Il credente crede in Dio, o a ciò che dicono di Lui nelle religioni?

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kelly70
00lunedì 26 febbraio 2018 00:04


Molti credenti affermano di credere in Dio, ma non nelle religioni...

Ma se a Dio togli gli attributi datigli dalle religioni, in che cosa credi?

[SM=g2535983]
ZarzacoDranae
00lunedì 26 febbraio 2018 15:32
Re:
kelly70, 26/02/2018 0:04:



Molti credenti affermano di credere in Dio, ma non nelle religioni...

Ma se a Dio togli gli attributi datigli dalle religioni, in che cosa credi?

[SM=g2535983]




::::........................

Considerazioni "sibilline" ma molto profonde e intelligenti. Mi complimento con Kelly 70. [SM=g27811] Io restringerei (per non farla troppo lunga) il campo sull'uomo e al suo campo d'azione mentale-conoscitivo.

Si potrebbe ridurre il tutto adducendo che taluni si configurano in a-theòs, senza Dio. Non vanno tralasciati poi gli gnostici che pretendono di avere la certezza, nonchè la conoscenza del divino. Infine ci sono gli agnostici (in cui mi configuro) che affermano l'inconoscibilità dell'Assoluto, non negandone però l'esistenza.

Le domande di Kelly 70 sono ineluttabili e fondamentali, che TROPPO spesso rimuoviamo perchè sono scomode, ma che realmente non ci hanno mai abbandonato e che di tanto in tanto affiorano. Attraversano profondamente molti, altri fanno spallucce, altri ancora si sgomentano. Molti si fermano ancora prima di partire...

Il vero, unico problema sta nella qualità delle risposte che ci diamo (o che temiamo di darci...) la posta in gioco è addirittura un cambiamento di stile di vita.
Un saluto
Titti-79
00lunedì 26 febbraio 2018 15:59
Le religioni (tutte) provengono dal passato remoto dell'umanità.
Anche le più "moderne" hanno strascichi primordiali impossibili da eliminare.
L'uomo ha usato la religione (e dio) per spiegare i fenomeni fisici, atmosferici, biologici, astronomici che avvenivano intorno a lui e di cui non ne capiva il senso e il meccanismo.
E poi, anche per dare "un senso" alla sua vita, quando questa giungeva al termine.
Questo ci differenzia dal resto del mondo animale: la consapevolezza della morte e quindi la necessità di porvi rimedio in qualche modo.
Ecco perché le religioni sopravvivono ancora, nonostante il progresso scientifico abbia risolto gran parte degli enigmi del passato: non accettiamo l'idea di morire e basta, di sparire senza che rimanga nulla di noi e di non avere consolazione di un eventuale ricongiungimento con i propri cari.

Quindi si crede in dio, ma non si accettano tutte le altre regole e doveri che la religione impone... perché siamo moderni e laici per molte cose, ma credenti e timorati di dio quando non ci conviene più. [SM=x789064]


Titti. [SM=x789061]
Giada64
00lunedì 26 febbraio 2018 16:09
Re: Re:
ZarzacoDranae, 26/02/2018 15.32:

kelly70, 26/02/2018 0:04:



Molti credenti affermano di credere in Dio, ma non nelle religioni...

Ma se a Dio togli gli attributi datigli dalle religioni, in che cosa credi?

[SM=g2535983]

[/POSTQUOTE
::::........................

Considerazioni "sibilline" ma molto profonde e intelligenti. Mi complimento con Kelly 70. [SM=g27811] Io restringerei (per non farla troppo lunga) il campo sull'uomo e al suo campo d'azione mentale-conoscitivo.

Si potrebbe ridurre il tutto adducendo che taluni si configurano in a-theòs, senza Dio. Non vanno tralasciati poi gli gnostici che pretendono di avere la certezza, nonchè la conoscenza del divino. Infine ci sono gli agnostici (in cui mi configuro) che affermano l'inconoscibilità dell'Assoluto, non negandone però l'esistenza.

Le domande di Kelly 70 sono ineluttabili e fondamentali, che TROPPO spesso rimuoviamo perchè sono scomode, ma che realmente non ci hanno mai abbandonato e che di tanto in tanto affiorano. Attraversano profondamente molti, altri fanno spallucce, altri ancora si sgomentano. Molti si fermano ancora prima di partire...

Il vero, unico problema sta nella qualità delle risposte che ci diamo (o che temiamo di darci...) la posta in gioco è addirittura un cambiamento di stile di vita.
Un saluto

dubbi amletici essere o non essere... a questo punto mi metterei tra gli agnosti
Cristianalibera
00lunedì 26 febbraio 2018 17:11
Re: Re: Re:
Giada64, 26.02.2018 16:09:

dubbi amletici essere o non essere... a questo punto mi metterei tra gli agnosti



Dunque non completamente atea?


kelly70
00lunedì 26 febbraio 2018 18:45
Re: Re:
ZarzacoDranae, 26/02/2018 15.32:




::::........................

Considerazioni "sibilline" ma molto profonde e intelligenti. Mi complimento con Kelly 70. [SM=g27811] Io restringerei (per non farla troppo lunga) il campo sull'uomo e al suo campo d'azione mentale-conoscitivo.

Si potrebbe ridurre il tutto adducendo che taluni si configurano in a-theòs, senza Dio. Non vanno tralasciati poi gli gnostici che pretendono di avere la certezza, nonchè la conoscenza del divino. Infine ci sono gli agnostici (in cui mi configuro) che affermano l'inconoscibilità dell'Assoluto, non negandone però l'esistenza.

Le domande di Kelly 70 sono ineluttabili e fondamentali, che TROPPO spesso rimuoviamo perchè sono scomode, ma che realmente non ci hanno mai abbandonato e che di tanto in tanto affiorano. Attraversano profondamente molti, altri fanno spallucce, altri ancora si sgomentano. Molti si fermano ancora prima di partire...

Il vero, unico problema sta nella qualità delle risposte che ci diamo (o che temiamo di darci...) la posta in gioco è addirittura un cambiamento di stile di vita.
Un saluto



Grazie per l'apprezzamento, Zarzaco [SM=x789061]

Devo dire che non ho mai avuto paura di togliermi le illusioni sulla religione, ho iniziato abbastanza presto e sono andata sempre avanti, per strade diverse, ma senza fermarmi, non sono capace di prendermi in giro da sola e quindi ho dovuto affrontare l'argomento altrimenti non avrei potuto vivere tranquilla.

E la posta in gioco è un cambiamento totale della prospettiva. [SM=g2407713]


Titti-79
00lunedì 26 febbraio 2018 22:13
Re: Re: Re:
kelly70, 26/02/2018 18.45:



Grazie per l'apprezzamento, Zarzaco [SM=x789061]

Devo dire che non ho mai avuto paura di togliermi le illusioni sulla religione, ho iniziato abbastanza presto e sono andata sempre avanti, per strade diverse, ma senza fermarmi, non sono capace di prendermi in giro da sola e quindi ho dovuto affrontare l'argomento altrimenti non avrei potuto vivere tranquilla.

E la posta in gioco è un cambiamento totale della prospettiva. [SM=g2407713]





A questo proposito... l'idea dell'aldilà come ce lo racconta la religione, francamente mi ha sempre fatto un certo ribrezzo!!! [SM=g27825]
Cioè, questo fatto che dopo la morte ci si ritrova in paradiso, con i propri cari, a cospetto di dio, che emana luce, amore, misericordia, che tutti perdonano tutto, che le tribolazioni della vita terrena non ci sono più... non so perché, ma io non l'ho mai vista giusta!
E non so se il mio senso di giustizia è completamente sballato rispetto a quello generale, ma io la vedo la più grande fregatura che si possa concepire! [SM=g3102182]


Titti.
kelly70
00lunedì 26 febbraio 2018 22:17
Re: Re: Re: Re:
Titti-79, 26/02/2018 22.13:



A questo proposito... l'idea dell'aldilà come ce lo racconta la religione, francamente mi ha sempre fatto un certo ribrezzo!!! [SM=g27825]
Cioè, questo fatto che dopo la morte ci si ritrova in paradiso, con i propri cari, a cospetto di dio, che emana luce, amore, misericordia, che tutti perdonano tutto, che le tribolazioni della vita terrena non ci sono più... non so perché, ma io non l'ho mai vista giusta!
E non so se il mio senso di giustizia è completamente sballato rispetto a quello generale, ma io la vedo la più grande fregatura che si possa concepire! [SM=g3102182]


Titti.



Sono daccordo con te. Piuttosto preferirei rinascere mille volte. [SM=g2407713]


ZarzacoDranae
00martedì 27 febbraio 2018 13:48


Care amiche
Ci sono persone che professandosi atei vivono partecipano al principio del Dio-nulla, come se Dio non esistesse. La vostra forma di Ateismo invece la inquadro più come una continua ricerca forse con l'intima speranza di smentire voi stesse. Questo lo reputo altamente positivo. Mai dire mai insomma... Non credo voi siate quelle persone che non si pongono neanche la domanda. Intendo che NON fate parte di quella gente che non si fanno domande perchè un eventuale tentativo di risposta o, peggio, un percorso fatto di seria ricerca potrebbe provocare uno stato di grave crisi al loro quieto vivere fra consumismo, lavoro fisso, divertimenti e voglia sconsiderata di apparire e far successo ad ogni costo. Questo a mio parere è una forma di ateismo superficiale, grigio, insignificante e di comodo. Troppo.

Secondo il sottoscritto va preferito, anche per come intelligentemente viene da loro posto, un ateismo che molti umanisti e filosofi hanno via via formulato, dal mio preferito (ma NON condiviso) Schopenhauer a Nietzche, a quel furbone di Marx a Freud e al suo mettere sesso in ogni dove... Li preferisco dicevo, anche se non condivido la loro negazione di un Dio che, SE AMMESSO, limiterebbe sia il mondo che l'uomo. Non posso accettare il loro principio, ovvero il loro (pur intelligente) orgoglio intellettuale che non sa o non vuole accettare con umiltà la verità della condizione umana che, volenti o nolenti è, DA SEMPRE, condizionata dai propri limiti.

Filosofi e umanisti certamente con una CAPA TANTA, ma pur sempre creature, uomini e donne che preferiscono lasciare la gestione della specie umana solo e unicamente alla scienza e alla tecnologia, secondo la quale (e alla quale si appoggia totalmente l'amis profesùr Garlaschell...) non si può oltrepassare l'esperienza sensibile.
Su questo, sull'ULTRASENSIBILE ho inteso spesso "duellare" con CONTRARIE sperticate lodi ai CICAPiscounamazza, usando con loro solo le PERTICHE... quando ce vò ce vò... Ho fatto loro spesso presente il mio diniego (per quel che può valere) sul loro operato e sulla loro eccessiva fiducia nella "sola" ragione, che lavora prevalentemente sul visibile.

Fiducia solo sul visibile che spesso è stata costretta a infrangersi nella constatazione che esistono altre realtà NON misurabili e NON racchiudibili nel ristretto parametro delle sperimentazioni di laboratorio. Realtà esistenti anche se l'intelligenza non riesce ad afferrarne la natura più profonda e intima.

Ammiro comunque un ateismo in buona fede, cioè onesto e non pregiudizialmente ottuso, ma VERO, coerente con se stesso e NOn di facciata, nel senso che almeno crede in qualcosa di valido (anche se non riferito al trascendente), a differenza di tanti che asseriscono di avere una fede religiosa, ma in realtà, concretamente, NON credono in nessuno e a niente, perchè il loro TUTTO si esaurisce passando il solo -flatus vocis- della parola e dell'apparenza.
Un saluto
Max Cava
00martedì 27 febbraio 2018 21:28
Re:



Molti credenti affermano di credere in Dio, ma non nelle religioni...



Kelly, suvvia...

se non glielo avessero detto, come potrebbero credere in dio?


Ma se a Dio togli gli attributi datigli dalle religioni, in che cosa credi?



E chi lo sa?

1. Dio.

Non c'é. Almeno non il "nostro". C'é un dio della steppa o, al limite, un dio della montagna.

2. Onnipotenza.

Perfino la bibbia di Gerusalemme, in nota, dice di non tradurre ʼEl (Dio) Shaddài con "Dio onnipotente" ma continuano a tradurre falsamente nonostante si sbugiardino da soli.

3. Eternità.

Lungo tempo. Niente di immortale o eterno che dir si voglia.

4. Creazione.

Non esiste una creazione dal nulla. La giusta traduzione é: fare d'altro, come un falegname che "crea" un tavolo da un pezzo di legno.

5. Peccato originale.

Non c'é proprio. Il Dottor Garrone si chiede, addirittura, dove Saulo di Tarso trovi quell'idea.












Cristianalibera
00martedì 27 febbraio 2018 22:15
Re: Re: Re:
kelly70, 26.02.2018 18:45:



Grazie per l'apprezzamento, Zarzaco [SM=x789061]

Devo dire che non ho mai avuto paura di togliermi le illusioni sulla religione, ho iniziato abbastanza presto e sono andata sempre avanti, per strade diverse, ma senza fermarmi, non sono capace di prendermi in giro da sola e quindi ho dovuto affrontare l'argomento altrimenti non avrei potuto vivere tranquilla.

E la posta in gioco è un cambiamento totale della prospettiva. [SM=g2407713]





Cosa intendi con l'ultima frase?


Io vorrei chiederti, cosa è cambiato in meglio per te, o piuttosto perché vedi la tua vita più positiva da un credente?
Prendiamo la vita tua e la mia, siamo entrambe persone casa famiglia lavoro,e chiesa
ogni tanto ci prendiamo qualche divertimento qua e là.

Se Dio non esiste, tra qualche anno lasceremo questo mondo, chi prima e chi dopo., tu con l'assoluta consapevolezza che diventerai solo cibo per i vermi, mentre io con la speranza della vita eterna, ma alla fine entrambi la stessa fine faremo.

Se invece Dio esiste, probabilmente per me esisteraæ un piccolo vantaggio visto la mia fede in lui, per te sarà pure difficile di accettare una situazione diversa da quella che immaginavi... dunque non vedo nessun vantaggio per un ateo ne in questa ne nell'altra vita. [SM=x789048]



kelly70
00martedì 27 febbraio 2018 22:51
Re: Re: Re: Re:
Cristianalibera, 27/02/2018 22.15:



Cosa intendi con l'ultima frase?


Io vorrei chiederti, cosa è cambiato in meglio per te, o piuttosto perché vedi la tua vita più positiva da un credente?
Prendiamo la vita tua e la mia, siamo entrambe persone casa famiglia lavoro,e chiesa
ogni tanto ci prendiamo qualche divertimento qua e là.

Se Dio non esiste, tra qualche anno lasceremo questo mondo, chi prima e chi dopo., tu con l'assoluta consapevolezza che diventerai solo cibo per i vermi, mentre io con la speranza della vita eterna, ma alla fine entrambi la stessa fine faremo.

Se invece Dio esiste, probabilmente per me esisteraæ un piccolo vantaggio visto la mia fede in lui, per te sarà pure difficile di accettare una situazione diversa da quella che immaginavi... dunque non vedo nessun vantaggio per un ateo ne in questa ne nell'altra vita. [SM=x789048]







E che vantaggio c'è a credere in qualcosa che non sai se si avvererà? Io non sono capace. [SM=g27825]

Se l'anima non esiste moriamo e amen. [SM=g2407710]

Se per qualche strano caso l'anima dovesse esistere, moriamo e rinasciamo finchè non giungiamo alla perfezione. [SM=g2646833]

Che vivi una volta sola ed esiste Dio che ti dà premio o punizione eterna te lo puoi scordare. [SM=g27828]


Titti-79
00martedì 27 febbraio 2018 22:54
Re: Re: Re: Re:
Cristianalibera, 27/02/2018 22.15:



Cosa intendi con l'ultima frase?


Io vorrei chiederti, cosa è cambiato in meglio per te, o piuttosto perché vedi la tua vita più positiva da un credente?
Prendiamo la vita tua e la mia, siamo entrambe persone casa famiglia lavoro,e chiesa
ogni tanto ci prendiamo qualche divertimento qua e là.

Se Dio non esiste, tra qualche anno lasceremo questo mondo, chi prima e chi dopo., tu con l'assoluta consapevolezza che diventerai solo cibo per i vermi, mentre io con la speranza della vita eterna, ma alla fine entrambi la stessa fine faremo.

Se invece Dio esiste, probabilmente per me esisteraæ un piccolo vantaggio visto la mia fede in lui, per te sarà pure difficile di accettare una situazione diversa da quella che immaginavi... dunque non vedo nessun vantaggio per un ateo ne in questa ne nell'altra vita. [SM=x789048]






Quindi dovremmo credere ad un inganno perché ci fa comodo in questa vita?! [SM=g27820]
Io penso e vivo da atea. Ho la coscienza a posto, faccio il mio dovere, aiuto gli altri se posso e nei miei limiti, non faccio mai del male (volutamente) al prossimo, sono positiva anche se mi aspetto sempre il peggio, ma giusto per essere "preparata" nell'eventualità... francamente, se dovessi morire domani e mi trovassi faccia a faccia con dio che mi punta il dito contro perché non ho creduto in lui... bhè, io gliene punterei 10 (di più non ne ho [SM=g27828]) perché invece di pensare alle cose serie (guerre, malattie, fame nel mondo ecc.ecc.) ha perso un'eternità di tempo dietro a sciocchezze colossali! [SM=p1420241]


Titti.
Cristianalibera
00martedì 27 febbraio 2018 23:17
Re: Re: Re: Re: Re:
kelly70, 27.02.2018 22:51:




E che vantaggio c'è a credere in qualcosa che non sai se si avvererà? Io non sono capace. [SM=g27825]

Se l'anima non esiste moriamo e amen. [SM=g2407710]

Se per qualche strano caso l'anima dovesse esistere, moriamo e rinasciamo finchè non giungiamo alla perfezione. [SM=g2646833]

Che vivi una volta sola ed esiste Dio che ti dà premio o punizione eterna te lo puoi scordare. [SM=g27828]






Il vantaggio esiste solo se già da ora ne trai dei vantaggi, è comprovato che la preghiera fa bene e questo a prescindere se Dio esiste e l'ascolta o meno, ho visto persone negative uscire cambiate dopo incontri carismatici. Io stesso ne ho avuto dei benefici.
È chiaro se non riesci a crederci che ci vai a fare.
Ma non mi dire a non crederci ne hai chissà tanti vantaggi nella vita.
Poi riguarda l'anima che secondo te, se esiste rinasce, ė un tuo desiderio, ma mica sai se davvero esiste che così andrà a finire solo perché non ti piace di ricevere dopo questa vita subito i frutti che hai seminato.

Io sinceramente mi sono rotto le scatole già d'ora, di rinascere di nuovo su questa terra senza nessuna consapevolezza della vita precedente e senza sapere cosa ho sbagliato e cosa no non è certo il massimo.

Poi tu vedi in giro gente che arriva in fin di vita in stato di perfezione? [SM=g27828]

Mi sa neanche i santi... [SM=g27828]

Titti-79
00martedì 27 febbraio 2018 23:24
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Cristianalibera, 27/02/2018 23.17:



Io sinceramente mi sono rotto le scatole già d'ora, di rinascere di nuovo su questa terra senza nessuna consapevolezza della vita precedente e senza sapere cosa ho sbagliato e cosa no non è certo il massimo.




Su questo son d'accordo con te.
Se devo rinascere consapevole della vita passata allora si, anche 1000 volte!
Ma se devo ricominciare ogni volta da zero... no, grazie! Basta una! [SM=g27825]


Titti. [SM=x789061]
kelly70
00martedì 27 febbraio 2018 23:39
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Cristianalibera, 27/02/2018 23.17:




Il vantaggio esiste solo se già da ora ne trai dei vantaggi, è comprovato che la preghiera fa bene e questo a prescindere se Dio esiste e l'ascolta o meno, ho visto persone negative uscire cambiate dopo incontri carismatici. Io stesso ne ho avuto dei benefici.
È chiaro se non riesci a crederci che ci vai a fare.
Ma non mi dire a non crederci ne hai chissà tanti vantaggi nella vita.
Poi riguarda l'anima che secondo te, se esiste rinasce, ė un tuo desiderio, ma mica sai se davvero esiste che così andrà a finire solo perché non ti piace di ricevere dopo questa vita subito i frutti che hai seminato.

Io sinceramente mi sono rotto le scatole già d'ora, di rinascere di nuovo su questa terra senza nessuna consapevolezza della vita precedente e senza sapere cosa ho sbagliato e cosa no non è certo il massimo.

Poi tu vedi in giro gente che arriva in fin di vita in stato di perfezione? [SM=g27828]

Mi sa neanche i santi... [SM=g27828]




Mi sa che hai una concezione completamente sbagliata su tante cose.

Hai visto persone negative uscire cambiate dopo incontri carismatici. Cambiate come? E per quanto? E su cosa?




Cristianalibera
00mercoledì 28 febbraio 2018 00:36
Re: Re: Re: Re: Re:
Titti-79, 27.02.2018 22:54:



Quindi dovremmo credere ad un inganno perché ci fa comodo in questa vita?! [SM=g27820]
Io penso e vivo da atea. Ho la coscienza a posto, faccio il mio dovere, aiuto gli altri se posso e nei miei limiti, non faccio mai del male (volutamente) al prossimo, sono positiva anche se mi aspetto sempre il peggio, ma giusto per essere "preparata" nell'eventualità... francamente, se dovessi morire domani e mi trovassi faccia a faccia con dio che mi punta il dito contro perché non ho creduto in lui... bhè, io gliene punterei 10 (di più non ne ho [SM=g27828]) perché invece di pensare alle cose serie (guerre, malattie, fame nel mondo ecc.ecc.) ha perso un'eternità di tempo dietro a sciocchezze colossali! [SM=p1420241]


Titti.




Nono, ho detto questo forse, che devi vivere da credente seppure non ci credi?

Ho solo chiesto come vostra vita si differenza tanto in meglio da me che sono credente?

Alla fine conduciamo più meno vite simili, casa famiglia, lavoro chiesa e qualche divertimento qua e là in base dei nostri impegni e possibilità economiche.
L'unica differenza, e quella la vedo per me che sono credente un vantaggio ,io ho la speranza che con la vita terrena non finisce tutto, tu invece no.

Ho anche il vantaggio di una fratellanza, di poter contare su qualcuno che non fa parte della stretta cerchia famigliare.


Potrei elencare altri, ma mi fermo qui.



Cristianalibera
00mercoledì 28 febbraio 2018 00:42
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
kelly70, 27.02.2018 23:39:



Mi sa che hai una concezione completamente sbagliata su tante cose.

Hai visto persone negative uscire cambiate dopo incontri carismatici. Cambiate come? E per quanto? E su cosa?







Ci sono molti benefici che ho visto, esempio il perdono.
Persone che non riuscivano a perdonare un padre un fratello un'amica, e poi sono andati a fare la pace.
Bello no? Non si tratta mica sempre di miracoli strepitosi come ricrescita di gambe.
Se per te queste non sono cose importanti che ti cambiano la vita o cmq te la migliorino non saprei cosa lo siano per te.




Cristianalibera
00mercoledì 28 febbraio 2018 09:04
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Titti-79, 27.02.2018 23:24:



Su questo son d'accordo con te.
Se devo rinascere consapevole della vita passata allora si, anche 1000 volte!
Ma se devo ricominciare ogni volta da zero... no, grazie! Basta una! [SM=g27825]


Titti. [SM=x789061]




Esattamente! [SM=g27811]

ZarzacoDranae
00mercoledì 28 febbraio 2018 13:37


L'argomento dell'esistenza di Dio e di conseguenza dell'anima, non conosce soste, ha da sempre diviso radicalmente l'opinione degli uomini, e qui, su questo forum, anche quello delle donne.... Freud definì l'esigenza degli uomini di credere nel divino come "nevrosi universale teistica". Dall'altro lato dell'altalena lo bilancia molto bene il premio nobel per la fisica per le sue teorie atomiche Paul Dirac, che si fece anche portatore delle convinzioni di un notevole gruppo di colleghi, affermando- grosso modo- che poichè NON in tutto l'Universo regna la legge delle casualità, è da supporre che esista un Dio che regoli i salti quantici, sul problema della vita affermava che un conto è produrre artificialmente componenti della struttura vitale, tutt'altra cosa è riuscire a farne scaturire la vita stessa. In soldoni: possiamo SOLO replicare ciò che già esiste, NON creare.

Accennavate all'anima e alle eventuali (auspicate) reicarnazioni "coscienti". La qual cosa, ovviamente, con buona pace degli atei, determinerebbe la sopravvivenza di un "quid" al soma. Non è certo attraverso un procedimento scientifico che sia possibile stabilirne la realtà, proprio perchè per sua natura è un problema che trascende i mezzi d'indagine umana e deve essere affrontata su un piano ben diverso, che coinvolge un pò di tutto (anche, ovviamente, la fede) travalicando i limiti del razionalismo umano. I più recenti studi della fisica a livello subatomico ci propongono la materia parte indissolubile della psiche, e la psiche parte indissolubile della materia, che paiono un'unica manifestazione della creazione, aspetti diversi ma integranti di uno stesso disegno superiore divino.

Nella reincarnazione il sapere ciò che si è stati, è un'esigenza, una curiosità, un bisogno del tutto umano. La vera identità, la completezza, la consapevolezza, si raggiungerà solo nel mondo spirituale, eterno, previa ovviamente, la sequela scolastica delle reincarnazioni. Quindi non nei brevi lassi di tempo in cui l'anima, o chi per lei, si incarna in corpi materiali. Si ricorderà in seguito tutto, nella piena consapevolezza, la quale, qui, ora, è inutile dirlo, NON abita in noi, in nessuno di noi, sommersa com'è dai nostri baldanzosi egocentrismi, sia nella capa di Pippo e Paperino che in quelle di Einstein e di Carlo Rubbia.
Un saluto

Cris
00mercoledì 28 febbraio 2018 14:21
In soldoni: possiamo SOLO replicare ciò che già esiste, NON creare.


Temo di non aver capito, potresti fare un esempio pratico?
ZarzacoDranae
00giovedì 1 marzo 2018 13:35
Re:
Cris, 28/02/2018 14:21:

In soldoni: possiamo SOLO replicare ciò che già esiste, NON creare.


Temo di non aver capito, potresti fare un esempio pratico?



:...............
Chiedo venia, non sapevo della domanda. Rimediamo. [SM=g27811]

In breve: l'uomo e la sua scienza può clonare organismi GIA'ESISTENTi, ovvero già CREATI. Può riprodurre e riprogrammare un pre-esistente programma cellulare, NON CREARE QUELLE cellule. Idem con le tanto decantate cellule staminali. Ha pure la proprietà di modificazioni genetiche, ma sempre su geni NON da lui CREATI, ma esistenti, e così via.
Un saluto
Max Cava
00giovedì 1 marzo 2018 18:02
Re: Re: Re: Re:
Cristianalibera, 27.02.2018 22:15:



Cosa intendi con l'ultima frase?


Io vorrei chiederti, cosa è cambiato in meglio per te, o piuttosto perché vedi la tua vita più positiva da un credente?
Prendiamo la vita tua e la mia, siamo entrambe persone casa famiglia lavoro,e chiesa
ogni tanto ci prendiamo qualche divertimento qua e là.

Se Dio non esiste, tra qualche anno lasceremo questo mondo, chi prima e chi dopo., tu con l'assoluta consapevolezza che diventerai solo cibo per i vermi, mentre io con la speranza della vita eterna, ma alla fine entrambi la stessa fine faremo.

Se invece Dio esiste, probabilmente per me esisteraæ un piccolo vantaggio visto la mia fede in lui, per te sarà pure difficile di accettare una situazione diversa da quella che immaginavi... dunque non vedo nessun vantaggio per un ateo ne in questa ne nell'altra vita. [SM=x789048]






Io saprò di essermi sbagliato! [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]

[SM=g2407711]


ZarzacoDranae
00giovedì 1 marzo 2018 20:56
Re: Re: Re: Re: Re:
Max Cava, 01/03/2018 18:02:



Io saprò di essermi sbagliato! [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]

[SM=g2407711]





:.............
Qualcuno direbbe che così è troppo comodo. La capa tanta Pascal su questo argomento era estremamente esplicito, sul credere o meno all'esistenza di Dio: "Se Dio non c'è ed io ho creduto inutilmente in lui, ho perduto poco. Se invece Dio esiste e voi non avete creduto in lui avete perso tutto ciò che c'era da perdere.
Un saluto
Max Cava
00giovedì 1 marzo 2018 21:13
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
ZarzacoDranae, 01.03.2018 20:56:



:.............
Qualcuno direbbe che così è troppo comodo. La capa tanta Pascal su questo argomento era estremamente esplicito, sul credere o meno all'esistenza di Dio: "Se Dio non c'è ed io ho creduto inutilmente in lui, ho perduto poco. Se invece Dio esiste e voi non avete creduto in lui avete perso tutto ciò che c'era da perdere.
Un saluto



Checché ne dica Pascal o chiunque altro, é la pura e semplice verità.

Cristianalibera
00giovedì 1 marzo 2018 23:08
Re:
ZarzacoDranae, 28.02.2018 13:37:



L'argomento dell'esistenza di Dio e di conseguenza dell'anima, non conosce soste, ha da sempre diviso radicalmente l'opinione degli uomini, e qui, su questo forum, anche quello delle donne.... Freud definì l'esigenza degli uomini di credere nel divino come "nevrosi universale teistica". Dall'altro lato dell'altalena lo bilancia molto bene il premio nobel per la fisica per le sue teorie atomiche Paul Dirac, che si fece anche portatore delle convinzioni di un notevole gruppo di colleghi, affermando- grosso modo- che poichè NON in tutto l'Universo regna la legge delle casualità, è da supporre che esista un Dio che regoli i salti quantici, sul problema della vita affermava che un conto è produrre artificialmente componenti della struttura vitale, tutt'altra cosa è riuscire a farne scaturire la vita stessa. In soldoni: possiamo SOLO replicare ciò che già esiste, NON creare.

Accennavate all'anima e alle eventuali (auspicate) reicarnazioni "coscienti". La qual cosa, ovviamente, con buona pace degli atei, determinerebbe la sopravvivenza di un "quid" al soma. Non è certo attraverso un procedimento scientifico che sia possibile stabilirne la realtà, proprio perchè per sua natura è un problema che trascende i mezzi d'indagine umana e deve essere affrontata su un piano ben diverso, che coinvolge un pò di tutto (anche, ovviamente, la fede) travalicando i limiti del razionalismo umano. I più recenti studi della fisica a livello subatomico ci propongono la materia parte indissolubile della psiche, e la psiche parte indissolubile della materia, che paiono un'unica manifestazione della creazione, aspetti diversi ma integranti di uno stesso disegno superiore divino.

Nella reincarnazione il sapere ciò che si è stati, è un'esigenza, una curiosità, un bisogno del tutto umano. La vera identità, la completezza, la consapevolezza, si raggiungerà solo nel mondo spirituale, eterno, previa ovviamente, la sequela scolastica delle reincarnazioni. Quindi non nei brevi lassi di tempo in cui l'anima, o chi per lei, si incarna in corpi materiali. Si ricorderà in seguito tutto, nella piena consapevolezza, la quale, qui, ora, è inutile dirlo, NON abita in noi, in nessuno di noi, sommersa com'è dai nostri baldanzosi egocentrismi, sia nella capa di Pippo e Paperino che in quelle di Einstein e di Carlo Rubbia.
Un saluto




A me basta ed avanza, [SM=x789076]


ZarzacoDranae
00venerdì 2 marzo 2018 13:49
Re: Re:
Cristianalibera, 01/03/2018 23:08:



A me basta ed avanza, [SM=x789076]




:............
A' Cristià, nun se 'ffà cussì. Che fai me spari? [SM=x789068]


Cosa ti basta e cosa ti avanza?

Guarda che sull'argomento ne avrei una carettata da dire... Come dici? Che sia una minaccia?? Ceerrrrrto che lo è. [SM=x789055] [SM=g27828] [SM=x1464548]
Un saluto

Cristiana
00venerdì 2 marzo 2018 21:19
Re: Re: Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:135466236=ZarzacoDranae, 02.03.2018 13:49]
:............
A' Cristià, nun se 'ffà cussì. Che fai me spari? [SM=x789068]


Cosa ti basta e cosa ti avanza?

Guarda che sull'argomento ne avrei una carettata da dire... Come dici? Che sia una minaccia?? Ceerrrrrto che lo è. [SM=x789055] [SM=g27828] [SM=x1464548]
Un saluto

[/QUOTE][/POSTQUOTE]

A me basta questa terrena intendevo dire. La penso come Titty.


Max Cava
00venerdì 2 marzo 2018 22:34
Re: Re: Re: Re:
Cristiana, 02.03.2018 21:19:



La penso come Titty.





[SM=x789075]

Tu la pensi come Titty, Zarza ed io potremmo, forse, chissà, avere una opinione comune...

[SM=g2407714]


kelly70
00venerdì 2 marzo 2018 22:37
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Max Cava, 01/03/2018 21.13:


"Se Dio non c'è ed io ho creduto inutilmente in lui, ho perduto poco. Se invece Dio esiste e voi non avete creduto in lui avete perso tutto ciò che c'era da perdere.
Checché ne dica Pascal o chiunque altro, é la pura e semplice verità.




Come si fa a credere "per convenienza"? Io non sono capace. E se Dio esistesse non credo che servirebbe a molto. [SM=g27820]

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