Re:
Titti-79, 16/10/2010 9.04:
Fai attenzione a questo esempio: non sai nuotare e cadi in acque profonde. C'è qualcuno che ti offre un salvagente perchè, aggrappandoti ad esso, tu ti salvi. Che cosa fai? Per esperienza diretta so che qualsiasi cosa fai, se non sai nuotare, sei destinata ad annegare. L'unica via di salvezza NON PUO' procedere da te, ovvio no? quindi, se vuoi salvarti devi accettare l'unico mezzo che hai a disposizione. Quello o niente.
E nessuno di voi giudica questo un ricatto in piena regola???
Una costrizione, un dovere, un obbligo, come farebbe un padre padrone decidendo sulla vita dei suoi figli.
Alla faccia del libero arbitrio...
Titti.
Avevo 5-6 anni, ero sul molo del mio paese a tirare su dei granchi con una cordicella. Complice l'aria dolce primaverile, il lento muoversi del mare con i raggi del sole che vi si riflettevano: mi sono addormentato. Ricordo che ero in una posizione che non mi avrebbe permesso di cadere in acqua, ma dormivo e non ricordo bene che cosa sia successo. Sono caduto in acqua e non sapevo nuotare. Dapprima facevo su e giù e i miei movimenti sconnessi non mi aiutavano in alcun modo. Giunse il momento che non riuscivo più a risalire e, di conseguenza nemmeno a prendere un po' d'aria per resistere. Rimasi degli istanti o dei lunghissimi minuti, probabilmente in una istintiva apnea, sospeso tra la superfice del mare e il suo fondo scuro. Vedevo tutto verde e, giuro, in quel momento immaginai/vidi il corteo funebre che accompagnava me, in una bara bianca e i miei parenti e amici che piangevano. Non l'ho mai dimenticato.
Improvvisamente, però, una mano misericordiosa, umana ma misericordiosa, mi riportò in superficie. Ed ora sono ancora qui e posso raccontarlo.
Conoscevo molto bene colui che mi trasse fuori dall'acqua e lo rincontrai alcuni anni fa; ha qualche anno più di me. Gli sono sempre stato grato e gliene sono ancora.
Non mi sono mai sentito "ricattato" da lui in qualche modo. Egli mise a rependaglio la propria vita per salvare la mia, te lo assicuro perchè si aggrappò ad una fune di una barca ormeggiata al molo e chiese aiuto perchè da solo non ce la faceva a portarmi a riva.
Io provo gratitudine per lui, non mi sono mai sentito "ricattato" da un gesto d'amore e d'altruismo così grande.
Non ti è ancora chiaro un concetto. Non ti è chiaro perchè vuoi ragionare da una prospettiva laica dei concetti che hanno un retroterra culturale biblico; se non conosci la Bibbia, se fossi in te, eviterei di discuterne perchè ti mancano le basi per farlo.
Il rapporto uomo-Dio è cominciato con una seduzione alla quale l'uomo cedette. La seduzione suggeriva bugiardamente che l'uomo potesse vivere in eterno affrancato dal Suo datore di vita. Dat che però l'uomo è una creatura e non un dio, che gli piaccia o no, egli dipende dalla fonte di vita, così come dipenda dal cibo che mangia. Nessuno è così stupido da pensare che possa vivere a lungo senza cibarsi, non è vero? Ma l'uomo cedette stupidamente al suggerimento che potesse vivere per sempre rinnegando la sua dipendenza dal Creatore. Ciò significò cedere ad un'altra lusinga: L'AUTODETERMINAZIONE.
L'uomo, rifiutando Dio ha praticamente detto: "Tu, Dio, fatti i fatti tuoi perchè io decido di andare per la mia strada. proprio perchè Dio non è un tiranno, come non lo sono quegli uomini e quelle donne che, pur soffrendo, accettano che i loro partner se ne vadano via da loro, Egli lo lasciò a quella che l'uomo pensava fosse la vera libertà.
Oggi, tu vieni a dirmi che Dio, che a costo della vita di Suo figlio, dà una possibilità di salvezza all'uomo, questa possibilità è un RICATTO? Nessun ricatto, cara Titti, fa pure le scelte che vuoi. Ma, come un marito tradito che non vuole più saperne di una moglie che ha ha definito "tirannico" il proprio amore non vuole più saperne di prendersela in casa, così Dio un giorno farà con quelli che lo hanno definito un "tiranno".
Scusate, mi pare un po' troppo pretendere da un "tiranno" che sia anche stupido, ti pare?