Giudice Tosti e rimozione crocifissi dai luoghi pubblici

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kelly70
00sabato 22 dicembre 2007 14:19
A: Daniele Capezzone Camera dei Deputati


Caro Daniele
questa lettera è stata inviata anche a varie associazioni laiche e atee così da coinvolgere anche loro in maniera marcata in merito allo stesso problema. Le associazioni sarebbero molte di più, ma non potendo comunicare con tutte, mi scuso per quelle mancanti. Questa lettera sarà comunque pubblicata su vari siti e diffusa.

Ti scrivo per ricordarti il caso del giudice Luigi Tosti. Come ricorderai Tosti tentò – difendendo la Costituzione italiana e la Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo – di non discriminare i cittadini chiedendo la rimozione del simbolo religioso del crocifisso dai luoghi pubblici.

Una richiesta che qualsiasi Stato, che si definisce laico e non teocratico, dovrebbe accogliere immediatamente senza esitare e senza bisogno di una sollecitazione da parte di un funzionario dello Stato. Invece lo Stato italiano, con l’allora guardasigilli Roberto Castelli, non si mosse. Neanche Carlo Azeglio Ciampi Presidente della Repubblica di allora prese posizione. Le istituzioni rappresentano i cittadini italiani oppure la Chiesa cattolica e il Vaticano?

Lo Stato italiano ha ritenuto che la richiesta avanzata dal magistrato Tosti fosse addirittura perseguibile e condannabile. Infatti Luigi Tosti è stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio, interdetto per un anno dai pubblici uffici e condannato a sette mesi di carcere in aggiunta di altri procedimenti contro di lui sempre in merito al tema di questa vicenda. E’ questa l’Italia laica e democratica che viene sbandierata? Oppure dovremmo chiamarla Italia vaticana oppure Repubblica pontificia italiana?



Ora a guardasigilli c’è Clemente Mastella e Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano. E’ da chiedersi se in politica, come in matematica, cambiando l’ordine dei fattori il risultato cambi oppure resti invariato. Non ci resta che appurarlo.

Andiamo al punto Daniele. Questa lettera l’ho scritta di mio pugno, ma sappi che sto esprimendo il pensiero e il disagio di moltissimi cittadini scontenti di quanto sta accadendo. Il silenzio assordante dei mass media è coperto dall’ancora più assordante silenzio del Parlamento.

Ti chiediamo Daniele di attivarti e di attivare il tuo partito e gli altri partiti alleati che dovrebbero condividere e difendere gli stessi ideali come La Rosa nel Pugno, affinché le associazioni laiche si mobilitino in maniera concreta e massiccia sul territorio nazionale per aprire una petizione, una raccolta di firme a difesa del giudice Luigi Tosti e a difesa della laicità dello Stato. E’ inaudito infatti che da molti mesi – tranne rarissime eccezioni – non si siano attivate Interrogazioni parlamentari e Question time alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica, né iniziative tranne che in Francia da parte dei Brights brightsfrance.free.fr/tostiitaliano.htm e da altre nazioni. Certo è che bisogna provvedere al più presto per non disilludere i cittadini che hanno dato il proprio voto e la propria fiducia a una certa forza politica.


Un saluto cordiale,

Ennio Montesi

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