LA FEDE: cos'è? A chi ed a che cosa serve?

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pyccolo
00mercoledì 14 novembre 2007 15:11
Dietro le sbarre d'una prigione, con lo sguardo rivolto al cielo, un uomo, rinchiusovi per le sue convinzioni scientifiche, afferrando e stringendo con molta forza le spesse barre di ferro della finestruccola di quell'orrendo tugurio, urla: "Dio mio, perchèèèèèèèè? Perchèèèèèèèèèè! Perchè devo essere costretto ad aver fede nella fede altrui?". Si dice che fosse Galileo Galilei.

Riallaciandomi alle preoccupazioni di Un@ltrame espresse nel modo che segue:

" [SM=g27822] non temo il giudizio, temo gli effetti di ciò che faccio.
però la mia ragazza sa bene qual è la mia posizione. non le ho mai raccontato bugie e ho condiviso i miei dubbi, ovviamente relazionandomi alla sua età. e non sempre è facile, non solo parlando di fede.

...mia figlia attualmente sta beatamente tra quelli che non prendono posizione.
l'errore sta nel non aver mandato un messaggio chiaro.
ed hai ragione quando scrivi La tua paura nasce da una tua convinzione interiore che ti fa credere che la fede abbia un vantaggio in più rispetto alla sua assenza.
questo mi capita perchè io ho vissuto i primi 15/16 anni della mia vita accompagnata da una grande fede e rinunciarvi è stato difficile.
"


Chiedo:

Cos'è la fede?
A chi ed a che cosa serve?

Un complimento alle sagge risposte del giovanissimo rainboy, coetaneo del mio secondo figlio ed applicato agli stessi studi.
Grazie a Francesca per aver introdotto un argomento così serio, tale da influire sulla vita di miliardi di persone che, come lei, come noi, si pongono gli stessi interrogativi.

Un caro saluto a tutti [SM=x789057]

Pyccolo
MauriF
00mercoledì 14 novembre 2007 19:33
Non poteva essere Galileo perchè era cristiano cattolico. ;)




Claudio Cava
00mercoledì 14 novembre 2007 19:52
Re:
MauriF, 14.11.2007 19:33:

Non poteva essere Galileo perchè era cristiano cattolico. ;)



Ma non cieco.
Ne' stupido.
E non "ragionava" (si fa per dire) con la testa di Papa e Clero.

Senza contare che a quei tempi era OBBLIGATORIO, essere cattolici.

I tempi a cui vorrebbe tornare la tua Santa Madre Chiesa.

Ciao
Claudio
..Anna..
00mercoledì 14 novembre 2007 21:11
Re:
pyccolo, 14/11/2007 15.11:



Chiedo:

Cos'è la fede?
A chi ed a che cosa serve?





MI hai fatto venire in mente un post che avevo letto su un blog.
Sono andata a cercarlo, l'ho trovato e...
Eccolo qui. Ne condivido le parole.

"Fa parte della natura dell'uomo cercare le proprie radici e fissare dei paletti per il proprio futuro.
Dalla notte dei tempi, si cercano risposte chiare, si tenta senza tregua di razionalizzare l'irrazionalizzabile per fermare il continuo ribollire dell'animo umano.
Quesiti di tale intensità emotiva, e soprattutto, di tale misteriosità, risultino un macigno difficile mantenere in equilibrio senza un aiuto esterno.
Ecco allora che nasce allora l'entità di Dio. Una forza astratta viene creata con la funzione di scrollare dalle spalle dell'uomo il peso di un mondo sostanzialmente insignificante ai canoni della Ragione.
Ecco che vengono forgiati dalla fantasia nomi come:
Assur, Ra, Zeus, Gesù, Geova, Visnù, Non_lo_nomino_altrimenti_qualcuno_si_offende.
Qualunque sia la serie di sillabe poste l'una vicina all'altra, il concetto non cambia. Il debole animo umano trova vie di fuga in una figura Paterna, Creatrice e Redentrice che accoglie le tensioni esistenziali con autorità e sicurezza.
Peccato appunto, sia un'invenzione. Un'illusione.
E peccato provochi dipendenza come una droga: Carlo Marx definisce Dio come l'oppio dei popoli. Secondo lui, addirittura, Dio sarebbe uno strumento di controllo in mano alla Borghesia per far accettare le proprie condizioni penose alla classe operaia, convinta d'attendere una vita migliore dopo la morte.
Si pensi a quant'è difficile estirpare la 'fede' ad una persona.
Una volta incantata dalla sensazione di protezione, la gente è pronta a morire per il proprio Dio.
Ma Dio è morto. Il messaggio di Nietzsche va diffuso.
Purtuttavia non credere in Dio è solo un passo verso l'ammissione del non-senso della vita. E se ci si pensa l'ateismo a sua volta pone dei limiti ben precisi. Credere nel non-senso della vita, è una risposta sincera, illuminante. Seppure resti la necessità di avere delle coordinate, almeno si eviti l'ingenuità di attribuirle alla ragione o alla fede o, per la prevalenza dei casi, alla fede ragionata."



Se un dio ha fatto questo mondo, non vorrei essere quel dio:
la miseria del mondo mi spezzerebbe il cuore. (Arthur Schopenhauer)

LINK



MauriF
00mercoledì 14 novembre 2007 23:39
Il credere in Dio è qualcosa di diverso perchè interpella anche la ragione, la razionalità.

Credere in Dio infatti è ragionevole, non crederci risulta essere irragionevole.

Basta essere consapevoli di che cosa ci circonda e di che cosa si è, per averne la consapevolezza.

La fede, però, è qualcosa che va oltre il credere che Dio esiste...
E' qualcosa che chiama in causa una "religione" cioè un legame fra l'uomo e Dio, una comunicazione "misteriosa" (nel vero senso del termine).

Claudio Cava
00mercoledì 14 novembre 2007 23:45
Re:


Credere in Dio infatti è ragionevole, non crederci risulta essere irragionevole.


Che faccia di bronzo [SM=x789051]


Basta essere consapevoli di che cosa ci circonda e di che cosa si è, per averne la consapevolezza.


E certo, come no, il voler spiegare cio' che non si capisce ne ha portati migliaia e migliaia, di dei.

[SM=x789062]
Claudio Cava
00mercoledì 14 novembre 2007 23:46
Re:


Credere in Dio infatti è ragionevole, non crederci risulta essere irragionevole.


Che faccia di bronzo [SM=x789051]


Basta essere consapevoli di che cosa ci circonda e di che cosa si è, per averne la consapevolezza.


E certo, come no, il voler spiegare cio' che non si capisce ne ha portati migliaia e migliaia, di dei.

[SM=x789062]
kelly70
00mercoledì 14 novembre 2007 23:55

Claudio, ma che fai??????? [SM=g27828]

La moltiplicazione dei post? [SM=x789054]

MIRACOLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

[SM=x789053] [SM=x789053] [SM=x789053] [SM=x789053] [SM=x789053] [SM=x789053] [SM=x789053] [SM=x789053]

Santo subito [SM=x789051]

[SM=x789052] [SM=x789050]

[SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049]

La Madre Badessa [SM=g10655]

[SM=x789076]
Claudio Cava
00mercoledì 14 novembre 2007 23:57
Re:
kelly70, 14.11.2007 23:55:


Claudio, ma che fai??????? [SM=g27828]

La moltiplicazione dei post? [SM=x789054]

MIRACOLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO


[SM=x789076]





Taci che orgasmiamo Mauri [SM=x789054] [SM=x789049] [SM=x789048] [SM=x789051]


Ciao
Claudio

MauriF
00giovedì 15 novembre 2007 00:02
Re: Re:


Che faccia di bronzo [SM=x789051]




Che mega argomentazione...è la "dialettica" della quale parlavi? [SM=g27827]



E certo, come no, il voler spiegare cio' che non si capisce ne ha portati migliaia e migliaia, di dei.



Si, è vero, il sentimento religioso spesso ha portato l'uomo ad interpretare Dio in mille modi.
Anche adesso chi crede, spesso, si crea il suo "Dio di comodo" e non da ascolto a Dio che si rivela per mezzo della sua Chiesa.

Lo Spirito Santo, però, ha dato i suoi frutti su tutta la terra...basta guardare alla grande crescita spirituale del 600 a.C. soprattutto in ambito orientale e medio-orientale.




Claudio Cava
00giovedì 15 novembre 2007 00:28
Re: Re: Re:
MauriF, 15.11.2007 00:02:



Che faccia di bronzo [SM=x789051]




Che mega argomentazione...è la "dialettica" della quale parlavi? [SM=g27827]








[SM=x789049]

Il senso dell' umorismo e' forse l' unica cosa che abbiamo in comune.

Approfittiamone, no? [SM=x789048]


Ciao
Claudio


pyccolo
00giovedì 15 novembre 2007 00:28
Questo è un'altro esempio di conversazione trascinata in basso da interventi da tarallucci e vino.
Claudio Cava
00giovedì 15 novembre 2007 00:38
Re:
pyccolo, 15.11.2007 00:28:

Questo è un'altro esempio di conversazione trascinata in basso da interventi da tarallucci e vino.



Questione di punti di vista.

Per qualcuno potrebbe significare sdrammatizzazione, rilassamento, calmare gli animi.

Ma capisco che a chi si prende troppo sul serio ed e' convinto di disquisire su temi di vitale importanza possa dare fastidio.

Ma forse sbaglio io, certe caratteristiche prettamente fideistiche di intolleranza e senso del sacro si dovrebbero perpetuare anche nel mondo virtuale.

Non so.

Ciao
Claudio
MauriF
00giovedì 15 novembre 2007 00:45
Concordo con i tarallucci... [SM=g27837] [SM=x789048]

[SM=g10631]
pyccolo
00giovedì 15 novembre 2007 08:55
Re:
MauriF, 15/11/2007 0.45:

Concordo con i tarallucci... [SM=g27837] [SM=x789048]

[SM=g10631]







Azz...ti sei già scolato tutto il vino! [SM=x789056]

Ora capisco. [SM=x789051]

Vada per come la pone Claudio...divertiamoci con campioni avvinati. [SM=g27828]

Pyccolo
MauriF
00giovedì 15 novembre 2007 13:31
Ah, guarda...il vino lasciatemelo stare...
Semmai telefoniamo a Cana ed in un attimo ci fanno il rifornimento. [SM=g27828]

Hanno un'efficienza a dir poco prodigiosa da quelle parti... [SM=x789050] [SM=x789052]
Claudio Cava
00giovedì 15 novembre 2007 14:32
Re:
MauriF, 15.11.2007 13:31:

Ah, guarda...il vino lasciatemelo stare...
Semmai telefoniamo a Cana ed in un attimo ci fanno il rifornimento. [SM=g27828]

Hanno un'efficienza a dir poco prodigiosa da quelle parti... [SM=x789050] [SM=x789052]



Mi sorge spontanea una battutaccia accia accia.

Ma non voglio togliere il piacere a Norberto [SM=x789051]



[SM=x789062]


pcerini
00giovedì 15 novembre 2007 14:51
"Credere in Dio infatti è ragionevole, non crederci risulta essere irragionevole."

Il fatto che ad un certo punto nella storia dell'uomo abbia prevalso il momento del "credere in un Dio" non toglie che poteva verificarsi l'esatto contrario,
del "non credere in un Dio",infatti,sono convinto che se oggi fosse prevalso questo paradigma del "non credere in Dio" ci ritroveremmo una minoranza a ribattere "che non si puo' dimostrare che Dio non esista",e ci troveremmo in una situazione in cui sarebbe invertito l'ordine dei termini della discussione,ossia dovendo argomentare ammettendo implicitamente "che non esiste"(da parte dell'interlocutore che intende controbattare quel "non credere in Dio") invece che ammettere implicitamente "che esiste".

Penso sia impossibile dimostrare sia l'esistenza che l'inesistenza,e affermare "credere in Dio e' ragionevole" ha una valenza e una probabilita' medesima del dire "non credere in Dio e' ragionevole",e affermare che "non credere in Dio e' irragionevole" ha la stessa valenza del dire "credere in Dio e' irragionevole",insomma,tutte queste proposizioni hanno eguale probabilita'!

=omegabible=
00giovedì 15 novembre 2007 16:38
Re: Re:
Claudio Cava, 15/11/2007 14.32:



Mi sorge spontanea una battutaccia accia accia.

Ma non voglio togliere il piacere a Norberto [SM=x789051]



[SM=x789062]





Ehhhh!!!!! Beh!!!!!! Proprio si. La sbronza non è ancora passata dopo 20 secoli. Ecco perchè credete a quelle favole che vi sono state propinate dal famoso papocchio.!!!!
Papocchio...papocchio... ma lo sai fa quasi tenerezza questo appellativo!!!! [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789048]

[SM=g10700] Solo chi è su questa nave si salverà [SM=x1414722] [SM=x1414722] [SM=x1414722] [SM=x789053] [SM=x789055] [SM=x789055] [SM=x789055]



omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]


=omegabible=
00giovedì 15 novembre 2007 16:43
Re x Pcerini
A Paolo che quoto:

Penso sia impossibile dimostrare sia l'esistenza che l'inesistenza,e affermare "credere in Dio e' ragionevole" ha una valenza e una probabilita' medesima del dire "non credere in Dio e' ragionevole",e affermare che "non credere in Dio e' irragionevole" ha la stessa valenza del dire "credere in Dio e' [ir]ragionevole",insomma,tutte queste proposizioni hanno eguale probabilita'!

--------------------------------
Giustissimo e logico. Quoto al 100%.



omega [SM=x789063] [SM=x789054] [SM=x789054]

ps. fra parentesi[] c'è l'errore.
Claudio Cava
00giovedì 15 novembre 2007 17:31
Re: Re x Pcerini
=omegabible=, 15.11.2007 16:43:

A Paolo che quoto:

Penso sia impossibile dimostrare sia l'esistenza che l'inesistenza,e affermare "credere in Dio e' ragionevole" ha una valenza e una probabilita' medesima del dire "non credere in Dio e' ragionevole",e affermare che "non credere in Dio e' irragionevole" ha la stessa valenza del dire "credere in Dio e' [ir]ragionevole",insomma,tutte queste proposizioni hanno eguale probabilita'!

--------------------------------
Giustissimo e logico. Quoto al 100%.



omega [SM=x789063] [SM=x789054] [SM=x789054]

ps. fra parentesi[] c'è l'errore.





Ci si dimentica sempre che noi atei non dobbiamo dimostrare un BEL NIENTE.

Da che mondo e' mondo e' chi afferma, che deve dimostrare quanto afferma, non chi lo nega.

Se no staremmo freschi, con tutte le invenzioni, visioni e deliri che circolano.

Detto senza accostamenti ne' insinuazioni dileggianti, che non mi competono.

Ma il concetto e' quello.


Ciao
Claudio

Rainboy
00giovedì 15 novembre 2007 17:41
Inoltre l'equiprobabilità riguarda soltanto la risposta alla domanda "Dio esiste". Non sono infatti equiprobabili (né indimostrabili) le risposte che concernono tutti gli attributi specifici che si vorrebbero dare a tale presunta divinità. Le probabilità dell'esistenza dello specifico dio antropomorfo che ci viene descritto nella bibbia o nel corano, sono pressoché nulle. Quella che mi fa più sorridere, è quella secondo cui il Dio che avremmo di fronte è Infinito Amore verso le sue creature. Già Hume ne rideva prima di me.
MauriF
00giovedì 15 novembre 2007 21:09
Re:
x Paolo,

Non sto parlando di dimostrazioni, ho fatto un'affermazione che esprime una mia opinione.
Secondo me è irragionevole non credere che esista Dio e, viceversa, è ragionevole se non OVVIO credere nella sua esistenza.

Questo indipendentemente da ogni contesto o pseudo-contesto che hai citato.

x Rainboy,

Su che base affermi che caratteristiche "antropomorfiche" relative alla "figura" di Dio dovrebbero essere intese come aventi "probabilità zero"?
E che cosa intendi per "caratteristiche antropomorfiche"?

Sicuro di non confonderti con l'utilizzo dei cosiddetti "miti" teologici?





=omegabible=
00giovedì 15 novembre 2007 23:00
RE x Maurif
Vi siete creati un Dio che ragiona come il vostro Magistero.
Vi siete creati un Cristo che pensa come il papocchio


Stai qui a rompere gli zibidei con le nenie vaticane!!!! [SM=x1414722] [SM=x1414722]


omega [SM=x1414713] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x1414702] [SM=x1414702]
MauriF
00venerdì 16 novembre 2007 07:51
Tue personali opinioni...tra l'altro di un'inconsistenza assurda.

Vivi nel paradosso fideistico.

Per quanto a "rompere i coglioni" ho già risposto nel 3d di Paolo. ;)
=omegabible=
00venerdì 16 novembre 2007 08:07
Re: RE x Maurif
=omegabible=, 15/11/2007 23.00:


Vi siete creati un Dio che ragiona come il vostro Magistero.
Vi siete creati un Cristo che pensa come il papocchio


Stai qui a rompere gli zibidei con le nenie vaticane!!!! [SM=x1414722] [SM=x1414722]


omega [SM=x1414713] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x1414702] [SM=x1414702]



[SM=x1420298] [SM=x1420298] [SM=x1420298]
[SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789054]


Rainboy
00venerdì 16 novembre 2007 15:56

Su che base affermi che caratteristiche "antropomorfiche" relative alla "figura" di Dio dovrebbero essere intese come aventi "probabilità zero"?
E che cosa intendi per "caratteristiche antropomorfiche"?

Sicuro di non confonderti con l'utilizzo dei cosiddetti "miti" teologici?



Beh Mauri, se non erro il cattolicesimo non crede in un generico "essere divino" che ha creato l'universo. Crede piuttosto in un essere che ha creato l'universo allo scopo di destinarlo all'uomo, che pensa secondo schemi umani e concepisce i termini della morale umana, al punto da volerli addirittura correggere quando secondo lui diventano degenerati; che inoltre "ama infinitamente" l'uomo, che lo ha formato a sua immagine e somiglianza, che comunica con lui, che si interessa a lui, che lo stermina quando diventa troppo cattivo e gli promette ricompense e alleanze quando si sveglia di buon umore; che sceglie popoli eletti, detta comandamenti, effettua profezie, invia la propria progenie sulla Terra a scopo educativo, nomina vicari, effettua miracoli, e infine... si appresta a distruggere tutto il creato e addirittura a far risorgere tutti i morti al fine di verificare in un plateale processo senza giuria, se gli umani si sono dimostrati conformi ai suoi dettami.

Ecco, questi sono i principali aspetti antropomorfi di cui parlo. Molti di essi sono verificabili o per meglio dire falsificabili, per esempio la magia, i miracoli, i deliri; altri sono perlomeno studiabili, come le presunte descrizioni storiche; altri ancora sono talmente assurdi che non meritano altra risposta se non la pura osservazione del mondo circostante, e tolto tutto ciò, quello che resta mi sembra più che altro il tentativo storico di molta gente che viveva nel dolore della fame, della malattia e dell'ignoranza, di dare un senso compiuto alla propria esistenza.

Immagino tu classifichi queste osservazioni come l'apice della banalità e della confusione di chi non ha (ancora) conosciuto la vera luce. Come persona sensibile mi spiace di tale punto di vista, ma in fondo se tu non lo pensassi forse non saresti ciò che sei, e io non trarrei riflessioni significative nel leggere il tuo pensiero su questo forum.
pyccolo
00venerdì 16 novembre 2007 18:13
Re:
Rainboy, 16/11/2007 15.56:


Su che base affermi che caratteristiche "antropomorfiche" relative alla "figura" di Dio dovrebbero essere intese come aventi "probabilità zero"?
E che cosa intendi per "caratteristiche antropomorfiche"?

Sicuro di non confonderti con l'utilizzo dei cosiddetti "miti" teologici?



Beh Mauri, se non erro il cattolicesimo non crede in un generico "essere divino" che ha creato l'universo. Crede piuttosto in un essere che ha creato l'universo allo scopo di destinarlo all'uomo, che pensa secondo schemi umani e concepisce i termini della morale umana, al punto da volerli addirittura correggere quando secondo lui diventano degenerati; che inoltre "ama infinitamente" l'uomo, che lo ha formato a sua immagine e somiglianza, che comunica con lui, che si interessa a lui, che lo stermina quando diventa troppo cattivo e gli promette ricompense e alleanze quando si sveglia di buon umore; che sceglie popoli eletti, detta comandamenti, effettua profezie, invia la propria progenie sulla Terra a scopo educativo, nomina vicari, effettua miracoli, e infine... si appresta a distruggere tutto il creato e addirittura a far risorgere tutti i morti al fine di verificare in un plateale processo senza giuria, se gli umani si sono dimostrati conformi ai suoi dettami.

Ecco, questi sono i principali aspetti antropomorfi di cui parlo. Molti di essi sono verificabili o per meglio dire falsificabili, per esempio la magia, i miracoli, i deliri; altri sono perlomeno studiabili, come le presunte descrizioni storiche; altri ancora sono talmente assurdi che non meritano altra risposta se non la pura osservazione del mondo circostante, e tolto tutto ciò quello che resta mi sembra più che altro il tentativo storico di molta gente che viveva nel dolore della fame, della malattia e dell'ignoranza, di dare un senso compiuto alla propria esistenza.

Immagino tu classifichi queste osservazioni come l'apice della banalità e della confusione di chi non ha (ancora) conosciuto la vera luce. Come persona sensibile mi spiace di tale punto di vista, ma in fondo se tu non lo pensassi forse non saresti ciò che sei, e io non trarrei riflessioni significative nel leggere il tuo pensiero su questo forum.





Quoto in toto... [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] !!!!


Pyccolo




=omegabible=
00venerdì 16 novembre 2007 18:32
Re: Re:
pyccolo, 16/11/2007 18.13:





Quoto in toto... [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] !!!!


Pyccolo








io di più!!! [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=x789053]


omega [SM=x789054]


MauriF
00sabato 17 novembre 2007 10:23
Re:
Rainboy, 16/11/2007 15.56:


Su che base affermi che caratteristiche "antropomorfiche" relative alla "figura" di Dio dovrebbero essere intese come aventi "probabilità zero"?
E che cosa intendi per "caratteristiche antropomorfiche"?

Sicuro di non confonderti con l'utilizzo dei cosiddetti "miti" teologici?



Beh Mauri, se non erro il cattolicesimo non crede in un generico "essere divino" che ha creato l'universo. Crede piuttosto in un essere che ha creato l'universo allo scopo di destinarlo all'uomo, che pensa secondo schemi umani e concepisce i termini della morale umana, al punto da volerli addirittura correggere quando secondo lui diventano degenerati; che inoltre "ama infinitamente" l'uomo, che lo ha formato a sua immagine e somiglianza, che comunica con lui, che si interessa a lui, che lo stermina quando diventa troppo cattivo e gli promette ricompense e alleanze quando si sveglia di buon umore; che sceglie popoli eletti, detta comandamenti, effettua profezie, invia la propria progenie sulla Terra a scopo educativo, nomina vicari, effettua miracoli, e infine... si appresta a distruggere tutto il creato e addirittura a far risorgere tutti i morti al fine di verificare in un plateale processo senza giuria, se gli umani si sono dimostrati conformi ai suoi dettami.

Ecco, questi sono i principali aspetti antropomorfi di cui parlo. Molti di essi sono verificabili o per meglio dire falsificabili, per esempio la magia, i miracoli, i deliri; altri sono perlomeno studiabili, come le presunte descrizioni storiche; altri ancora sono talmente assurdi che non meritano altra risposta se non la pura osservazione del mondo circostante, e tolto tutto ciò, quello che resta mi sembra più che altro il tentativo storico di molta gente che viveva nel dolore della fame, della malattia e dell'ignoranza, di dare un senso compiuto alla propria esistenza.

Immagino tu classifichi queste osservazioni come l'apice della banalità e della confusione di chi non ha (ancora) conosciuto la vera luce. Come persona sensibile mi spiace di tale punto di vista, ma in fondo se tu non lo pensassi forse non saresti ciò che sei, e io non trarrei riflessioni significative nel leggere il tuo pensiero su questo forum.




Caro Rainboy,

Devi stare attento quando prendi in mano la Bibbia, a non fare come fa un fondamentalista ma ad applicare, quantomeno, il cosiddetto metodo critico-storico.
Questo perchè i libri della Bibbia sono la storia di Dio che si rivela all'uomo.
Tale rivelazione è progressiva e se ne possono delineare le tappe...
Vi è proprio una pedagogia.

La rivelazione di Dio all'uomo non può che essere espressa, dall'uomo stesso, se non in forma di "miti", cioè di strutture espressive che permettono di comunicare parziali aspetti di una verità trascendente.

Se, quindi, mi citi i "capricci" di Dio nell'Antico Testamento, stai facendo l'errore di prendere per la "definizione ebraica di Dio", ciò che è semplicemente un tentativo teologico umano ancora rozzo, di spiegare Dio.

Ci sono svariati concetti teologici che Dio fa crescere nell'uomo...e se ne può notare chiaramente la progressiva maturazione.

Riguardo alla creazione dell'universo, la teologia non è propriamente quella che hai delineato.
L'universo è stato creato perchè Dio è amore e, in quanto tale, tende a diffondere se stesso.
La naturale diffusione dell'amore è la creazione che, in se stessa, non ha senso "strumentale"...ma è amata in ogni sua singola parte dal creatore.
L'uomo è solo il culmine della creazione, cioè l'ulteriore se non estrema diffusione dell'amore di Dio.
Questa non è una "antropomorfizzazine" di Dio ma, viceversa, è l'espressione del massimo grado di naturale diffusione dell'amore.

In che senso?
Nel senso che una creatura creata "capace" della divinità e quindi in grado di scegliere liberamente nell'amore, è la massima espressione della diffusione d'amore.
Il creare creature che, scegliendo liberamente l'amore, possono essere rese compartecipi della divinità di Dio.

Riguardo a "come" Dio si rivela all'uomo e lo guida a Se...
E'ovvio che non può che abbassarsi al suo livello e "parlare la sua lingua".
Bisogna poi considerare anche se vi sono elementi che orientano una certa modalità di rivelazione...

Mi sembra che tu abbia un'idea molto riduttiva di rivelazione nel contesto biblico.
Non considero affatto queste tue conclusioni come causate dalla "nebbia di chi non conosce ancora Dio"...ci mancherebbe.
Le considero solo frutto di qualcosa che non hai ancora avuto il tempo di affrontare seriamente ed onestamente.

Ti basi su luoghi comuni...spesso è proprio una "riluttanza religiosa" la più brutta bestia con la quale un non credente deve fare i conti.
Infatti non sono tanti i non credenti che hanno trovato la "forza" di affrontare l'argomento con dedizione oggettiva.

Ciao
Mauri
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