Disinformazione cristiana sull’UAAR e lo sbattezzo

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kelly70
00martedì 19 agosto 2008 00:33


In questi giorni un certo numero di siti cristiani USA (WorldNetDaily, Alliance Alert, The Reformed Pastor…) sta diffondendo la notizia che l’UAAR ha rinunciato a ottenere la messa al bando del battesimo. Lo scopo della notizia, apparentemente, è di mettere in guardia gli americani affinché lo stesso tentativo non sia messo in atto oltreoceano. La ‘fonte’ pare sia un politico grossetano della Rosa Bianca, l’avvocato Gianfranco Amato, che si sarebbe legato a uno staff di legali cristiani dell’Arizona, l’Alliance Defense Fund, già attivamente impegnato contro la legalizzazione dei matrimoni omosessuali e “per il diritto di diffondere la Verità”.

Le informazioni contengono numerose imprecisioni: troppe per non pensare che siano volute. Già l’occhiello viene smentito dal testo, secondo cui l’UAAR vorrebbe mettere al bando il pedobattesimo, e non il battesimo tout-court. Benché auspicabile (ma per libera convinzione dei genitori), le iniziative legali UAAR non hanno mai avuto questo fine. Lo scopo della campagna UAAR è di far venir meno gli effetti civili del pedobattesimo, che consistono nell’appartenenza alla Chiesa cattolica e nella presa d’atto, da parte della giurisprudenza italiana, che i battezzati cattolici sono tenuti a essere “sudditi e sottomessi” alle gerarchie ecclesiastiche.
Inoltre, l’unica iniziativa UAAR inerente lo sbattezzo che sia giunta davanti a un tribunale risale a otto anni fa, e non ci risulta che l’organizzazione USA sia intervenuta nel procedimento. Né, infine, l’iniziativa fu avviata come UAAR: fu infatti promossa personalmente (perché non si poteva fare altrimenti) dall’allora segretario Luciano Franceschetti.

La campagna UAAR ha già ricevuto una significativa attenzione all’estero (Wired, Arte), ed è probabile che il lancio della giornata dello sbattezzo, in programma il prossimo 25 ottobre, abbia contribuito a generare questa improvvisa alzata di scudi. Nulla di male, noi per primi siamo per la libertà di espressione: purché non si raccontino falsità.

www.uaar.it/news/2008/08/18/disinformazione-cristiana-su-uaar-sb...
MauriF
00giovedì 21 agosto 2008 07:26

noi per primi siamo per la libertà di espressione: purché non si raccontino falsità.




...da che pulpito! hehe
Claudio Cava
00giovedì 21 agosto 2008 09:22
Re:
MauriF, 21.08.2008 07:26:


noi per primi siamo per la libertà di espressione: purché non si raccontino falsità.




...da che pulpito! hehe



Non ti dico di vergognarti solo perche' e' ormai chiaro che sei privo di ogni senso di vergogna.

Qualunque persona normale si sarebbe vergognata a tornare qui, dopo quel vigliacco tentativo di calunnia a nostro carico su Sospi.

Tu non contento di tornare come se niente fosse successo continui con le tue bassezze.

Se tutti i cattolici fossero come te sareste da far sparire dalla faccia della terra.

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