Il manifesto del PD? Davvero orribile e anche "pericoloso"

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pcerini
00domenica 10 febbraio 2008 21:26
Traggo questo commento che mi ha colpito in modo particolare dal link www.uaar.it/news/2008/02/10/cei-apre-campagna-elettorale-definendo-coa...

Opus Mei scrive:

10 Febbraio 2008 alle 18:57
Nella bozza del 9 gennaio del Manifesto dei Valori del PD (che è altra cosa del patetico “Manifesto per il Partito Democratico” partorito da 12 cosiddetti “saggi” e che Massimo Cacciari a suo tempo definì “un testo letterariamente orripilante e di contenuti zero”) è riportata la seguente frase:
Noi concepiamo la laicità non come il luogo di una presunta e illusoria neutralità, ma come rispetto e valorizzazione del pluralismo degli orientamenti culturali, e quindi anche come riconoscimento della rilevanza nella sfera pubblica, e non solo privata, delle religioni, dei convincimenti filosofici ed etici, delle diverse forme di spiritualità.”

Ora, il manifesto dei 12 “saggi” era deprimente per vacuità, questo però è molto più preoccupante, come ha spiegato spiega con chiarezza Telmo Pievani su “La Stampa”:
“Per i pensatori del Pd, in sostanza, la laicità di un Paese che diventa sempre più interculturale e interreligioso non è tanto il terreno della libertà individuale, dell’eguaglianza, della democrazia e dell’indipendenza dello Stato dai condizionamenti religiosi di parte, quanto piuttosto una garanzia della loro proliferazione nello spazio pubblico. Una laicità religiosamente fondata, da cui far discendere una scienza addomesticata: è questo ciò che vogliono davvero gli elettori del Partito democratico?”


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E io aggiungo anche: le religioni,le convinzioni filosofiche ed etiche,se indirizzate in spazi pubblici,possono configurarsi in ideologia e percio',in ultima analisi,in una vera e propria aberrazione della costituzione e della democrazia.

Ormai i nostri politici sono delle vere e proprie mine vaganti,ci stanno portando indietro di secoli (e non solo di anni),quando a dettare legge era la filosofia la religione la teologia,mentre la scienza veniva messa in subordine a queste,dare spazio pubblico e istituzionale (in sostanza la "guida" e le "redini") ad una filosofia o ad una religione significa consegnare il Paese nelle mani di un'ideologia che puo' trasformarsi in una bomba atomica.

Forse non esageravo quando parlava della necessita' di una rivolta popolare che cacci FUORI DALL'ITALIA questi politici.
-Nazgul-
00domenica 10 febbraio 2008 23:56

anche come riconoscimento della rilevanza nella sfera pubblica, e non solo privata, delle religioni, dei convincimenti filosofici ed etici, delle diverse forme di spiritualità.



questa frase è inquietante :| ma hanno almeno letto sul dizionario cosa voglia dire laico? :|


Purtroppo il problema politico italiano è sempre stato questo. E la scesa in campo del PD non sembra cambiare le condizioni, anzi, forse le peggiorerà soltanto...

Fin dai tempi di mussolini la chiesa è stato un forte e potente alleato per i politici, prima per dare un sostegno alla dittatura, poi per non far cadere l'italia in mano al comunismo (la chiesa stessa lo attaccò più di chiunque altro).

E' cambiato il mondo, è caduto il muro, sono passati decenni, ma la storia italiana resta sempre uguale. Politici e vesconi a decidere insieme cosa sia giusto per il paese. Dicendo che è democratico fare riforme di stampo cristiano perchè quasi tutti gli italia vi si rispecchia(cosa per altro 1 falsa e 2 sensa senzo^^).

Come se la democrazia fosse tale solo quando è cristiana.

Basta fare una panoramica sui partiti italiani per capire come l'ingerenza della chiesa sia più radicata della politica stessa...

Partendo dalla destra estrema ancora legata al vecchio patria famiglia e chiesa passando per il centro destra di Berlusconi (più che essere credente credo li sfrutti, ma la sostanza non cambia, in quanto concessioni al vaticano ne ha fatte parecchie), saltando a piè pari l'udc e a rosa bianca, arrivando alla sinistra del PD con soggetti teodem quali la Binetti al suo interno.

Gli unici esterni sono i radicali ed i comunisti, gli unici che ogni tanto fanno qualcosa anche contro la chiesa, ma giusto perchè non temono di perdere elettori^^

Ma questa non è una scelta democratica. Non è possibile che si debba andare a scavare per trovare un partito che almeno sulla carta sia laico. Dovrebbe essere una base di tutti i partiti.

tristezza >.>

A volte mi chiedo se in italia la laicità sia mai esistita...
pcerini
00domenica 10 febbraio 2008 23:59
Condivido al 100% la tua riflessione.Ci deve sempre essere netta separazione tra Stato e Chiesa,non possono essere accordate "preferenze" e la neutralita' e' d'obbligo ( e non illusoria come enunciano i teodem del PD) perche' la democrazia non puo' dirsi "cristiana" o "musulmana" o di qualunque altra natura.

Claudio Cava
00lunedì 11 febbraio 2008 04:48
Re:
A me cio' fa venire in mente l' importanza della confezione e dell' etichetta.

Per vendere un prodotto qualsiasi e' piu' importante cio' che fai credere essere quel determinato articolo, piu' che come e' veramente.

Ovvio che una volta comprato, se non tornano i conti, nessuno ci ricasca.

Ma nel caso in questione intanto saranno passati anni con tutto cio' che ne consegue, se tutto va male.... O bene, dipende dal punto di vista.


Ciao
Claudio

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