispetto alla Rivoluzione Francese e alle campagne Napoleoniche (entrambe di ispirazione Illuministica) che han mietuto lo stesso migliaia e migliaia di vittime. Vittime che furono uccise senza motivo, e soprattutto in un numero spaventoso in un tempo relativamente moderno ed in un periodo che potremmo definire abbastanza bene. Se la Chiesa ha ucciso 10 in 1000 anni, l'Illuminismo ha ammazzato 8 in nemmeno un ventennio. Abbastanza spaventoso...

Ciò dimostra che l'Illuminismo era tutto, fuorchè TOLLERANTE. L'esempio di Napoleone, è importante, poichè il condottiero proveniva dalle schiere della Rivoluzione ed era appunto un Rivoluzionario. La storia non la scrivo io, eh.


kelly70
00giovedì 8 novembre 2007 22:14

Questo dimostra che la religione è come la politica... [SM=g27820]


Questione di punti di vista. [SM=x789048]


Almeno, questo è quello che penso io [SM=x789053]
=omegabible=
00giovedì 8 novembre 2007 23:46
re x Kelly

Poco ma sicuro!!!


omega
Rex in Vertice
00venerdì 9 novembre 2007 13:54
E' molto demagogico dire che la politica è come la religione. Sono due cose molto diverse... si può fare politica parlando di religione, e viceversa, ma non è azzardato affermare quel che ha detto Kelly.
Rainboy
00venerdì 9 novembre 2007 14:05

Cadi in una pesante contraddizione: se giustifichi che la responsabilità delle guerre non è del credo che si vuole "espandere" ma dei capi politici (come per esempio spieghi per Napoleone), allora perchè nel caso della Chiesa la colpa è della Religione direttamente e non dei capi politici/spirituali che in qualche caso hanno potuto eccedere?


Leggi con più attenzione per favore. Ho appena detto che non si possono imputare tutte le guerre o gli eccidi del passato alla Chiesa soltanto perché aveva incoronato e spesso educato i sovrani europei, non più di quanto si potrebbero imputare le campagne napoleoniche al suo (presunto) ateismo.

Resta il fatto che le Crociate non le ha proclamate Riccardo Cuor di Leone, né l'Inquisizione l'hanno inventata gli Illuministi. Hai fatto un confronto decisamente incompatibile con quei numeri, quel 10 e quell'8: ti suggerisco di cercare un po' del materiale di questo forum e informarti... anzi, sarai già informatissimo quindi ti suggerisco di contro-informarti. Contrariamente a quanto cercano con tutti i mezzi di far credere i nostri amici in Vaticano, il numero di vittime di fenomeni come le guerre sante (di cui le Crociate sono soltanto l'esempio più eclatante), la "lotta alle eresie", l'Inquisizione e così via, superano di gran lunga le morti di qualsiasi guerra "politica" mai condotta nella storia, raggiungendo cifre degne dei più moderni conflitti mondiali. Trasportate in un'epoca dove la popolazione era un decimo di quella attuale, però.

E' convinzione di molti non credenti, fra cui anche io, che non sia difficile capirne il motivo, palese anche sotto i nostri attuali occhi nell'epoca del terrorismo: la religione è il naturale moltiplicatore della violenza umana.
Rex in Vertice
00venerdì 9 novembre 2007 15:10
Re:

Hai fatto un confronto decisamente incompatibile con quei numeri, quel 10 e quell'8: ti suggerisco di cercare un po' del materiale di questo forum e informarti... anzi, sarai già informatissimo quindi ti suggerisco di contro-informarti.



L'Illuminismo ha portato a numerosissimi morti. Senza contare che la normale evoluzione delle idee Illuministiche (appoggiate dalla Massoneria) hanno portato a poco a poco alla creazione di quell'insieme di ideologie tipice del Comunismo. Ed il Comunismo non serve ricordare quanti milioni di morti ha procurato.



il numero di vittime di fenomeni come le guerre sante (di cui le Crociate sono soltanto l'esempio più eclatante),



Senza le Crociate, per altro appoggiate da tutti i Regnanti d'Europa d'allora, probabilmente a quest'ora stareste in una Moschea a venerare l'Imam di turno. E sicuramente non potevate obiettare nulla contro uno stato che era completamente e realmente TEOCRATICO... non come la povera Chiesa attaccata spesso senza motivo alcuno. Ringraziate le Crociate...



la "lotta alle eresie",



Su cui hanno scritto molte bugie. E' vero che molte correnti furono perseguitate, ma alla morte si arrivò più raramente di quanto si dice.



l'Inquisizione



Non ne sapete poco su quest'argomento, secondo me. L'Inquisizione non era un'istituzione propriamente ecclesiastica: in pratica, a condannare al rogo le streghe, non era la Chiesa vera e propria ma bensì la monarchia che tramite le leggi, ad esempio, poneva il reato di stregoneria alla stessa stregua di un reato grave punendolo con la morte. Veniva fatto ciò, soltanto per compiacere la Chiesa, attraverso cui i Tribunali Inquisitori erano chiamati a verificare se effettivamente c'era stato il suddetto reato. Ma non era la Chiesa a BRUCIARE LE STREGHE, MA LE LEGGI DELLE VARIE MONARCHIE A LEGITTIMARE QUESTO TIPO DI CONDANNA. Dunque la colpa non dovrebbe ricadere completamente sulla Chiesa, ma sulle Monarchie dell'epoca che appoggiavano suddette pratiche: anche se, sinceramente, non mi stupisce che in passato ci siano state brutture simili. E' relativamente da poco tempo che l'umanità si è munita di una certa sensibilità verso la vita, sensibilità che attraverso molte leggi (aborto, eutanasia, ecc...), tornerà di nuovo nell'oblio.



superano di gran lunga le morti di qualsiasi guerra "politica" mai condotta nella storia, raggiungendo cifre degne dei più moderni conflitti mondiali. Trasportate in un'epoca dove la popolazione era un decimo di quella attuale, però.



Dunque per questo motivo, la Chiesa fa più pena dell'Illuminismo perchè ha portato più morti rispetto a quest'ultima... hummm, questo la dice lunga sul grado di rispetto che date alla vita umana.



E' convinzione di molti non credenti, fra cui anche io, che non sia difficile capirne il motivo, palese anche sotto i nostri attuali occhi nell'epoca del terrorismo: la religione è il naturale moltiplicatore della violenza umana.



E' convinzione di molti credenti, tra cui anche io, che una società senza Religione è destinata a morire poichè gli uomini tornerebbero naturalmente ad una situazione tribale dove ogni etica è lasciata al caso. Aborto, eutanasia, PACS, DICO e compagnia bella, sono solo una forma gentile per legittimare ogni forma di torpitudine umana, e permettere all'essere umano di fare quel che vuole in nome di una libertà incontrollata. "Non Uccidere", è visto come un insegnamento religioso presso ogni cultura. La libertà personale, però, potrebbe in qualche modo prima o poi opporre veto a questa legge poichè non c'è nulla che vieterebbe ad un uomo di uccidere un proprio simile. Il mio è ovviamente un esempio esagerato, ma in paesi dove la religione è praticamente assente si toccano vette di violenza e di degrado altissimo (la Russia, ad esempio, è un porcilaio di drogati, pedofili, cannibali, ecc...). La guida Religiosa, la convinzione che ci sia un Dio o un entità superiore all'uomo, ha sempre avuto il ruolo di deterrente ai comportamenti che lesionisticamente porterebbero alla scomparsa della civiltà stessa.

Rainboy
00sabato 10 novembre 2007 11:50
Sei imbottito di fantastoria... e poi vieni a dire a noi che le scuole sono di sinistra?
Questo forum trabocca di informazioni e articoli di analisi sul numero dei morti delle Inquisizioni nei vari secoli, sull'entità storica della caccia alle streghe o delle Crociate. E non venirmi a dire panzane come quella che le crociate erano inevitabili "perché l'Islam ci avrebbe attaccato", denotano soltanto ignoranza circa il periodo storico.

Sul piano ideologico invece, che cosa possi dirti? Osservo che continui imperterrito il tuo stretto accostamento fra l'illuminismo e il comunismo, quasi fossero i termini intercambiabili di un'equazione. Che il primo sia nato in Francia secoli prima del comunismo e che questi si sia manifestato politicamente soltanto in Russia, dove l'Illuminismo non è mai arrivato, non ti sfiora. Mi incuriosisce pensare, oltretutto, che disconosci tutti i meriti intellettuali dell'illuminismo, il quale lungi dai soli intenti politici è stato responsabile della nascita della scienza moderna e di gran parte del moderno impianto filosofico ed etico nei paesi più socialmente avanzati al mondo.
Bah. Contento te.

La parte che mi ha fatto sorridere comunque è questa:

E' convinzione di molti credenti, tra cui anche io, che una società senza Religione è destinata a morire poichè gli uomini tornerebbero naturalmente ad una situazione tribale dove ogni etica è lasciata al caso.


Già. Gli antichi Greci lasciavano notoriamente ogni etica al caso.
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