Finalmente anche in Italia

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=omegabible=
00domenica 11 aprile 2010 18:35
AGORA' il film che il Vaticano non voleva
Dalla fine del corrente mese sarà programmato in tutte le sale italiane.
Detti numerose adesioni a enti che si sono prodigati affinchè venisse proiettato anche in Italia e finalmente....
Raccomando vivamente di andarlo a vedere perchè è un vero capolavoro come storia in se e per la coreografia!






www.liquida.it/notizie/cinema/2010/03/25/8679119/film-facebook-alejandro...



Buona visione!!! [SM=x789056]


omega [SM=x1421970]


=omegabible=
00martedì 13 aprile 2010 17:40
RE

Esce nelle sale dal 23 aprile.

Buona visione.


omega [SM=x789056]

maria24
00lunedì 26 aprile 2010 15:02
COSA NE PENSATE DI ANGELI E DEMONI
Io ho visto questo film, e a me ha fatto pensare più ad una trovata per mettere il papa ed i suoi gerarchi su un piedistallo ed una cupola di vetro.
Come se all'interno della chiesa ci siano degli illuminati che tentano di far crollare il loro sistema.
Nel film fa vedere che il vaticano ha aperto le porte allo scrittore invece le critiche dicono il contrario...tutto apparenza per far vedere che loro sono molto disponibili....col cavolo.
=omegabible=
00lunedì 26 aprile 2010 16:41
Re: COSA NE PENSATE DI ANGELI E DEMONI
maria24, 26/04/2010 15.02:

Io ho visto questo film, e a me ha fatto pensare più ad una trovata per mettere il papa ed i suoi gerarchi su un piedistallo ed una cupola di vetro.
Come se all'interno della chiesa ci siano degli illuminati che tentano di far crollare il loro sistema.
Nel film fa vedere che il vaticano ha aperto le porte allo scrittore invece le critiche dicono il contrario...tutto apparenza per far vedere che loro sono molto disponibili....col cavolo.



Non riesco a decifrare il tuo pensiero.Puoi spiegare meglio.
Ipazia fu addirittura scarnificata dai parabolani spinti dal vescovo Cirillo che fu fatto pure santo! [SM=x1468240]


omega [SM=x1421983] [SM=x789055]


Jon Konneri
00lunedì 26 aprile 2010 19:12
Ipazia, i parabolani e gli scheletri nell'armadio
di Rino Camilleri
tratto da Il Giornale 25 aprile 2010

Ricordate il film Le crociate di Ridley Scott? L'autore dichiarò di aver voluto fare un’opera contro tutti i fondamentalismi ma, guarda caso, nella trama solo i cristiani erano cattivi e infidi, mentre i musulmani erano buoni e generosi. Ora è il turno di Alejandro Amenábar, che - testuale - col suo film Agorà ha voluto denunciare, anche lui, i fondamentalismi. Ma, vedi un po’, anche qui i cattivi sono i cristiani. Naturalmente è vero che anche il cristianesimo ha avuto i suoi supporters a mano armata, ma Scott ha dovuto cercarli nel XII secolo e Amenábar nel V. Sì, perché a far problema oggi non è certo il cristianesimo, bensì altre religioni i cui fanatici la mano armata ce l’hanno ancora, e certi registi olandesi ne sanno qualcosa. Così, è più comodo «denunciare» chi non si difende, per cose avvenute mille e rotti anni fa, e pazienza se oggi non è certo la «scienza» ad essere perseguitata bensì il cristianesimo.
Ipazia, scienziata bella e giovine, trucidata dai cristiani su ordine del vescovo Cirillo ad Alessandria nell’anno 415: questo il mito politicamente corretto. Intanto avvertiamo che prima di Voltaire (1736) Ipazia non se la filava nessuno; sono i philosophes a trarla dall’armadio dei secoli per metterla in quello degli «scheletri» della Chiesa. Nel secolo dei romantici Ipazia diventa la rappresentante del mondo pagano (visto come dorato e tollerante, dove si viveva in armonia con la natura e i suoi dèi) uccisa dal fanatismo monoteista. Nel Novecento eccola proto-femminista contro la «misoginia» cattolica. La verità? Innanzitutto, della sua beltà niente sappiamo: aveva sui sessant’anni quando morì. Scienziata? Suo padre, Teone, si dava da fare coi misteri ermetici e orfici. Lei era neoplatonica e la sua «scuola» era in realtà un cenacolo ristretto in cui si insegnavano «misteri» da non divulgare ai «profani» (infatti, non rimane alcuna sua opera, quel poco che si sa lo si deve ai discepoli). Come neoplatonica era molto vicina al cristianesimo di cui apprezzava le virtù stoiche, tant’è che Sinesio di Cirene, suo alunno e ammiratore, finì vescovo. Come quel Cirillo (santo e Padre della Chiesa) che, secondo alcuni, avrebbe ordinato il linciaggio di Ipazia per odio al paganesimo, alle donne e alla scienza. Macché. Cirillo non temeva affatto i pagani, ormai innocua minoranza, bensì gli eretici (cristiani), che non cessava di contrastare. Suo antagonista politico era il governatore (cristiano) Oreste, il quale, da buon funzionario bizantino e, dunque, cesaropapista, riteneva che la Chiesa dovesse essere sottomessa alla Stato. Il contrasto (ripetiamo: politico) tra i due aveva creato in città partiti contrapposti, fazioni politiche che nell’età bizantina erano la regola.
Ebbene, in Alessandria tutti sapevano che eminenza grigia di Oreste era la vecchia Ipazia. Nel partito favorevole a Cirillo c’era un gruppo che il santo a stento riusciva a tenere a bada, i famigerati «parabolani», così chiamati dal nome dei gladiatori contra leones aboliti molto tempo prima da Teodosio. Si aggiunga che nella testa del popolino - e nelle dicerie - gli insegnamenti misterici di Ipazia, di cui nulla trapelava, erano diventati chissà quali pratiche di magia nera. Finì che la lettiga con cui gli schiavi portavano Ipazia a spasso venne assalita e lei linciata. Cirillo e Oreste, che non pensavano che le cose sarebbero trascese a tal punto, rimasero così impressionati da affrettarsi a far pace. Oreste, cui l’ordine pubblico era sfuggito di mano, lasciò la città. Rimase san Cirillo con la patata bollente in mano. Morale: se qualcuno si scandalizza del fanatismo di certi cristiani d'antan ricordi che anche Robespierre, Hitler e Stalin erano battezzati cristiani. Hitler era addirittura cattolico.


=omegabible=
00lunedì 26 aprile 2010 20:21
Re: Ipazia, i parabolani e gli scheletri nell'armadio
Jon Konneri, 26/04/2010 19.12:

di Rino Camilleri
tratto da Il Giornale 25 aprile 2010

Hitler era addirittura cattolico.





Già, proprio come te!!!! [SM=x1426851] [SM=x1414807]

omega [SM=x1421983] [SM=x789056]



Frances1
00martedì 27 aprile 2010 13:57
Re: Ipazia, i parabolani e gli scheletri nell'armadio
Jon Konneri, 26/04/2010 19.12:

di Rino Camilleri
tratto da Il Giornale 25 aprile 2010

Ricordate il film Le crociate di Ridley Scott? L'autore dichiarò di aver voluto fare un’opera contro tutti i fondamentalismi ma, guarda caso, nella trama solo i cristiani erano cattivi e infidi, mentre i musulmani erano buoni e generosi. Ora è il turno di Alejandro Amenábar, che - testuale - col suo film Agorà ha voluto denunciare, anche lui, i fondamentalismi. Ma, vedi un po’, anche qui i cattivi sono i cristiani. Naturalmente è vero che anche il cristianesimo ha avuto i suoi supporters a mano armata, ma Scott ha dovuto cercarli nel XII secolo e Amenábar nel V. Sì, perché a far problema oggi non è certo il cristianesimo, bensì altre religioni i cui fanatici la mano armata ce l’hanno ancora, e certi registi olandesi ne sanno qualcosa. Così, è più comodo «denunciare» chi non si difende, per cose avvenute mille e rotti anni fa, e pazienza se oggi non è certo la «scienza» ad essere perseguitata bensì il cristianesimo.
Ipazia, scienziata bella e giovine, trucidata dai cristiani su ordine del vescovo Cirillo ad Alessandria nell’anno 415: questo il mito politicamente corretto. Intanto avvertiamo che prima di Voltaire (1736) Ipazia non se la filava nessuno; sono i philosophes a trarla dall’armadio dei secoli per metterla in quello degli «scheletri» della Chiesa. Nel secolo dei romantici Ipazia diventa la rappresentante del mondo pagano (visto come dorato e tollerante, dove si viveva in armonia con la natura e i suoi dèi) uccisa dal fanatismo monoteista. Nel Novecento eccola proto-femminista contro la «misoginia» cattolica. La verità? Innanzitutto, della sua beltà niente sappiamo: aveva sui sessant’anni quando morì. Scienziata? Suo padre, Teone, si dava da fare coi misteri ermetici e orfici. Lei era neoplatonica e la sua «scuola» era in realtà un cenacolo ristretto in cui si insegnavano «misteri» da non divulgare ai «profani» (infatti, non rimane alcuna sua opera, quel poco che si sa lo si deve ai discepoli). Come neoplatonica era molto vicina al cristianesimo di cui apprezzava le virtù stoiche, tant’è che Sinesio di Cirene, suo alunno e ammiratore, finì vescovo. Come quel Cirillo (santo e Padre della Chiesa) che, secondo alcuni, avrebbe ordinato il linciaggio di Ipazia per odio al paganesimo, alle donne e alla scienza. Macché. Cirillo non temeva affatto i pagani, ormai innocua minoranza, bensì gli eretici (cristiani), che non cessava di contrastare. Suo antagonista politico era il governatore (cristiano) Oreste, il quale, da buon funzionario bizantino e, dunque, cesaropapista, riteneva che la Chiesa dovesse essere sottomessa alla Stato. Il contrasto (ripetiamo: politico) tra i due aveva creato in città partiti contrapposti, fazioni politiche che nell’età bizantina erano la regola.
Ebbene, in Alessandria tutti sapevano che eminenza grigia di Oreste era la vecchia Ipazia. Nel partito favorevole a Cirillo c’era un gruppo che il santo a stento riusciva a tenere a bada, i famigerati «parabolani», così chiamati dal nome dei gladiatori contra leones aboliti molto tempo prima da Teodosio. Si aggiunga che nella testa del popolino - e nelle dicerie - gli insegnamenti misterici di Ipazia, di cui nulla trapelava, erano diventati chissà quali pratiche di magia nera. Finì che la lettiga con cui gli schiavi portavano Ipazia a spasso venne assalita e lei linciata. Cirillo e Oreste, che non pensavano che le cose sarebbero trascese a tal punto, rimasero così impressionati da affrettarsi a far pace. Oreste, cui l’ordine pubblico era sfuggito di mano, lasciò la città. Rimase san Cirillo con la patata bollente in mano. Morale: se qualcuno si scandalizza del fanatismo di certi cristiani d'antan ricordi che anche Robespierre, Hitler e Stalin erano battezzati cristiani. Hitler era addirittura cattolico.





Rino Camilleri, apologeta ignorante, i cui articoli se li filano soltanto "Il Giornale" e "Il Timone". Ci vuole coraggio nel prendere le fonti storiche e rivoltarle e proprio favore, dal momento che né Damascio e né Socrate Scolastico parlano di chissà quale eresia a monte dei fatti di Alessandria, ma unicamente di odio incondizionato dei cristiani verso ebrei e pagani, in primo luogo vero le donne, le quali, nella tollerante Alessandria, consumavano gli ultimi spazi pubblici a loro concessi. Ipazia non è mai stata praticante e teorica di magia nera. Dov'è la fonte storica a suggello di questa accusa? Quando morì aveva 60 anni? Dove sta scritto? Non le sa filava nessuno? Ma che stai a dì Camilleri? Pochi antichi personaggi hanno avuto l'onore di essere ritratti in una biografia ufficiale da parte dei loro discepoli, nel caso da parte di Damascio e Simone di Cirene, a conferma dell'autorevolezza della maestra nei confronti dei suoi allievi. Se ella aveva trovato spazio nella immensa biblioteca di Alessandria, nella quale Damascio ha attinto le notizie storiche su di lei, significa che circa un secolo dopo la sua morte, il suo ricordo e la riverenza verso di lei erano ancora custoditi in una città dilaniata dalla violenza cristiana. Ipazia scienziata? Si, ha presente l'idroscopio Camilleri? Non è certo opera di S. Agostino.
Quanto all'influenza di Ipazia nel sistema delle scuole filosofiche, basti ricordare che fu a capo della celebre scuola alessandrina, la più importante del globo. Ma non avrebbe senso spiegare a questo analfabeta cosa fosse la scuola di Alessandria e quale peso avesse nell'assetto delle scuole filosofiche.
La faccenda più triste è che buffoni internettiani si bevono il ciarpame di questo Camilleri.
kelly70
00martedì 27 aprile 2010 14:30
Re: X Frances

[SM=g27811]

[SM=p1420229]
Babila il grande
00martedì 27 aprile 2010 17:48
Re: Re: Ipazia, i parabolani e gli scheletri nell'armadio
Frances1, 27/04/2010 13.57:



Rino Camilleri, apologeta ignorante, i cui articoli se li filano soltanto "Il Giornale" e "Il Timone". Ci vuole coraggio nel prendere le fonti storiche e rivoltarle e proprio favore, dal momento che né Damascio e né Socrate Scolastico parlano di chissà quale eresia a monte dei fatti di Alessandria, ma unicamente di odio incondizionato dei cristiani verso ebrei e pagani, in primo luogo vero le donne, le quali, nella tollerante Alessandria, consumavano gli ultimi spazi pubblici a loro concessi. Ipazia non è mai stata praticante e teorica di magia nera. Dov'è la fonte storica a suggello di questa accusa? Quando morì aveva 60 anni? Dove sta scritto? Non le sa filava nessuno? Ma che stai a dì Camilleri? Pochi antichi personaggi hanno avuto l'onore di essere ritratti in una biografia ufficiale da parte dei loro discepoli, nel caso da parte di Damascio e Simone di Cirene, a conferma dell'autorevolezza della maestra nei confronti dei suoi allievi. Se ella aveva trovato spazio nella immensa biblioteca di Alessandria, nella quale Damascio ha attinto le notizie storiche su di lei, significa che circa un secolo dopo la sua morte, il suo ricordo e la riverenza verso di lei erano ancora custoditi in una città dilaniata dalla violenza cristiana. Ipazia scienziata? Si, ha presente l'idroscopio Camilleri? Non è certo opera di S. Agostino.
Quanto all'influenza di Ipazia nel sistema delle scuole filosofiche, basti ricordare che fu a capo della celebre scuola alessandrina, la più importante del globo. Ma non avrebbe senso spiegare a questo analfabeta cosa fosse la scuola di Alessandria e quale peso avesse nell'assetto delle scuole filosofiche.
La faccenda più triste è che buffoni internettiani si bevono il ciarpame di questo Camilleri.



Infatti, cara Frances, infatti.

Camilleri non è uno storico e neppure un apologeta, è un discreto scrittore di libri polizieschi che può anche piacere se si limita ad operare in questo campo nel quale, comunque, non è neppure grande, se confrontato con i maestri del mondo anglosassone.

Che si limiti dunque a Montalbano e lasci stare Ipazia.

Babila.


kelly70
00martedì 27 aprile 2010 18:14
Re: Re: Re: Ipazia, i parabolani e gli scheletri nell'armadio
Babila il grande, 27/04/2010 17.48:



Infatti, cara Frances, infatti.

Camilleri non è uno storico e neppure un apologeta, è un discreto scrittore di libri polizieschi che può anche piacere se si limita ad operare in questo campo nel quale, comunque, non è neppure grande, se confrontato con i maestri del mondo anglosassone.

Che si limiti dunque a Montalbano e lasci stare Ipazia.

Babila.






Ma quello di Montalbano non si chiama Andrea Camilleri?
Frances1
00martedì 27 aprile 2010 18:28
Cari Kelly e Babila, grazie delle attestazioni di stima. In effetti l'autore di "Montalbano" è Andrea Camilleri, grande uomo sotto il profilo culturale e umano. Niente a che vedere con Rino Camilleri, pubblicista e saggista (nel cui repertorio figurano quasi esclusivamente biografie di santi e saggi sulla superstizione... ehm intendevo dire devozione popolare). Questo è da tempo impegnato sul fronte dell'apologetica e della contesta senza quartiere contro lo studio scientifico del cristianesimo e della storia della chiesa.
Babila il grande
00martedì 27 aprile 2010 19:05
Re:
Frances1, 27/04/2010 18.28:

Cari Kelly e Babila, grazie delle attestazioni di stima. In effetti l'autore di "Montalbano" è Andrea Camilleri, grande uomo sotto il profilo culturale e umano. Niente a che vedere con Rino Camilleri, pubblicista e saggista (nel cui repertorio figurano quasi esclusivamente biografie di santi e saggi sulla superstizione... ehm intendevo dire devozione popolare). Questo è da tempo impegnato sul fronte dell'apologetica e della contesta senza quartiere contro lo studio scientifico del cristianesimo e della storia della chiesa.



Chapeau! Je me suis trompé!

Preso dalla foga non avevo letto il nome e quindi...

Anche i Babila "grandi" possono sbagliare! [SM=g27828]

Comunque, il mio giudizio espresso su Montalbano non cambia.

Grazie a Kelly e a Frances. [SM=x789060]

Babila il piccolo. [SM=x789055]


P.S. Sto diventando vecchio, maledizione!




maria24
00mercoledì 28 aprile 2010 23:00
FORSE NON MI SONO CAPITA
direbbe una mia amica, io stavo parlando del film Angeli e demoni che avevo visto alla televisione e subito dopo ne ho visto un'altro che non ricordo bene il titolo, dove c'entrava la bibbia, e che più o meno somigliava ad Angeli e Demoni, cioè sembrava un modo per difendere la chiesa dal momento critico che sta' vivendo. Volevo sapere se qualcuno di voi l'ha visto qesto film e cosa ne pensava.
Salti a tutti
da Anna Maria
Jon Konneri
00giovedì 29 aprile 2010 13:12
Fonte exsurgatdeus.blogspot.com/2010/04/ipazia-fra-storia-e-mito-anticattol...
Questo mi era sfuggito [SM=x789063]

In questi giorni andando al cinema, potrà capitarvi di imbattervi in un film chiamato AGORA', un film del 2009 del regista spagnolo Alejandro Amenabar , già famoso per The others e Mare dentro. Che c'è di strano? Il film sta facendo discutere perchè narra la storia dell'orrenda morte della scienziata Ipazia per mano indovinate di chi...dei perfidi cristiani!
Una storia vera? Ni, nel senso che Ipazia davvero morì, ma gli uccisori nonostante quel che si legga in forum e siti avevano ben poco di cristiani e già nel tempo in cui vivevano erano in odore di eresia.
Uno scheletro da rispolverare dall'armadio in tempi di furiosi attacchi contro la Chiesa, anche perché come si legge nei siti a farne le spese sono presunti Vescovi mandatari, mai esistiti.
Che caso! Un film anticristiano in questo periodo...
Intanto come si poteva immaginare, Ipazia, già paladina del pensiero ateo-anticristiano-scientista e oscurantista dell'Illuminismo è stata "beatificata" dai neo-Illuministi UAARIANI. Già perchè i gruppi dell'UAAR non hanno perso tempo ed euforici organizzano convegni, dibattiti e cineforum...Un boccone troppo prelibato. Ma di fondo, c'è la solita ignoranza e mistificazione delle fonti storiche. Dire che i parabolani (gli uccisori di Ipazia) fossero cristiani equivale a dire che Hitler e Stalin (entrambe battezzati) lo fossero...Si avete capito bene quell'Hitler che trucidò barbaramente sacerdoti, religiose e religiosi, che sostituì la recita del Padrenostro nelle scuole e tolse i crocifissi dalle aule...Oppure lo Stalin dei gulag in cui furono rinchiusi centinaia di religiosi, sacerdoti etc... Dire che questi personaggi siano stati cristiani, equivale a mistificare la realtà.

Qualsiasi ateo dotato di buonsenso (escludo pertanto Odifreddi e compagnia briscola) saprebbe fare le debite differenze.
Sapete quante sette pseudo cristiane ed eretiche c'erano agli albori del cristianesimo?
Sapete quante di esse si proclamavano autenticamente cristiane senza esserlo?
Studiate la storia...poi ne riparliamo.
Frances1
00giovedì 29 aprile 2010 21:54
Cerchiamo di dare a Cesare ciò che è di Cesare:

=omegabible=
00giovedì 29 aprile 2010 23:08
RE x francis
Grazie carissima,con un filmatino hai detto tutto!!!! [SM=x1468240] [SM=x1421970]

[SM=x789061]


omega [SM=x789054] [SM=x789056]

Babila il grande
00venerdì 30 aprile 2010 01:44
Re:
Frances1, 27/04/2010 18.28:

Cari Kelly e Babila, grazie delle attestazioni di stima. In effetti l'autore di "Montalbano" è Andrea Camilleri, grande uomo sotto il profilo culturale e umano. Niente a che vedere con Rino Camilleri, pubblicista e saggista (nel cui repertorio figurano quasi esclusivamente biografie di santi e saggi sulla superstizione... ehm intendevo dire devozione popolare). Questo è da tempo impegnato sul fronte dell'apologetica e della contesta senza quartiere contro lo studio scientifico del cristianesimo e della storia della chiesa.



Non conoscendo il personaggio - l'apologeta - sono andato alla sua ricerca nel Web ed ho trovato il nome Rino Cammilleri, con due emme.

Chiedo a Frances se è un caso di omonimia oppure è lo stesso scrittore con il cognome ortograficamente errato.

Grazie.

Babila.


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