Gli atei pronti a fare le pulci ai Comuni:

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kelly70
00sabato 1 marzo 2008 00:30
Dove finiscono i fondi pubblici
L’UAAR ha lanciato una nuova campagna a difesa della laicità dello Stato. La campagna riguarda i fondi pubblici che i Comuni versano alle confessioni religiose come oneri di urbanizzazione secondaria: vuole sensibilizzare su questo tema, praticamente sconosciuto all’opinione pubblica, ma vuole anche coinvolgere tutti i cittadini italiani disponibili a dare un piccolo aiuto per comprendere le dimensioni del fenomeno.

Non vi chiediamo soldi: vi chiediamo di indagare su come vengono spesi i soldi della collettività.
L’UAAR ha già costituito una banca dati, ovviamente ancora incompleta: ma le informazioni raccolte finora sono già in grado di dimostrare come il fenomeno possa essere definito gigantesco.

Trovate tutte le informazioni a proposito della campagna oneri sul nostro sito: in basso, trovate anche le dritte per recuperare le informazioni presso il vostro comune e comunicarle all’UAAR.
Scoperchiamo insieme questo pentolone: un paese è civile anche quando la popolazione è consapevole di come vengono spesi i suoi soldi!

http://www.uaar.it/uaar/campagne/oneri/
kelly70
00sabato 1 marzo 2008 16:59
Dove finiscono i fondi pubblici


Un milione e quattrocentomila euro da parte del comune di Milano, ottocentomila euro da Firenze e ottocentomila da Bologna, solo in un anno. Sono i regali dei comuni italiani alle confessioni religiose: regali che gli atei italiani si preparano a censire e catalogare con un’azione capillare sul territorio italiano, per la creazione di una banca dati che renda chiara l’entità dell’appoggio economico delle istituzioni locali alle chiese.

«Invitiamo tutti i cittadini a richiedere al proprio comune di residenza le delibere di attribuzione degli oneri di urbanizzazione secondaria – spiega Raffaele Carcano, segretario nazionale della Uaar – per poter così capire quanti sono i soldi pubblici che finiscono alle chiese, oltre a quelli dell’otto per mille. Sul nostro sito abbiamo messo a disposizione la domanda da presentare ai comuni e tutti i riferimenti di legge del caso». Sul sito della Uaar, inoltre, compaiono già i primi dati raccolti, che verranno aggiornati di volta in volta sulla base delle “delazioni” dei cittadini: «ci aspettiamo di ricevere informazioni da molti degli iscritti ai nostri circoli locali, che hanno già risposto con entusiasmo all’iniziativa» conclude Carcano.

I comuni italiani possono, per legge, stornare una parte dei propri fondi a vantaggio delle Opere relative a chiese ed edifici per servizi religiosi e delle Opere relative a centri civici e sociali e attrezzature culturali e sanitarie, dietro cui si annidano molte presenze confessionali: soldi che vengono sottratti, all’insaputa dei cittadini, alle iniziative di interesse pubblico. I comuni italiani possono farlo, ma non sono obbligati, come già stabilito da una sentenza del Tar. E non è dato sapere a quanto ammonti questo cortese regalo. La campagna Oneri della Uaar si propone proprio di quantificare, e denunciare, fino all’ultimo centesimo.
Le informazioni sulla campagna Oneri si trovano sul sito internet della Uaar.

www.uaar.it/uaar/campagne/oneri/
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