Chiesa e omosessualità. Youtube censura

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kelly70
00sabato 13 dicembre 2008 14:48

L’inchiesta sui corsi di “guarigione” per gli omosessuali, organizzati con l’avallo della Chiesa, è stata rimossa da YouTube - dove era stata diffusa registrando migliaia di accessi in pochi giorni - per “presunta violazione della privacy”. Saverio Tommasi e Ornella De Zordo, che hanno svolto questa inchiesta, parlano di minacce di querela arrivate da Luca Di Tolve (presente nel video), membro del gruppo Lot, che afferma di essere “guarito” dall’omosessualità e che organizza seminari religiosi proprio per “guarire” i gay.

www.uaar.it/news/2008/12/13/youtube-censura-inchiesta-corsi-guarigione-clericali-...

di Bruna Iacopino


Ci sono argomenti che è meglio non affrontare, termini che è preferibile non utilizzare, per questioni di decenza, per morale, e ci sono film che è il caso di tagliare, perchè potrebbero risultare "diseducativi". Figuriamoci poi se si tratta di un video di inchiesta dal taglio giornalistico... si passa direttamente alle minacce di querela.

La vicenda è estremamente semplice. Saverio Tommasi, attore e regista e Ornella De Zordo, consigliere comunale a Firenze ( nota alle cronache anche per le ultime polemiche con il sindaco Dominici) decidono di mettere sù un progetto di "informazione alternativa" con una serie di dieci inchieste video inerenti temi di attualità. Realizzano la prima. Il tema è scottante ( chiesa e omosessualità), i contenuti promettono un gran bene, lo stile accattivamente fa l'occhiolino alle Jene, il giornalista in questione fa “l'infiltarto” di turno. Durata 10 minuti.

Il video viene mandato su youtube e in poco tempo riesce a collezionare parecchi consensi, le associazioni gay e lesbiche italiane lo rilanciano con foga, se ne occupa anche la stampa nazionale, grazie al tam tam attuato via mail dai due intrepidi reporter.
Tuttavia dopo una presenza in rete per una decina di giorni e circa 12.000 visite totalizzate, youtube decide di rimuovere il video a causa di una “ presunta violazione della privacy”.
Le motivazioni, a detta di Tommasi sarebbero ben altre, ovvero le minacce di querela giunte a lui e a De Zordo da parte di uno dei protagonisti del video, Luca di Tolve, esponente del gruppo Lot e promotore dei seminari di guarigione per problemi legati alla sfera sessule funzionali a “ restaurare la mascolinità”, attraverso la preghiera e l'ausilio dello Spirito Santo.

Che Di Tolve sia un esponente del gruppo non è un mistero, sulla sezione “ chi siamo” del sito si legge: “ Siamo un gruppo di giovani cattolici che in passato hanno frequentato con beneficio i corsi di Living Waters e di Obbiettivo Chaire per le ferite della sfera affettiva e relazionale.”
Subito sotto compare una foto in primo piano, esattamente quella di Luca di Tolve, che racconta ampiamente e dettagliatamente la sua esperienza di gay “guarito” ormai eterosessuale, senza fare mistero del fatto che a guarirlo sia stata la scoperta delle teorie di Joseph Nicolosi nonché “ Tre rosari al giorno, i corsi del gruppo Chaire e quelli di Living Waters”.

Fermiamoci un attimo su questi due gruppi. Il Living Waters ha come riferimento il pastore evangelico Andy Comiskey, anche lui ex-gay, creatore nel 1980, di un programma di guarigione interiore per problemi legati alla sfera relazionele e sessuale.
Invece, Obiettivo Chaire- si legge su Wikipedia- è un gruppo cattolico che, nella fedeltà alle posizioni dottrinali del magistero della Chiesa cattolica riguardo all'omosessualità, si propone di «offrire risposta alla richiesta di aiuto pervenuta da molte persone [...] ferite nella propria identità sessuale, in particolare per tendenze di natura omosessuale». Si rivolge esplicitamente a «quelle persone che rifiutano la logica dell'attivismo gay e chiedono di essere accompagnati a superare il loro disagio, ritrovando il disegno originario di Dio sulla loro vita».

Gruppi cattolici dunque, che si mettono in moto nella convinzione di rendere un servizio a persone sofferenti e malate, in questo caso omosessuali, con l'aiuto della religione e della preghiera, e appoggiandosi a strutture cattoliche.
In sostanza: dall'omosessualità si può uscire cone si può uscire dalla droga.
I siti di riferimento, quelli citati sul video, sono un continuo rimando, in molti casi è possibile trovare del materiale documentario, anche di carattere scientifico, o pseudo, più una serie di consigli per genitori e amici.

Il lavoro fatto da Saverio Tommasi e Ornella De Zordo, è dunque un lavoro di documentazione e analisi, in primis dei documenti cartacei, che è possibile reperire anche on-line e delle diverse teorie che vi ruotano attorno, come la presunta responsabilità della figura materna nel caso dell'omosessualità del figlio, maschio... Ma nulla ha a che vedere con la violazione della privacy ( l' unica persona ad essere ripresa in volto è il padre esorcista mentre celebra la messa). Piuttosto ha i toni polemici di una denuncia.
Assimilare l'omosessualità alla presenza di Satana sulla terra ( cpome avviene durante il corso in cui Tommasi si è infiltrato), e sostenere che “Pasolini morì a causa delle sue abitudini sessuali...” sono affermazioni pesanti e che difficilmente possono scrollarsi di dosso l'ombra omofobica che potrebbe celarsi dietro.

L'Arcigay nazionale, dal canto suo, grida vergogna e “...denuncia questa aggressiva escalation contro l’omosessualità, che sparge menzogne e procura concreti danni ai vissuti delle persone che cadono in questa rete di esaltati cattolici reazionari!”. “ Le gerarchie cattoliche- scrive il presidente, Aurelio Mancuso- che ogni giorno pubblicamente condannano l’omosessualità, si affidano ora a praticoni apprendisti stregoni, che cercano di dimostrare che dall’omosessualità si può guarire, spargendo pericolissime idee e giudizi sul ruolo genitoriale e sui modelli sociali di riferimento, che dovrebbero preoccupare in primo luogo i cattolici.”

Per molto tempo considerata una malattia psichiatrica, l'omosessualità ha perso quest'etichetta dalla metà degli anni '70, dal '93, questa posizione è stata fatta propria anche dall'OMS. Ciononostante essere omosessuali continua ad essere un reato, punibile anche con la pena di morte o con la reclusione, in molti paesi nel mondo, 94 gli Stati in cui esiste il ’reato di omosessualità’, in 7 di questi (Iran, Mauritania, Sudan, Emirati Arabi Uniti, Yemen, Arabia Saudita, Nigeria) vige la pena capitale.

Però la proposta francese di una moratoria internazionale per il reato di omosessualità da portare all'ONU è stata accolta in maniera critica dal Vaticano, suscitando una serie di polemiche successive fino ad un sit-in svoltosi il 6 dicembre.
Secondo il Vaticano, infatti, chiedere la depenalizzazione del reato di omosessualità porterebbe come conseguenza ad una serie di pressioni all'interno degli stati che non accettano unioni fra persone dello stesso sesso.

Recentemente una leggera marcia indietro, tramite il direttore della sala stampa, padre Federico Lombardi: “ "La Chiesa è certo per una depenalizzazione della omosessualità, non è per riconoscere leggi penali che considerino crimine l'omosessualità".
Fermo restando che al momento si tratta di una proposta, da avanzare al'ONU, di cui il Vaticano non fa parte.

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