Ignoranza, egoismo e Chiesa: i problemi dell’Italia

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Claudio Cava
00giovedì 17 luglio 2008 09:02

L’altro giorno, mentre attendevo in zona Viale Monza di recarmi presso una casa editrice per parlare di alcune pratiche relative ad un libro, mi sono imbattuto in uno strano cartello. Riportava la dicitura “Sono vietati i venditori porta a porta. L’aministratore”.

In un primo momento, mi ha fatto particolarmente sorridere l’errore grammaticale, poi, lentamente, mi sono reso conto del significato della cosa. Il significato intrinseco è lo stesso che avevano i cartelli “Vietato l’ingresso ai cani ed agli ebrei” degli anni della Seconda Guerra mondiale.
L’accostarvi l’errore grammaticale inoltre, rende il tutto ancora piu grottesco.

In questo clima di esasperata paura alla quale il mondo politico (globale) ci sta, volontariamente o meno, sottoponendo, fa prima di tutto effetto sulle classi piu ignoranti della popolazione, che proprio a causa della propria (purtroppo) ignoranza, non sono in grado di analizzare criticamente i preoccupanti messaggi che filtrano attraverso i mass media.

Non pare quindi strano notare come il partito politico piu marcatamente razzista (sotto vari aspetti) sia sicuramente quello della Lega Nord. Qual’è l’immagine del leghista medio? Montanaro, barbuto, piuttosto cicciottello, che fatica a parlare l’italiano correttamente, e inveisce contro qualsiasi cosa gli venga propinata, o in mancanza d’altro, contro tutto quello che non conosce direttamente (tutto quello, cioè, al di fuori dei confini della propria valle). Si può forse definire questo un intellettuale?

A tutto questo, si aggiunge l’egoismo intrinseco che la cultura italiana impone. “Se fotto gli altri, sono figo”. E se anche non li fotto, non me ne frega niente. Prima vengo io, poi tutto il resto.
E cosi non si pagano le tasse (tanto chi controlla), cosi non si fanno sedere gli anziani in autobus (tanto ci sono seduto io, che fa, mi picchia?), cosi si percorre l’autostrada fissi sulla corsia centrale (code? Al massimo sono dietro di me… e tu cos’hai da lampeggiare!).

Ovviamente, di egoismo (sotto forma di ottusità mentale, che porta a considerare solo i propri bisogni) e ignoranza, si ciba la nostra Chiesa, che non fa ingerenza nella politica italiana, perchè l’ingerenza potrebbe essere banalmente ignorata dalla classe politica. La Chiesa controlla la classe politica italiana, e se non applica questo controllo direttamente, lo può fare indirettamente proprio grazie a tutte quelle persone che, ignoranti, prendono per oro colato qualsiasi cosa esca di bocca al cardinale Ruini, al papa, o al straparlante di turno.

Mi hanno fatto riflettere, su questo argomento, le parole di una sociologa (immagino), ieri sera su Radio Popolare. Diceva che sono sempre di piu i giovani che pur dicendo di essere credenti, affermano di seguire una propria strada. I giovani di oggi (forse proprio grazie alla cultura che la società ci impone?) sviluppano un sempre maggior senso critico, e rifiutano le idee preconfezionate, vogliono elaborarle, farle proprie. Naturalmente questo non si riferisce alla maggioranza della popolazione giovanile, che anzi, purtroppo, naviga davvero in cattive acque, ma se una sociologa segnala questa tendenza, la cosa non può che farmi piacere.

Sempre da associare all’ingerenza della Chiesa, è il problema politico dei PACS. Non ho ancora sentito una sola delle persone che mi circondano (saranno tutti comunisti, che vi devo dire…) affermare di essere contro il riconoscimento dei diritti alle coppie omosessuali.
Che male fanno allo stato? La Chiesa continua a ripetere che “rovinano la famiglia”. Ma non si vogliono sposare in chiesa, a loro che gliene importa? E soprattutto, in che modo rovinerebbero la famiglia? Non forse nello stesso modo in cui la rovinano, tutt’ora, i single? Il prossimo passo quale sarà, proibire la possibilità di essere single?
Due persone che si amano, indipendentemente dal sesso, perchè non possono unirsi civilmente in matrimonio, come simbolo nei confronti della società di questa loro relazione affettiva?

Altro discorso, forse piu delicato, è quello delle adozioni. Sicuramente l’omosessualità, nella società attuale, porta alcuni problemi, che potendo scegliere di evitare, forse, si eviterebbero. Allora fin tanto che la scienza non ci saprà dire quali condizionamenti psicologici un bambino che cresce in una coppia omosessuale possa trarre, questo tema andrebbe lasciato in sospeso, in attesa. Ma esattamente allo stesso modo, deve essere lasciato in sospeso per i single.

La Chiesa invece, continua a tentare di far passare il messaggio che amarsi sia un male, a meno di non stare alle condizioni dettate dalla Sacra Romana Chiesa.
Le regole della chiesa però, si devono riferire ai soli credenti. E in Italia ce ne sono molti meno di quanto la Chiesa stessa non creda. Una coppia di omosessuali credenti potrebbe tranquillamente decidere di non sfruttare la legge sui PACS proprio per seguire la via indicata dalla propria religione, nessuno li costringerebbe al contrario. Si tratta del libero arbitrio, sancito perfino nella Bibbia.
Invece la Chiesa cerca di impedire che qualcuno possa di fatto rimanere al di fuori dei suoi dettami.

La mia proposta allora è questa: fondiamo la chiesa della pastasciutta, e adoriamo il Dio Spaghetto. Dopodichè chiediamo formalmente allo stato italiano di fermare questo scandalo per il quale gli italiani si cibano del nostro Dio.
E che non vengano a dirmi che il Dio Spaghetto non esiste, che devo provarlo…

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