Gli affari immobiliari degli Enti ecclesiastici

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Claudio Cava
00domenica 3 giugno 2007 16:58

Sanatorie, cambi di destinazione d’uso, sfratti, cause infinite con gli inquilini: la ‘febbre del mattone’ della Chiesa sta avendo un impatto pesante sul centro storico di Roma.

Gli enti ecclesiastici stanno cercando da anni di liberarsi degli storici affittuari che risiedono negli antichi palazzi romani a prezzi da ‘equo canone’, per trasformarli in ben più remunerativi alberghi, residence e bed and breakfast. Quello del turismo religioso è un affare estremamente lucroso per la Chiesa, e non solo per l’aumento dei pellegrini in arrivo nella Città Eterna: in seguito a una contestatissima norma introdotta dal governo Berlusconi, gli immobili di proprietà ecclesiastica, anche a finalità commerciali, non pagano l’Ici.

La norma doveva essere abolita dal governo di centrosinistra ma, come spesso accade, tra il dire e il fare la politica clericale è riuscita di nuovo a metterci lo zampino: nel decreto che aboliva l’esenzione dell’Ici c’erano, infatti, “difficoltà interpretative e applicative”, in seguito alle quali è stata istituita un’apposita commissione incaricata di sciogliere l’arcano: nessun limite di tempo, però, e intanto la vecchia norma resta in vigore. E non solo. Oltre all’esenzione Ici, gli Enti religiosi godono anche di una riduzione del 50% dell’Ires, l’Imposta sul Reddito delle Società, come ad esempio l’affitto di camere ed appartamenti. A queste condizioni, è facile capire perché molti ordini ed istituti stiano cercando di riconvertire a finalità turistiche conventi e seminari: in tutta Italia, sarebbero 3.300 le case per ferie gestite da enti religiosi, con un giro d’affari di 4,5 miliardi di euro e una ricettività di oltre 200.000 posti letto.

Adista ha raccolto le testimonianze di alcuni degli ‘sfrattati’ della Chiesa cattolica, che offrono uno stridente contrappunto alle parole del presidente dei vescovi italiani, mons. Angelo Bagnasco, nella prolusione all’assemblea generale della Cei: “I giovani si trovano oggi in un mercato immobiliare fuori dalla loro portata, e il loro bilancio familiare deve dall’inizio scontare un costo dell’affitto troppo elevato per gli stipendi correnti, specialmente quando il lavoro è ancora precario. Questo incide non poco anche nel progettare il loro futuro”. […]

Il testo integrale del documento di Alessandro Speciale è stato pubblicato sul sito di Adista

www.uaar.it/news/2007/06/02/gli-affari-immobiliari-degli-enti-eccles...
=omegabible=
00domenica 3 giugno 2007 17:13
re
Oltre a essere ...CEI sono anche SORDI.
Verrà un giorno che il logo di Apocalisse sarà una realtà....
omega [SM=x789055] [SM=x789056]
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