La fede...nuziale

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kelly70
00martedì 23 dicembre 2008 00:47

Intervento di Franco Grillini, presidente Arcigay, al dibattito del 1 aprile '95 a Bologna.

Poche cose a proposito del rapporto tra sesso e religione. E' una cosa di cui mi occupo anche come psicologo, dico questo perché la categoria degli psicologi sembra essere quella che ha sostituito i preti, una volta si andava dal prete a confessarsi adesso si va dagli psicologi o dal terapeuta. Volevo partire da una cosa che è stata detta qualche tempo fa e che viene ribadita a proposito di AIDS soprattutto dal fondamentalismo religioso, cioè il concetto del castigo di Dio. Mi interessa citare questa cosa perché l'AIDS è sembrata nei primi tempi una malattia per la quale non esistono colpevoli ma solo vittime e chi ha voluto, chi ha tentato di sfruttare questa tragica epidemia per fini ideologici, politici, religiosi a mio parere ha commesso un'operazione ripugnante. C'era qualcuno e c'è ancora qualcuno che sta parlando di castigo di Dio in maniera assolutamente impropria; nel tentativo di sfruttare questa cosa per dimostrare che il disordine sessuale, che la mancanza di un ordine morale per quanto riguarda la sessualità (i controlli, la contestazione dell'ordine familiare, ecc.) porta alle peggiori conseguenze come l'AIDS.

Ora, per quanto riguarda noi omosessuali questo è stato un discorso molto drammatico, perché - come sapete bene - gli omosessuali costituiscono nella società una minoranza fortemente maltrattata, fortemente disprezzata nel corso dei millenni e soltanto negli ultimi venti, trent'anni, e purtroppo soltanto nel mondo occidentale, c'è stato un processo di costruzione di un movimento di liberazione che ha consentito, non dappertutto purtroppo, ma che ha consentito anche in aree consistenti di conquistare una legislazione più civile e di consentire a molte persone di vivere con più libertà la propria identità, la propria soggettività e la propria sessualità.

Questo processo era fortissimo alla fine degli anni '70 e l'apparire proprio alla fine degli anni '70 dell'AIDS ha rappresentato un momento di blocco a questo processo di liberazione che era insieme: umana, culturale, psicologica, ovviamente sessuale e anche soprattutto politica. Si è parlato quindi di castigo di Dio, anche la gerarchia cattolica ha sfruttato questa cosa nella pastorale di Ratzinger del Novembre dell'86 contro gli omosessuali, si parla dell'omosessualità come stile di vita che mette in pericolo la vita di un gran numero di persone. Ovviamente questo discorso è una stronzata reazionaria che non sta in piedi alla luce delle ricerche scientifiche e c'è un paradosso su questo, cioè che purtroppo l'AIDS ha colpito tra gli altri anche gli omosessuali maschi praticamente lasciando però indenni le donne lesbiche, che sono il gruppo umano meno a rischio in assoluto.(...)

Perché le religioni ce l'hanno tanto con il sesso? Questa è una domanda che a me viene fatta spessissimo, non c'è dubbio che tutte le religioni monoteiste vedano un elemento di contraddizione forte con la loro religione e buona parte degli scritti, dei testi, dell'azione, delle gerarchie religiose è volta al controllo ed alla repressione della sessualità o a incanalare la sessualità nell'ambito della famiglia tradizionale o dei gruppi famigliari codificati nelle religioni e negli ordinamenti degli stati locali. La famiglia è uno dei terreni privilegiati di scontro della destra verso la sinistra e in particolare della gerarchia cattolica nei confronti di tutti, soprattutto nei confronti della cultura laica e libertaria. Si dice che esiste un unico modello di famiglia, che quel modello di famiglia è l'unico naturale, l'unico che può essere coerente con la gestione dello stato.

Noi abbiamo contestato questa cosa, abbiamo detto che ormai questa cosa non è più vera anche sotto il profilo statistico. I dati che l'ISTAT ha pubblicato e a cui i giornali hanno dato poi un ampio rilievo soltanto per un giorno e poi non se ne è più parlato, anche questo è molto interessante dal punto di vista dell'informazione pubblica, l'ISTAT dice che nel Nord Italia un matrimonio su due fallisce, che c'è un crollo verticale del matrimonio religioso che sempre di più viene sostituito dal rito civile, che nel Sud c'è una fortissima tendenza alla separazione, poi nel Sud i divorzi si fanno di meno anche per la semplice ragione che un divorzio costa 15.000.000 tra avvocati, tribunali e compagnia bella. Al Sud hanno meno soldi e quindi divorziano di meno. Quindi c'è una crisi radicale nell'istituto familiare tradizionale ma non perché come si dice da parte della gerarchia cattolica è in atto la disgregazione della famiglia, ma perché è in atto invece una straordinaria trasformazione delle relazioni tra gli individui. Ormai sempre di più le relazioni tra le persone si basano sui propri desideri, sui propri stili di vita. Le istituzioni che premono perché il modello venga riprodotto sono la famiglia, la scuola e la parrocchia.

C'è tanta paura da parte di molte persone, comprese moltissime persone di sinistra, della adozione da parte di coppie omosessuali o della paternità o della maternità omosessuale; poi adesso ci sono state anche delle sentenze, tra virgolette, rivoluzionarie come quella del giudice di Latina che ha affidato il figlio quindicenne al padre omosessuale, anche su espressa richiesta del figlio. Questa è una sentenza che è considerata rivoluzionaria, io la considero una sentenza umana, una sentenza giusta, una sentenza che dovrebbe essere assolutamente normale come il fatto che i figli possano decidere con quale genitore andare. Ma perché si ha tanta paura di questa questione della adozione da parte delle coppie omosessuali o da parte omosessuale? Perché c'è l'idea che se un genitore è omosessuale anche il figlio diventerà omosessuale.

Ovviamente c'è questa paura perché c'è un giudizio negativo sulla omosessualità. Cosa che è stata smentita totalmente dai fatti, ci sono studi sulle famiglie omosessuali che hanno allevato bambini e dimostrano che questi bambini hanno una loro sessualità senza nessunissima influenza da parte dei genitori e questo va da se', chi ha subito le pressioni a suo tempo perché si fidanzasse, perché si sposasse, perché regalasse i nipotini alla famiglia, si riproducesse, riproducesse il cognome, ecc., sa bene che sono cose che non si debbono fare per quanto riguarda invece i propri figli. Mi ricordo in un'assemblea che dicevo: noi omosessuali siamo stati tormentati per anni e anni dalle mamme, dai papà, dagli amici, ecc. e la prima cosa che tutti ci dicevano era: ma come non ti sei ancora fidanzato, ma come non ti sei ancora sposato, allora si è alzato uno dicendo: anche noi eterosessuali siamo tormentati da questa cosa.

Perché c'è una pressione fortissima, con una potenza straordinaria su tutte le persone perché riproducano il modello tradizionale di relazione tra gli individui. C'era un articoletto ieri su Repubblica una di quelle cose che passano sempre inosservate, sullo studio dell'urbanistica in Italia. In Italia c'è metà della popolazione che vive in 55.000 centri al di sotto dei 5.000 abitanti; non esistono i grandi agglomerati urbani, c'è Milano 2, 3 milioni di persone, 4 milioni con l'hinterland, ma non esistono le grandi città come Parigi, Londra, New York ecc. Questa polverizzazione degli agglomerati urbani fa sì, come si dice il paese è piccolo e la gente mormora, che ci sia un controllo sociale assolutamente fortissimo.

Quanti sono gli studenti anche a Bologna che vengono a fare gli studenti fuori sede, una parte fondamentale di questa loro scelta è per liberarsi dalla famiglia, togliersi dalle grinfie della famiglia, stare lontano dal paesello, dalla famiglia, dalla parrocchia dove tutti conoscono tutti, dove tutti sanno tutto di tutti, dove tutti sparlano su tutto e dove nessuno si fa i cazzi suoi. Dove tutti ti chiedono perché non ti fidanzi. Io conosco molti eterosessuali che arrivati a 19-20 anni, magari non erano quelli che tutto il giorno parlano di calcio, di sesso con i loro amici maschi perché poi si sa cosa succede con il maschilismo del branco, con il macismo del branco per cui ognuno deve vantare le proprie conquiste ecc.

Anche questi eterosessuali venivano presi per omosessuali, per finocchi come si dice, per frocio, per recchione, per checca, ecc. perché non si comportava come gli altri, e omosessuale non era. Quindi anche questi sono scappati dal paesello, perché si scappa dalla galera, si scappa da un carcere, da un carcere morale, da un carcere mentale. Allora qui vediamo un concetto che a me è sempre stato caro: pochi sanno, per esempio, che questo fondamentalismo religioso non c'è solo in Iran.

In America nello stato dello Iutah noi abbiamo un Komeinismo dell'era moderna, perché il fondamentalismo religioso si sposa benissimo con le nuove tecnologie, con i nuovi mezzi di comunicazione di massa, con la modernità. Medio-Evo e modernità non sono affatto in contraddizione tra di loro. Non a caso negli Stati Uniti la destra clerico-fascista dentro il partito repubblicano è stata determinante per la vittoria elettorale dei repubblicani il capo dei repubblicani alla camera dei rappresentanti, che è uno che se la prende con tutti, gli unici con cui non se la prende per il momento sono gli omosessuali perché ha la sorella lesbica militante che gli fa le manifestazioni davanti alla Camera quindi per il momento ci va cauto ma penso che non durerà per molto.

Questa destra ultrareazionaria conservatrice è quella che dice smantelliamo lo stato sociale, i poveri sono poveri perché non sono capaci di lavorare e non sono capaci di farsi avanti. Pensate che persino i gruppi antiabortisti si stanno smarcando dall'ultradestra americana perché ovviamente la cancellazione dello stato sociale spinge le donne ad abortire di più. Una di queste follie è quella di togliere l'assistenza alle madri minorenni e di togliergli il bambino e di metterlo nell'orfanatrofio. Ovviamente per lo Stato costerà molto di più tenere il bambino nell'orfanatrofio che non dare assistenza alla madre minorenne.

Allora è del tutto evidente che in assenza di questa copertura da parte dello Stato le donne abortiranno di più per cui addirittura i gruppi antiabortisti adesso sono più a sinistra di questa destra. Quindi perché questa spinta antisessuale? Noi abbiamo delle religioni che per migliaia di anni hanno ingaggiato contro il sesso, contro il piacere, contro la libertà delle relazioni affettive delle persone, una battaglia senza esclusione di colpi. Allora bisogna riflettere un attimo su cos'è il rapporto tra sesso e vita. Il discorso sarebbe lunghissimo e avrebbe bisogno di un'articolazione molto dettagliata.

A mio parere, anche per quella che è la mia esperienza personale e anche per la mia esperienza di psicologo, la sessualità costituisce l'elemento centrale costitutivo proprio della vita di ciascuno di noi, perché il sesso e il piacere sessuale presiedono alla determinazione dell'autostima, quindi al concetto che ognuno di noi ha di sè. Una vita sessuale serena, intensa e soddisfacente, intensa poi viene graduata rispetto alla indole di ciascuno di noi, ci sono persone alle quali basta fare sesso una volta al mese e ci sono persone che hanno bisogno di fare sesso quattro volte al giorno quindi non esiste su questo terreno una identità tra persona e persona; ci sono anche persone che vivono senza fare sesso.

In una concezione libertaria della sessualità diventa centrale capire che il sesso è determinante nella nostra vita ma soprattutto diventa importante definire che la libertà sessuale deve poter essere libertà di fare molto sesso ma anche di poter non farlo affatto. Quindi io non condivido certi discorsi moralisti alla rovescia per cui chi fa una scelta di castità o di astinenza, purché sia una scelta veramente libera cioè assolutamente libera da condizionamenti di qualsiasi tipo, che non sia una scelta forzata, magari anche di nascosto, io credo che sia una scelta assolutamente legittima.

I cattolici usano l'arma dell'amore, dell'affettività, io mi sono sempre sentito dire ah voi omosessuali vedete il sesso come una cosa meccanica, siete ossessionati dal fare sesso e non fate altro che fare sesso e basta, come ginnastica, mentre invece il sesso ha significato solo nell'amore. Questa è una puttanata. Una cosa è la sessualità, una cosa è l'affettività. Certo, se in un rapporto di relazione c'è un equilibrio tra tutte e due queste componenti e si riesce a fare un bel mix è chiaro che si sta meglio, è chiaro che quando un uomo o una donna sono innamorati la relazione sessuale viene esaltata dall'innamoramento e dall'amore, però sesso e sentimento sono due elementi autonomi, non a caso ci si innamora molto di meno di quanto si faccia sesso.

Il sesso ha significato di per sè. Il piacere non ha bisogno di giustificazione, perché è giusto che abbia come scopo il piacere, perché l'esperienza del piacere è un'esperienza bella, giusta, buona, morale. Ci dobbiamo chiedere il significato della parola morale. Io ho sempre denunciato la truffa della gerarchia cattolica, perché quando si parla di morale e di valori ovviamente loro parlano di morale e di valori cattolici. Qual'è il trucco, qual'è l'inganno, è che anziché dire, come sarebbe giusto dire, che esiste un pluralismo della morale e delle morali e dei valori e delle etiche, si dice la morale cioè quella universale, perché quella cattolica diventa la morale cioè quella universale, l'unica, l'unica legittimata, l'unica giusta.

E' stato fatto notare che la maggioranza dei cattolici non segue i precetti morali, soprattutto in materia sessuale, della chiesa. Non avremmo vinto i referendum su divorzio e aborto in Italia se anche la maggioranza dei cattolici non avesse votato con la maggioranza dei laici e dei libertari. Quindi noi libertari dobbiamo rivendicare alla morale e alla cultura e all'etica libertaria la pari dignità, quanto meno la pari dignità, con quella cattolica e con tutte le altre morali alle quali uno vuole fare riferimento.

Ma torniamo al discorso di sesso e potere, perché è questo che mi interessa chiarire e sottolineare. La sessualità è un elemento centrale della nostra vita perché presiede, dicevo, all'autostima, presiede al rapporto con l'io. Se io riesco a fare sesso, se io riesco a trarre piacere sono piacevole, quindi sono. Tramite l'attività sessuale tramite la sessualità la persona costituisce, costruisce la propria autostima. Perché si sta così male quando non si riesce ad avere relazioni, quando non si riesce a fare sesso, si sta malissimo perché noi abbiamo una diminuzione di noi stessi, perché noi siamo separati da noi stessi non riusciamo nemmeno ad avere una percezione del nostro corpo.

La repressione sessuale ha avuto nel corso dei millenni lo scopo di impedire alle persone di essere libere, di controllare le coscienze. Attraverso il controllo sulla sessualità, attraverso la repressione sessuale il potere ha sempre controllato le coscienze, perché il potere ha bisogno di persone frustrate, di persone infelici, di persone che hanno un concetto di sé pessimo. Soltanto chi si sente una merda non riesce a ribellarsi all'ordine costituito, ma chi si sente forte, chi si sente padrone della propria vita, del proprio corpo del proprio destino, riuscirà a ribellarsi sempre perché non ha bisogno di sovrastrutture di potere.

Allora capite bene come da questo punto di vista le gerarchie religiose giochino rispetto al rapporto con il potere un ruolo fondamentale. Non esiste potere solido senza il tormento delle gerarchie religiose. Il potere delle gerarchie religiose si basa sul fatto, purtroppo, le religioni da quando esiste l'umanità hanno sempre gestito alcuni elementi fondamentali della vita intima di una persona. Tutte le fasi di passaggio: la nascita con il battesimo, il passaggio dell'adolescenza alla pubertà con la cresima, il matrimonio che benedice e sancisce l'unione che poi deve riprodurre la vita. La morte, togliete alla gerarchia cattolica i funerali e la chiesa scompare.

Perché tutti noi abbiamo paura della morte, è umano, anzi la paura della morte costituisce, la lotta poi tra eros e thanatos, costituisce un altro degli elementi centrali della nostra vita perché noi sappiamo di essere limitati, sappiamo di essere finiti, sappiamo il limite della nostra vita, quando siamo giovani bambini o adolescenti c'è un sentimento di immortalità, di onnipotenza, che è poi quel sentimento che porta molti a rischiare nelle strade il sabato sera a farsi di ogni sorta di roba senza stare attenti e via dicendo. C'è questo sentimento ma poi ci rendiamo conto che invecchiamo e il corpo si trasforma, che arrivano gli acciacchi e che quindi la morte si fa più vicina. Allora c'è un bisogno in ogni individuo di superare il proprio limite, di immaginare con la fantasia di superare il proprio limite. Prende corpo il desiderio di trascendenza.

Il materialismo grezzo e volgare che esiste in molte culture di sinistra non fa i conti con alcuni sentimenti di fondo della natura umana come il bisogno di superare i propri limiti, le religioni invece sfruttano fino in fondo questo sentimento, questi istinti se volete. Queste paure della morte la fanno propria, la trasformano in riti e sulla base di questi riti la trasformano in un'operazione di potere. Il controllo della sessualità da questo punto di vista gioca un ruolo fondamentale, quindi anche la repressione delle diversità sessuali, perché chi esce da questi schemi mette in discussione tutto questo.

Gli omosessuali sono la contraddizione assoluta rispetto a questo schema di potere. Questo non vuole dire che non esistano omosessuali di destra. Parliamoci chiaro esistono molti noti omosessuali di destra, esistono delle grandissime teste di cazzo come per esempio Zeffirelli, come per esempio i signori della moda nessuno dei quali è di sinistra tranne forse Dolce & Gabbana. Dove esiste, la moda è il luogo della dittatura del proletariato omosessuale, quello poi non è proletariato perché sono ricchi sfondati.

E pensate che oggi si parla tanto dei danni della sessualità libera. La AIDS, le malattie a trasmissione sessuale, la nevrosi sessuale. Nessuno parla mai dei danni dell'astinenza. Ci sono dei danni drammatici e io adesso mi sono messo d'accordo con il mio amico analista che dobbiamo fare un libro o un articolo, adesso non so cosa ne verrà fuori, dove elenchiamo i danni clinici della mancanza della attività sessuale.[...]

www.abanet.it/papini/peccato/p7gril.html
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