Caso Englaro

Ignazio Marino: Ddl Calabrò su fine vita è contro la maggioranza del paese
Il caso Englaro è esemplare del regime in atto
Flores d'Arcais: La volontà di Eluana o la volontà di Dio?''Il testo di legge sul testamento biologico redatto dal relatore in commissione Igiene e sanità del Senato, Raffaele Calabro', corrisponde alla visione di una parte che è minoranza nel Paese''. Non è un mistero che la legge sul fine vita in discussione a palazzo Madama non piaccia a Ignazio Marino. Il senatore del Pd, intervenuto questa mattina a Repubblica Tv, sottolinea la distanza tra i principi stabiliti in quel testo e ''quelli espressi dagli italiani''. L'occasione e', ancora una volta, il dibattito sulla vicenda di Eluana Englaro che ha costretto la politica a una brusca accelerata per definire una norma sul fine vita.
''Il punto centrale da cui molti sfuggono - rileva Marino - è la questione se vogliamo conservare, con la tecnologia a disposizione, il principio sancito nell'articolo 32 della Costituzione sull'autodeterminazione del cittadino di fronte alle cure che lo riguardano. Purtroppo - dice - c'é una visione di una parte, che è minoranza nel Paese, per cui alcune terapie non debbono essere decise dal cittadino. Credo che rispetto a quando è stata scritta la Costituzione siano stati fatti progressi medici, ma l'esistenza di una certa tecnologia non rappresenta un obbligo a utilizzarla. Tanto meno - aggiunge - un ministro può dire come e se ci si deve curare''.
Per Marino, ''nel Ddl del centrodestra il principio fondamentale della costituzione è severamente ferito. Nel testo - continua - si stabilisce che non è possibile sospendere nutrizione e idratazione artificiali, perché non sono considerate terapie. Oltre al fatto che nessun medico potrà sospendere quelle cure che portano alla fine della vita. Un articolo inaudito. Che fa il paio con quello che stabilisce che qualunque cosa il cittadino scriva non è vincolante. Tutto questo non corrisponde alla visione del popolo italiano''.

(Adnkronos/Adnkronos Salute)

(4 febbraio 2009)


omega