Lei aveva 13 anni: il rapporto non può che configurarsi come violenza sessuale
Il prete e la ragazzina: gli sms
raccontano una storia d'amore
Don Marco sarà interrogato lunedì. Lei aveva 13 anni:
il rapporto non può che configurarsi come violenza sessuale
Don Marco Mangiacasale
COMO - Sms, lettere, mail, scambi di tenerezze. L'economo della diocesi, don Marco Mangiacasale, arrestato con l'accusa di violenza sessuale continuata su una minorenne, aveva intrecciato una vera e propria relazione con la giovanissima parrocchiana. Il rapporto è iniziato quando la ragazzina aveva 13 anni e, secondo l'accusa, è proseguito fino al mese scorso. Il sacerdote, 48 anni, fino al 2009 parroco di San Giuliano, in centro Como, è in isolamento nel carcere del Bassone. Ieri mattina ha incontrato il suo legale, Renato Papa, con il quale ha parlato a lungo. L'interrogatorio con il giudice per le indagini preliminari Maria Luisa Lo Gatto è fissato per lunedì prossimo. In quella occasione, il sacerdote dovrebbe raccontare per la prima volta la sua versione dei fatti.
I parrocchiani di don Marco
Nelle scorse ore sono trapelate le prime informazioni sulla delicata inchiesta, scattata il 28 febbraio scorso, dopo la denuncia dei genitori della ragazzina, e sfociata una settimana dopo nell'arresto di don Marco. Tutti gli elementi raccolti dagli inquirenti fanno pensare che tra il sacerdote e la giovanissima parrocchiana ci fosse una relazione del tutto analoga a un normale rapporto amoroso. Un rapporto che non può che configurarsi come una violenza sessuale, visto che la ragazzina aveva 13 anni quando è iniziata la relazione e tuttora è minorenne. Nelle contestazioni non si farebbe comunque riferimento a rapporti sessuali completi.
Nell'appartamento dell'ex parroco - sollevato da tutti gli incarichi dal vescovo di Como monsignor Diego Coletti subito dopo la notizia dell'arresto - gli uomini delle forze dell'ordine hanno sequestrato oggetti e documentazione, anche informatica. Sembra che gli inquirenti abbiano in mano i testi di messaggi, lettere e mail che sarebbero inequivocabili. «Dite una preghiera», si è limitato a ripetere ieri l'attuale parroco di San Giuliano, don Roberto Pandolfi. Con lui nelle scorse settimane si era confidata la giovane vittima ed è stato lui a spiegare ai genitori della ragazzina la situazione, facendo di fatto scattare l'indagine. Ieri però, il sacerdote ha scelto la strada del silenzio, anche con i fedeli che hanno partecipato alla messa. L'intera comunità è sotto shock per l'arresto di don Marco, descritto come una persona «buona, preparata, sempre disponibile». «Aveva dato un nuovo slancio all'oratorio e alla parrocchia», ripetono i fedeli di San Giuliano.
Anna Campaniello
9 marzo 2012 | 15:45
FONTE:
milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_marzo_9/como-prete-ragazzina-sms-storia-amore-abusi-sessuali-20036154825...
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