SEMBRA CHE LE COSE SI METTANO A POSTO
Morto Ruperto, nel 1411 venne eletto un nuovo imperatore tedesco [9], Sigismondo del Lussemburgo: anche questi, per dare un pò di senso alla sua carica, decise di adoperarsi per risolvere una situazione oramai assurda: convinse Giovanni XXIII a nominare un altro Concilio a Costanza, che fu aperto il 5 novembre 1414. Al Cossa mal glie ne incolse, perchè venne deposto. A questo punto anche Gregorio XII decise di collaborare e presentò le dimissioni il 4 luglio del 1415 (rientrando nel Sacro Collegio) e, cosa ancor piu' importante, legittimò il Concilio stesso. Per farvi capire: quello che fino al 4 luglio era stata per il papa romano una riunione abusiva, SOLO da quel giorno divenne invece effettivamente Concilio Ecumenico perché solo allora indetta regolarmente da un romano pontefice. Restava Benedetto XIII, da anni rintanato nel castello di Peñíscola vicino a Barcellona, sotto la protezione od almeno colla complicità del monarca Alfonso V il Magnanimo.
A Sigismondo che si recò da lui per chiedere di dimettersi egli rifiutò facendo notare fra l'altro che spettava a lui solo nominare un altro papa poichè l'unico cardinale ancora legittimo a tutti gli effetti era proprio lui; infatti era l'ultimo sopravvissuto dei porporati nominati da Gregorio XI [10]. Allora quasi tutti i Paesi della sua obbedienza si rimisero al Concilio e la sua opposizione rimase marginale potendo contare su sostenitori solo in Aragona e Francia del Sud. Deposto così il Tredicesimo (il 26 giugno), i 53 cardinali nominati da diversi papi e 6 delegati del Concilio elessero papa il card. Ottone Colonna, protonotaro apostolico: dal nome del santo di quel giorno fu Martino V. Si dice che a 4 giorni dall'inizio del conclave non mancasse che un voto per dare la canonica maggioranza dei due terzi al Colonna; sotto la camera di commercio di Costanza passò una processione impetratoria dove un coro di ragazzi a piu' voci cantava il 'Veni creator': commossi dalla loro innocenza due cardinali diedero il loro voto ad Ottone che fu eletto.
Il 6 luglio dello stesso anno intanto era stato condannato Giovanni Hus. Il teologo boemo, discepolo degli insegnamenti dell'inglese Giovanni Viclefo, aveva un lasciapassare fornitogli dall'imperatore che gli permetteva di evitare le grinfie dell'inquisizione fintantochè non continuava a diffondere le sue idee: ma siccome Hus venne pescato a predicare il lasciapassare decadde ed il tribunale nominato dal Concilio ebbe il via libera per processarlo. Lo Hus sarà bruciato l'anno seguente assieme al suo discepolo ed amico Gerolamo da Praga: ben presto si scatenerà una ribellione in Boemia che costringerà i regnanti ad un editto di tolleranza l'imperatore Sigismondo.
ED INVECE NO!
Arso Giovanni Hus e chiuso il Concilio, Martino V si recò a Roma.
Il 23 maggio 1423 si spegneva l'antipapa Benedetto XIII, dopo 29 anni di "regno": piu' di Giovanni Paolo II [11]. Sembra che la storia finisca qua, ma il giorno prima di andarsene l'ultranovantenne Martínez aveva nominato altri 4 cardinali. Dopo esser stati porporati sotto Benedetto XIII per 24 ore, tre di questi elessero Egidio Sanchez Muñoz Dousel d'accordo col re d'Aragona; Egidio, canonico di Barcellona, prese il nome di Clemente VIII. L'altro cardinale, invece, era arcidiacono di Rodez [12], cappellano del conte Giovanni d'Armagnac e si chiamava Giovanni Carrier. Questi non era d'accordo coi tre colleghi e dopo circa 2 anni decise di entrare in un solitario conclave ed il 12 novembre 1425 nominò -pardon, elesse- papa il suo sacrestano, Bernardo Garnier, che assunse il nome di Benedetto XIV [13].
Non sappiamo se, come da rito, il Carrier in conclave abbia pronunciato la Oratio pro eligendo pontefice ne se abbia usato schede (anzi, scheda) o fumate bianche. Non si sa nemmeno se abbia intimato l'"extra omnes", credo che ne abbia avuto bisogno dato che si riteneva l'unico della terra in grado di eleggere un papa.
Non so bene quando, se prima o dopo questo monoconclave, comunque il Carrier venne arrestato da Clemente VIII; pare che Giovanni morì in carcere alla fine degli anni '30 di quel secolo. Di nuovo si avevano tre papi anche se due con ridottissima obbedienza. Martino V a Roma s'era dato da fare ed era riuscito dopo un pò a convincere il re aragonese a riconoscerlo come papa e così nel 1429 Clemente VIII si sottomise a Roma: i suoi elettori rinunciarono al cardinalato e Sanchez Muñoz venne nominato, dall'ormai ex rivale, vescovo delle Baleari (morì nel 1445). Nell'ambasceria inviata ad Alfonso si distinse il card. Alonso di Borja, che nel 1455-58 sarà papa col nome di Callisto III [14].
La Francia in quegli anni era praticamente in preda ad una guerra civile fra i sostenitori del conte d'Armagnac e quelli del duca di Borgogna, che si contendevano la reggenza essendo intanto impazzito il sovrano: era il prodromo della Guerra dei Cento Anni, nessun potere centrale ripetè quello che era stato fatto nel 1398 ed il Garnier venne probabilmente riconosciuto come papa dai partigiani dell'Armagnacco, il quale però venne ucciso poco dopo. Alla fine morì anche Benedetto XIV, nel 1429 o nel '30.
Fin qui la storia certa. Su Internet, fonte inesauribile di miti, ho trovato anche una continuazione alla curiosa vicenda: Benedetto XIV avrebbe nominato anche lui dei cardinali i quali alla sua morte elessero Carrier e la sequela sarebbe continuata fino al regno secondo papa Borgia a Roma, cioè nel 1499, ma non ci sono prove di ciò. Non si capisce perchè anche Carrier avrebbe voluto chiamarsi Benedetto XIV (avrebbe dovuto essere invece Quindicesimo). Comunque pure i suoi due leggendari successori vollero prendere il nome di Benedetto: un XV (tal P. Tifane) nel 1437-70 ed un XVI (tal G. Langlade) nel 1470-99. Sempre stando a questa leggenda, ma riportata da un altro sito che citava il romanziere Gerardo Bavoux, la sequela di papi sarebbe proceduta nei secoli con una chiesa-ombra, la "Santa Chiesa", che si sarebbe in qualche modo ricongiunta a quella cattolica Apostolica Romana nel 1898, quando elesse alla sua guida Giuseppe Sarto, destinato cinque anni dopo a divenire papa Pio X e poi anche santo.
Intanto, dopo una riunione scarsamente frequentata a Pavia e Siena, il 23 luglio 1431 il neopapa Eugenio IV [15], ottemperando agli impegni presi dal suo predecessore Martino V, aprì un Concilio Ecumenico a Basilea. Questo procedeva fiaccamente ed il papa decise di chiuderlo. Non l'avesse mai fatto! I partecipanti -in maggior parte delegati- rifiutarono d'obbedire e continuarono i loro lavori. Dopo due anni Eugenio finì per cedere e riaprì ufficialmente il Concilio che dopo altri 3 anni di successivi contrasti lo depose ed elesse Amedeo, ex duca di Savoia, ritiratosi in eremitaggio, che prese il nome di Felice V.
Fu lo Scisma di Basilea detto anche Piccolo Scisma d'Occidente; il buon imperatore Sigismondo era morto nel 1437 e si dovrà essere rivoltato nella tomba, visto che era uno dei maggiori sostenitori iniziali di quel consesso. Il Condulmer riunì un Concilio rivale a Ferrara, ch'ebbe piú seguito per via dell'intervento degli ortodossi, desiderosi di chiudere lo scisma e soprattutto ricevere aiuti dall'Occidente contro i Turchi; molti delegati abbandonarono Basilea per Ferrara (poi trasferito Firenze) con questa speranza che alla fine fu accontentata: il 6 luglio 1439, sotto la cupola del Brunelleschi, venne solennemente proclamata la riunione fra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa alla presenza dell'imperatore e del patriarca di Costantinopoli: due greci (Isidoro di Tessalonica e Giovanni Bessarione) vennero fatti cardinali nel conclave del 18 dicembre di quell'anno, assieme, fra l'altro, a quel Giovanni Torquemada nunzio in Francia, zio del piu' famoso inquisitore Tommaso. Procedettero negli anni successive riunificazioni con gli armeni ed i monofisiti, il trasferimento del Concilio filo-romano a Roma ma soprattutto una serie di concordati coi regni d'Europa i quali mano a mano abbandonavano la neutralità o l'appoggio a Basilea per votarsi a Roma. Alla fine Felice V, senza soldi, senza sostenitori, abbandonato anche dal suo segretario Enea Silvio Piccolomini [16], decise di sottomettersi al successore di Eugenio, Niccolò V. Era il 1449 e finiva il Concilio di Basilea.
Fra gli atti del concilio vi furono i compactata, cioè dei concordati fatti con gli hussiti moderati, desiderosi di giungere a compromessi per via del protrarsi della guerra; per la prima volta nella storia della Chiesa, una eresia riusciva a resistere alla forza ed a venir riconosciuta.
LA STORIA INFINITA
Siccome il Concilio di Basilea non era stato formalmente chiuso, il domenicano Andrea Zamometìc tentò di richiamarlo in vita nel 1482 ma ovviamente non funzionò. Ad ogni modo Felice V è l'ultimo antipapa ufficialmente riconosciuto come tale. Per piu' di 500 anni la Chiesa non ebbe fratture al vertice ma alla base, colla Riforma ed il giansenismo (quest'ultima però rientrata).
Un altro scisma avvenne attorno al 1950, quando il governo di Pechino decise di "nazionalizzare" la Chiesa cattolica obbligando i cinesi fedeli a questa religione ad obbedire alla Chiesa Nazionale Patriottica; la Cina, assieme alla Russia, è stata l'unica nazione importante a non inviare rappresentanti ai funerali di Giovanni Paolo II. Lo scisma è ancora operante anche se c'è un lento riavvicinamento fra le parti.
Il 5 gennaio 1959 il Sommo Pontefice Giovanni XXIII annuncia il 22° Concilio Ecumenico in Vaticano, che s'aprirà il 11 ottobre 1962. Il 3 giugno dell'anno successivo il papa morirà di tumore allo stomaco, ma i lavori del Vaticano II andranno avanti, suscitando reazioni di ostilità nell'ala piu' conservatrice della Chiesa cattolica, ma grazie alla politica di Paolo VI e di Giovanni Paolo II le fratture saranno marginali: la piu' importante è quella di monsignor Marcello Lefebvre, che fonderà la Fraternita S. Pio X, dichiarerà eretico il papa, lancerà molti presagi di sventura: ancora oggi questa Fraternita celebra la messa in latino ma si stanno facendo anche qui una serie di lenti passi per il riavvicinamento con Roma. Nel 1988 Lefebvre nominò quattro vescovi e venne scomunicato; morì nel '91.
Qualche altro cattolico supertradizionalista ha pensato, con sprezzo del ridicolo, di creare alcuni moderni antipapi, dei quali ne elenco qualcuno, con sprezzo del ridicolo; si tratta di:
Davide Bawden, eletto con il nome di Michele I, il 16 luglio 1990, nel suo negozio nel Kansas (USA), da sei persone: se stesso, i suoi genitori e 3 amici di famiglia. Il suo Vaticano è una tipica casetta di legno americana ma in compenso s'è fatto un sito internet nel quale accusa papa Giovanni XXIII di varie apostasie. Una volta è stato intervistato dalla TV olandese.
Luciano Pulvermacher, alias Pio XIII, un prete ultaottantenne americano, eletto segretamente con voto telefonico nel 1998; subito decise di rimanere nascosto (temendo il Vaticano, come dice lui, od il ricovero, come penso io) ma dopo 2 anni uscì allo scoperto e ne parlò pure Specchio de la Stampa. Ha nominato dei cardinali e fra questi uno, che fra l'altro era sposato, poi lo ha bidonato ed è passato a Michele I, perché pare che in gioventù Pulvermacher avesse praticato la divinazione col pendolo, cosa espressamente proibita dal codice canonico e punita colla scomunica latæ sententiæ. Comunque l'antipapa, dal suo eremo nelle Montagne Rocciose (per chi volesse scrivergli:PO box 133-Springdale, WA 99173, USA), s'è piú volte scagliato contro: modernisti, luterani alleati al Vaticano II, altri credi (definiti "religioni di Satana") e poi l'ONU, i matrimonî omosessuali, magari anche il buon senso ecc. e scrivendo su internet (in inglese ed in giapponese) su alcuni problemi spinosi quali: "come fare a confessarvi senza un prete ordinato da me" o "i santi canonizzati da Giovanni Paolo sono buoni anche per me?".
Il sudafricano Vittorio von Pentz, appartenente al rito cattolico bizantino di S. Giovanni Crisostomo, eletto nel 1994 in una grotta di Assisi col nome di Lino II; il 30 di giugno di quell'anno "Sua Santità" si recò a Roma e tentò di entrare nella basilica lateranense ma lui ed il suo séguito vennero respinti da "più di 50 carabinieri ed agenti segreti con pistole". Secondo i suoi sostenitori, s'è trattato di uno dei segni dell'Apocalisse (" et abiit facere proelium cum reliquis de semine eius qui custodiunt mandata Dei et habent testimonium Iesu") che stiamo ancora aspettando.
Lo spagnolo Clemente Dominguez y Gomez, la cui vicenda si colloca tra la pazzia ed il romanzo: ebbe le sue prime visioni della Madonna nel 1968; nel 1975 fondò un ordine religioso e venne irregolarmente nominato vescovo da un arcivescovo vietnamita che venne poi scomunicato; l'anno successivo Clemente perse la vista in un incidente stradale; alla morte di papa Paolo VI si proclamò pontefice ed antiregnò dal 1978 al 2005 col nome di Gregorio XVII, con tanto di triregno, assunto il 15 agosto del '78 a Siviglia. Oltre ad aver avuto una massa di visioni apocalittiche non avverate, ha nominato dei "cardinali", ha canonizzato Cristoforo Colombo ed il generalissimo Franco ed ha avuto "improprietà sessuali" colle sue suore. Alla sua morte, avvenuta poco prima di quella di Giovanni Paolo II, Gregorio ha avuto pure un successore che ha preso il nome di Pietro II.
Pare anche che un canadese, tal Giovanni Gastone Tremblay, si sia proclamato da sé già nel 1968 usando ora il nome di Gregorio XVII e cambiando il suo cognome in "La Trinité; comunque è fuori gioco perché nel '99 venne arrestato per abusi sessuali a minori; sempre per rimanere fra i Gregorî, vuole una leggenda di internet attribuita ai cattolici piú conservatori, che nel conclave del 1958 fosse stato inizialmente eletto l'arcivescovo di Genova, Giuseppe Siri, cardinale da 5 anni; tuttavia un veto, pervenuto non si sa come dai comunisti minacciosi di persecuzioni, fece sì che i cardinali ripiegassero su Angelo Roncalli; la cosa si sarebbe ripetuta nel '63, alla morte di Giovanni XXIII, stavolta a beneficio del cardinal Montini che prese il nome di Paolo VI. Ma si tratta di una leggenda ed il buon Siri morì in comunione con la Chiesa, nel 1989; comunque pare che Siri avesse espresso la volontà di prendere il nome di Gregorio in caso venisse eletto. A differenza dei due mitomani di cui sopra, egli non ebbe mai scandali sessuali.
Forse ne sapremo di piu' quando usciranno i prossimi ...romanzi di Dan Brown.
[continua...]
www.alateus.it/scisma2.htm