Don Spoladore rifiuta il test del dna

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kelly70
00lunedì 2 agosto 2010 23:04
Dopo il rifiuto di costituirsi in giudizio, evita anche l'esame che potrebbe scagionarlo

 

Don SpoladorePADOVA — L’ultimo «no» don Paolo Spoladore l’ha rivolto al perito del tribunale dei minorenni, che lo aveva convocato quest’oggi a Mestre per il test del dna.

Il sacerdote, che già aveva rifiutato di costituirsi in giudizio nella causa di accertamento della paternità che lo vede coinvolto — avviata dalla denuncia di un donna di 49 anni, che lo ritiene il padre del proprio figlio di 8 —, ha risposto che non ci sarà.

Decidendo di non fare l’esame che lo avrebbe potuto scagionare, tuttavia, don Paolo consegna nelle mani del giudice minorile Maria Teresa Rossi un pesantissimo elemento di prova a suo carico.

In pratica, si preclude la possibilità di vedersi riconoscere ogni ragione.

 

La Diocesi

Benché non del tutto inattesa, la presa di posizione del prete, sospeso lo scorso giugno dalla Diocesi di Padova dall'esercizio del ministero presbiteriale, segna una linea di demarcazione netta nell’intera vicenda. Per la curia, però, quest’ultimo episodio non muta il quadro della situazione. «Per noi non cambia niente — dice don Paolo Doni, vicario del vescovo —. Ci siamo già espressi e in ogni caso la decisione di procedere all’esame del dna non rientra nelle nostre competenze. Altrettanto posso dire che noi non abbiamo suggerito a don Paolo di sottoporsi o meno alla prova». «Donpa» va a Brescia La Diocesi, invece, resta sempre molto vigile sull’altro fronte caldo che contraddistingue l’affaire Spoladore. E cioè quello dei suoi (discussi) corsi di formazione in comunicazione e medicina alternativa tenuti dal prete, già finiti al centro anche di un’indagine dell’Ordine dei Medici.

«Sono iniziative di cui il sacerdote risponde personalmente e non hanno alcuna approvazione da parte dell’autorità ecclesiastica», aveva reso noto lo scorso 25 giugno il vescovo di Padova Antonio Mattiazzo. E così, negli ultimi giorni, dalle parti dell’episcopato, non è sfuggito che don Spoladore abbia deciso di spostare il suo prossimo «corso base di comunicazione» — un evento in grado di attrarre centinaia di partecipanti (ciascuno dei quali sborsa 240 euro per l’iscrizione) — dal capannone di Santa Maria di Sala (nel Veneziano), al palasport di Montichiari in provincia di Brescia. L’appuntamento è previsto per il 3 settembre. Giovanni Viafora

27 luglio 2010 - corrieredelveneto.it

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