L' educazione sessuale

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Claudio Cava
00sabato 25 luglio 2009 08:18

Questa cartolina di inizio Novecento si riferisce al problema delle gravidanze indesiderate.L'educazione sessuale è un termine generale che comprende varie categorie connesse all'educazione, in modo particolare l'anatomia degli organi genitali, la fisiologia dell'apparato genitale, l'atto sessuale, e tutti gli altri aspetti medici, psicologici, sociali e morali del comportamento sessuale umano. I tipici canali dell'educazione sessuale sono i genitori, i programmi scolastici e gli enti della salute pubblica.

Generalità

L'educazione sessuale di solito descrive l'origine e lo sviluppo di un nuovo essere umano, la penetrazione sessuale, la fecondazione, lo sviluppo dell'embrione e del feto e il parto. Spesso include argomenti quali le malattie sessualmente trasmissibili e come evitarle, e anche i metodi per evitare gravidanze non volute.

Aspetti dell'educazione sessuale fanno parte del curriculum di molte scuole. Ma in molti Paesi rimane materia controversa, specialmente per quanto riguarda l'età in cui si dovrebbe cominciare a impartire agli studenti tale educazione, che tipo di dettagli e quali argomenti riguardanti il comportamento sessuale si debbano toccare, come per esempio l'uso di anticoncezionali, la masturbazione e l'etica sessuale.

Nel 1936, Wilhelm Reich scrisse che l'educazione sessuale dei suoi tempi era diseducativa perché si limitava alla biologia, senza toccare gli aspetti psicologici dell'attrazione e delle pulsioni, che erano quelli a cui gli adolescenti erano più interessati [1]

In molti Paesi, l'educazione sessuale è oggetto di animate discussioni. I punti che più generano controversia sono: se sia bene includere argomenti come la sessualità infantile, l'uso di anticoncezionali come il profilattico e la "pillola" e i loro possibili benefici nel limitare il numero di figli nati fuori del matrimonio, le ragazze-madri e le malattie trasmesse sessualmente, come l'AIDS. La recente campagna contro il sesso prematrimoniale portata avanti da gruppi conservatori negli USA è stata la causa principale di queste controversie. Dal lato statistico si può notare come Paesi con tradizioni conservatrici verso l'educazione sessuale, inclusi l'Inghilterra e gli Stati Uniti, hanno una percentuale più elevata di malattie sessuali e di ragazze-madri.

Il difforndersi dell'AIDS ha dato nuovo impulso all'importanza dell'educazione sessuale. In molte nazioni dell'Africa dove l'HIV-AIDS è a livello epidemico, l'educazione sessuale è considerata dalla gran parte degli scienziati come una strategia essenziale del Ministero della Salute (disambigua) di ogni Paese. Alcune organizzazioni internazionali come Planned Parenthood ritengono che i programmi di educazione sessuale portano benefici a livello globale, come per esempio il controllo del rischio di sovrappopolazione e il progresso dei diritti delle donne.


L'educazione sessuale nel mondo

Stati Uniti

Negli USA quasi tutti gli studenti ricevono qualche forma di educazione sessuale almeno una volta nella Scuola Media inferiore o superiore. Molte scuole cominciano a trattare qualche argomento negli ultimi anni delle elementari. Ad ogni modo, ciò che gli studenti imparano varia molto da scuola a scuola perché le decisioni sul curriculum sono decentralizzate . Molti Stati hanno leggi che regolano quanto si insegna nelle lezioni di educazione sessuale, ma lasciano comunque decidere ai genitori se permettere ai figli di seguirle. Alcuni Stati lasciano ai singoli distretti scolastici le decisioni sul curriculum.

Per esempio, in una ricerca del 1999, il Guttmacher Institute ha trovato che nella maggioranza dei corsi di educazione sessuale nella Scuola Media inferiore e superiore si spiegavano argomenti come il passaggio alla maturità sessuale-pubertà, l'HIV, le Malattie sessualmente trasmissibili, l'astinenza (castità), il problema delle ragazze-madri e come resistere alla pressione dei coetanei. C'era invece notevole disparità di trattazione su altri argomenti come i metodi anticoncezionali e di prevenzione delle malattie, le tendenze sessuali, la violenza sessuale e la pratica e l'etica circa l'aborto.

In America, l'educazione sessuale si insegna in due forme principali: quella completa e quella che si limita alla sola astinenza. L'educazione sessuale completa tratta anche dell'astinenza come di una scelta valida, ma insegna al tempo stesso i metodi di contraccezione e di prevenzione delle malattie, per gli studenti sessualmente attivi. Una ricerca effettuata nel 2002 dalla Kaiser Family Foundation ha trovato che il 58% dei presidi delle Scuole Medie inferiori e superiori affermavano che il loro programma di educazione sessuale era completo.

L'educazione sessuale focalizzata sull'astinenza (castità) insegna ai ragazzi e ragazze che dovrebbero rimanere sessualmente astinenti fino al matrimonio e non provvede informazioni sui contraccettivi. Nella ricerca della Kaiser, il 34% dei presidi di Scuola Media superiore affermavano che il principale messaggio del loro programma consisteva nell'astinenza.

La differenza tra questi due approcci e il loro impatto sul comportamento dei giovani rimane argomento controverso negli USA. A partire dal 1991 la percentuale di ragazze-madri è diminuita notevolmente e una leggermente più alta percentuale di giovani afferma di osservare l'astinenza. Tuttavia, gli USA hanno ancora la più alta percentuale di ragazze-madri e delle Malattie trasmesse sessualmente tra i giovani di tutto il mondo industrializzato. Da statistiche condotte per vari anni risulta che la grande maggioranza degli Americani sono in favore di programmi completi di educazione sessuale, a preferenza di quelli che insegnano solo l'astinenza. Di recente invece, gli educatori che favoriscono l'astinenza hanno pubblicato dati statistici con risultati totalmente opposti. I sostenitori dell'educazione sessuale completa spiegano che i rapporti sessuali tra i giovani sono un dato di fatto e che quindi è di somma importanza provvedere informazioni circa i rischi e i metodi per evitarli. Sottolineano anche che la mancanza di tale informazione fa crescere la percentuale di gravidanze indesiderate e di malattie.

D'altro canto, i paladini dell'educazione sessuale focalizzata sull'astinenza sono contrari ai programmi che non insegnano la responsabilità morale del comportamento. Sostengono che l'insegnamento di una moralità che limita i rapporti sessuali solo all'interno del matrimonio è "salutare e costruttivo" e che le informazioni sul comportamento sessuale non accompagnate dal contesto etico possono portare a pratiche immorali e dannose. In questa ultima decade, il governo federale ha appoggiato i programmi che insegnano solo l'astinenza destinando ad essi oltre un miliardo di dollari. Alcuni Stati, come la California, rifiutano i finanziamenti in modo da poter continuare i programmi completi di educazione sessuale. Gli altri Stati che hanno seguito la California in questa decisione sono il Connecticut, il Maine, il Montana, il New Jersey, la Pennsylvania, l'Ohio, il Rhode Island, il Washington e il Wisconsin. Il finanziamento per uno dei due più importanti programmi di sola astinenza, il Titolo V, è stato esteso solo fino alla fine del 2007. Il Congresso sta decidendo se prolungarlo.

I risultati del crescente numero di programmi di sola astinenza rimangono problematici. Fino ad oggi non è stata pubblicata nessuna ricerca atta a provare che i programmi di sola astinenza hanno fatto spostare l'età dei primi rapporti tra i giovani. Nel 2007, una ricerca commissionata dal Congresso USA ha appurato che gli studenti delle Scuole Medie inferiori che avevano seguito i programmi di educazione sessuali di sola astinenza avevano la stessa incidenza di rapporti prematrimoniali e di uso di contraccettivi rispetto a quelli che non avevano seguito tale programma. I sostenitori dei programmi di sola astinenza hanno obiettato che la ricerca è poco credibile perché il campione era troppo piccolo ed è cominciata quando i programmi erano ancora all'inizio. Inoltre, altre ricerche hanno invece dimostrato effetti positivi.


Europa

In Inghilterra e nel Galles, l'educazione sessuale nelle scuole pubbliche non è obbligatoria e i genitori possono non permettere ai loro figli di partecipare alle lezioni. Il programma si focalizza sugli organi di riproduzione, lo sviluppo del feto e i cambiamenti fisici e psicologici della pubertà. Le informazioni circa i contraccettivi e la prevenzione delle malattie sono a discrezione delle scuole locali. L'Inghilterra ha una delle percentuali più alte di ragazze-madri d'Europa e l'educazione sessuale è un argomento molto dibattuto dal governo e dai media. In una ricerca condotta nel 2000 dall'Università di Brighton, molti quattordici-quindicenni hanno manifestato disappunto sui contenuti delle lezioni di educazione sessuale. Hanno percepito una mancanza di confidenza con gli insegnanti che impediva loro di fare domande esplicite sui contraccettivi.
In Scozia, il principale programma di educazione sessuale si chiama "Sano Rispetto" (Healthy Respect) e si concentra non solo sugli aspetti biologici della riproduzione ma anche sui rapporti umani e le emozioni. Il programma comprende anche le informazioni sui contraccettivi e le malattie, per incoraggiare una buona salute sessuale. Dato che le Scuole Cattoliche si sono rifiutate di adottare questo programma, ne è stato preparato un altro specifico per queste scuole. Finanziato dallo Scottish Executive, il programma, denominato "Chiamata all'Amore" (Call to Love) incoraggia i giovani a rimandare i rapporti sessuali al matrimonio e non dà informazioni sui contraccettivi. In questo modo è una forma di educazione sessuale di sola astinenza.
In Francia, l'educazione sessuale fa parte dei programmi scolastici fin dal 1973. Le Scuole sono tenute a impartire 30-40 ore di educazione sessuale e distribuire profilattici agli studenti di terza media e prima superiore. Nel gennaio 2000, il Governo francese ha lanciato una campagna sui contraccettivi con spot pubblicitari su radio e TV, e la distribuzione di 5 milioni di opuscoli sullo stesso argomento agli studenti delle Scuole Superiori.
In Germania, l'educazione sessuale fa parte dei programmi scolastici fin dal 1970. Di solito include tutti gli argomenti riguardanti il processo di maturazione dal punto di vista biologico, psicologico e sociale: i cambiamenti nel corpo, la riproduzione, le emozioni, l'atto sessuale, la vita di coppia, l'omosessualità, le gravidanze non volute, le complicazioni dell'aborto, i danni della violenza sessuale, compresa quella sui minori e le malattie. A volte comprende altri argomenti discrezionali come le posizioni dell'atto sessuale. La gran parte delle scuole offre lezioni sull'uso corretto dei contraccettivi. Ci sono anche altri mezzi di comunicazione che trattano l'educazione sessuale, al primo posto la rivista per giovani "Bravo", che contiene sempre una sezione dove i giovani rivolgono domande sulla sessualità e la vita di coppia.
In Olanda dalla fine del 1980 il Governo sponsorizza il programma "Amore per tutta la vita" (Lang leve de liefde), che ha lo scopo di dare ai giovani le conoscenze sufficienti perché prendano decisioni ragionate in materia di salute e sessualità. In quasi tutte le Scuole Medie inferiori e superiori si trattano argomenti di educazione sessuale nei corsi di biologia e in oltre la metà delle scuole elementari si comincia a parlare di sessualità e metodi contraccettivi. Il programma verte tanto sugli aspetti biologici che su quelli morali e psicologici, come ad esempio l'importanza di capacità comunicative e di compromesso all'interno della coppia. I mass media incoraggiano il dialogo aperto sull'argomento e la Sanità Pubblica garantisce ai cittadini riservatezza e atteggiamento neutrale. L'Olanda ha una delle percentuali più basse di ragazze madri al mondo e il sistema olandese è spesso considerato un esempio per gli altri Paesi.
In Svezia, l'educazione sessuale fa parte integrante dei programmi scolastici fin dal 1956. Si comincia a trattare gli argomenti dalle prime classi elementari e si continua per tutti gli anni, all'interno di argomenti disparati quali la biologia e la storia.
In Finlandia, la Population and Family Welfare Federation distribuisce a tutti i quindicenni un kit introduttivo di educazione sessuale che include un opuscolo, un profilattico e il video di una storia d'amore in cartoni animati.

Asia

I programmi di educazione sessuale sono a differenti livelli di sviluppo nei vari Paesi.

L'Indonesia, la Mongolia, la Corea del Sud e lo Sri Lanka hanno direttive governative sistematiche per insegnare argomenti sessuali nelle scuole.
La Malesia, le Filippine e la Thailandia stanno sviluppando dei programmi specifici per gli adolescenti, con lezioni, messaggi sui media e materiali didattici. *L'India dispone di programmi che si indirizzano agli studenti delle scuole dai nove ai sedici anni. Le lezioni si inseriscono in varie parte del curriculum e generalmente includono aperti scambi di opinione tra studenti e professori. In India, si sta svolgendo un vivo dibattito circa gli argomenti dell'educazione sessuale, specialmente sul problema se sia il caso di ampliarlo.
Il Bangladesh, il Myanmar, il Nepal e il Pakistan non hanno al momento programmi coordinati di educazione sessuale.
In Giappone, l'educazione sessuale è obbligatoria a partire dai dieci o undici anni, e tocca principalmente gli aspetti biologici, come la mestruazione e l'eiaculazione.
In Cina, l'educazione sessuale tradizionalmente consiste nella lettura del capitolo dedicato alla riproduzione umana sui testi di biologia. Ma nel 2000 l'Associazione Cinese di pianificazione Familiare ha introdotto un progetto quinquennale per "promuovere l'educazione alla salute sessuale tra gli adolescenti e i giovani cinesi non sposati" in dodici distretti urbani e tre contee. In questo programma si toccano anche argomenti come gli aspetti psicologici e relazionali dell'attività sessuale e la prevenzione delle malattie sessuali.
La International Planned Parenthood Federation e la BBC World Service hanno trasmesso una serie di 12 puntate sotto il nome di Sexwise, in cui si discute di educazione sessuale, educazione alla vita in famiglia, contraccettivi e educazione dei figli. È stato stato lanciato in anteprima nei Paesi asiatici.


Africa

AIDS poster in Costa d'AvorioL'educazione sessuale in Africa si concentra sulla battaglia contro l'HIV/AIDSS, che ha raggiunto livelli epidemici. La maggioranza dei governi hanno stabilito programmi di educazione contro l'AIDS in accordo con l'Organizzazione Mondiale della Sanità e ONG internazionali. Questi programmi di solito insegnano gli elementi di base della prevenzione contro l'HIV, e sono stati spesso sostenuti dall'amministrazione Bush. Si tratta di una combinazione di astinenza, fedeltà alla moglie e uso del profilattico. Gli sforzi di queste campagne educative sembra che comincino a portare frutti.

In Uganda, l'uso del preservativo è aumentato, i giovani stanno procrastinando l'epoca del primo rapporto e la percentuale generale dell'AIDS sta diminuendo.
In Egitto nelle scuole pubbliche si insegnano ai tredici-quattordicenni nozioni circa il sistema riproduttivo maschile e femminile, gli organi sessuali, tecniche contraccettive e le malattie sessuali. È in corso una collaborazione tra l'UNDP, l'UNICEF, e i ministeri della salute pubblica e dell'educazione per espandere l'educazione sessuale anche nelle zone di campagna, e informare la gente sui pericoli della circoncisione femminile - clitoridectomia.

Moralità e educazione sessuale

Molte religioni insegnano che i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio sono immorali, così i fedeli pensano che questo comportamento dovrebbe essere insegnato nelle lezioni di educazione sessuale. Questi fedeli in genere preferiscono i programmi di sola astinenza. Per altri gruppi che partecipano al dibattito sull'educazione sessuale, il problema sta nello stabilire se è compito dello stato insegnare il comportamento sessuale o se invece tale compito è prerogativa della famiglia. Queste persone credono che stia alla famiglia gestire questo aspetto dell'educazione e che l'educazione sessuale sia un'ingerenza da parte dello stato. Argomentano che certi programmi di educazione sessuale rovinano gli insegnamenti ricevuti in famiglia, come per esempio la modestia, e incoraggiano l'accettazione di comportamenti a loro giudizio immorali, come i rapporti prematrimoniali e l'omosessualità. Naturalmente, coloro che sostengono l'educazione sessuale completa non credono che la sola informazione su comportamenti "diversi" rappresenti un'incitazione a seguirli. Inoltre credono che siccome, ad esempio, le cure per le malattie sessuali sono finanziate con denaro pubblico, le scuole avrebbero il dovere di insegnare metodi per limitare gli esborsi. Infatti, uno degli scopi principali dell'educazione sessuale è quello di ridurre il numero di coloro che rimangono danneggiati nel fisico e nella psiche da comportamenti sessuali a rischio. D'altronde la libertà d'insegnamento permette a coloro che in virtù di convinzioni soggettive sarebbero orientati a limitare la conoscenza di tutti a iscrivere i loro figli a scuole private equiparate che insegnino cognizioni più aderenti ai loro convincimenti personali.


Lesbiche, omosessuali/gay, bisex, e transessuali tra i giovani

Il figlio cerca il consiglio del padre sull'amore Un padre offre consiglio sull'amore al figlio. Il suo consiglio consiste nel scegliere l'amante che lo desidera per la sua bellezza interiore.Le lesbiche, i gay, i bisex, e i transessuali (LGBT) tra la popolazione scolastica sono spesso ignorati nelle lezioni di educazione sessuale, e così le tecniche sessuali con meno rischi per le loro particolari esigenze (masturbazione vicendevole, sesso orale e sesso anale), non sono quasi mai toccate nelle istruzioni. Diverse persone non vogliono che tali argomenti siano toccati nelle lezioni, perché credono che così facendo si incoraggi il comportamento omosessuale. Coloro che invece propongono l'inclusione di questi aspetti tra gli argomenti delle lezioni ritengono che in caso contrario i giovani coinvolti in pratiche omosessuali o propensi ad esse, si sentono isolati, soli, depressi e in colpa. I promotori dell'inclusione nel programma degli aspetti LGBT come parte integrante dell'educazione sessuale completa sostengono che queste informazioni sono utili e importanti per tutti e servono a ridurre la probabilità di suicidio, di malattie veneree, di colpi di testa e di comportamento antisociale per questi studenti con tendenze "diverse". In assenza di tale aperte discussioni, questi giovani sarebbero lasciati di fatto "nello sgabuzzino", senza guida nel cercare di capire la propria identità LGBT.
I sostenitori dell'educazione sessuale completa affermano che i programmi di sola astinenza ignorano e isolano gli LGBT. I sostenitori dell'educazione alla sola astinenza spesso considerano il comportamento LGBT come una forma di scelta personale e di vizio e non vogliono che siano insegnati come orientamenti naturali e accettabili. Al contrario, I sostenitori dell'educazione completa considerano i comportamenti LGBT come naturali e come tali da esaminare nell'insegnamento scolastico. Inoltre sono molto sensibili ai danni psicologici e sociali che gli LGBT devono sopportare a causa di esclusioni irragionevoli.


Studio scientifico dell'educazione sessuale

Il dibattito sulle ragazze-madri e le malattie sessuali ha fatto nascere ricerche sulla reale efficacia dei vari approcci all'educazione sessuale. In una analisi comparativa, DiCenso et al. hanno messo a confronto i programmi di educazione sessuale completa con quelli di sola astinenza. La loro analisi di varie ricerche ha dimostrato che i programmi di sola astinenza non riducono il tasso di gravidanze non volute tra le donne che li hanno frequentati, anzi lo aumentano. I ricercatori concludono: '"Ci sono buone prove indicanti che i programmi di educazione sessuale dovrebbero cominciare molto prima di quanto si fa oggi. Dobbiamo investigare i fattori sociali che determinano le gravidanze non volute tramite vaste ricerche su differenti fasce di età a partire dai primi anni di vita e utilizzarle poi nei futuri programmi di prevenzione. Dovremmo esaminare con cura i Paesi con bassa percentuale di ragazze-madri. Per esempio l'Olanda ha uno dei tassi più bassi al mondo (8.1 per 1000 tra le ragazze dai 15 ai 19 anni). Ketting & Visser hanno pubblicato un'analisi sui motivi di tale successo. Questa tavola comparativa mostra le notevoli differenze con altre nazioni:

93.0 per 1000 negli Stati Uniti
62.6 per 1000 in Inghilterra and Galles
42.7 per 1000 in Canada
15.1 per 1000 in Belgio (1996)
Un altro modo per verificare se certi tipi di programmi di educazione sessuale sono più produttivi di altri consiste nell'esaminare programmi che funzionano con altri tipi di comportamenti pericolosi negli adolescenti. Per esempio, Botvin et al. hanno trovato che programmi scolastici tesi a prevenire l'uso della droga nelle Scuole Medie inferiori (dodici-quattordicenni) hanno portato a notevoli e durevoli riduzioni dell'uso di tabacco, bevande alcoliche e Cannabis a condizione che vi fosse insegnata una combinazione di tecniche per resistere alle pressioni sociali e di abilità generiche di vita pratica, che fossero ben condotti e che includessero almeno due anni di lezioni periodiche di richiamo. Occorre anche notare che poche iniziative educative e mediche sono progettate tenendo presente i suggerimenti degli adolescenti. Questi hanno suggerito che tali iniziative dovrebbero essere più pragmatiche, con meno enfasi sulla biologia e su tattiche di spavento. Dovrebbero dare più spazio alle tecniche di patteggiamento e di buona comunicazione nelle relazioni sessuali. Inoltre, nomi e indirizzi di di cliniche specializzate in sanità sessuale dovrebbero essere visibili nelle zone più frequentate dai giovani, come per esempio le toilettes delle scuole e i supermercati. Una rivista americana, Emerging Answers, pubblicata dalla National Campaign to Prevent Teenage Pregnancy ha esaminato 250 ricerche effettuate su vari programmi di educazione sessuale. La rivista è giunta alla conclusione che "la grande maggioranza dei dati raccolti dimostra che l'educazione sessuale che tratta anche degli anticoncezionali non induce chi vi ha partecipato a più frequente attività sessuale."

it.wikipedia.org/wiki/Educazione_sessuale
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